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sabato 30 novembre 2013

Giovani, le consulte riunite

I giovani sono la speranza di un futuro migliore. Non sempre i refrain retorico trovano poi una qualche attuazione nella realtà, ma oggi alla Casa della pesa si è intravisto un raggio di possibile ottimismo. Di scena, infatti, la seduta riunita delle tre consulte giovanili riunite ma questa volta non è solo la prassi per rispettare una regola: é anche la prima pietra per costruire una collaborazione più frequente e fattiva. Il tutto coordinato da un progetto provinciale pungolato dall'assessorato competente.
Fino a qualche tempo fa certi confini non si superavano: oggi stanno attorno a una tavola rotonda. Sì, c'è speranza. Quella vera peró. 

Ventimila per la Lunga Notte

Ventimila ingressi in nove ore: numeri che fanno bene alla cultura e al suo approccio da parte dei bolzanini. È il numero di visitatori che ieri si sono lasciati coinvolgere dalla Lunga Notte dei Musei, manifestazione capace di mantenere la propria attrattiva anche alla sua edizione numero dodici. Il mix tra novità ad hoc per l'evento come la cantina del Museo Civico e i pezzi forti permanente come Ötzi continua a stimolare la curiosità. Al resto hanno pensato le atmosfere di alcuni spettacoli speciali come la performance di Pobitzer e la visita guidata condotta da Letizia Ragaglia al Museion o la suggestione dei costumi e dei veleni medievali a Castel Roncolo. Facile supporre che a varcare le varie porte culturali siano stati anche diversi turisti e molti altoatesini in arrivo da fuori Bolzano. I parcheggi del Centro, infatti, hanno registrato un deciso riempimento fino a tarda sera. In città c'è sempre una sana fame di cultura e quando il banchetto si fa sostanzioso i commensali, fortunatamente, non mancano 

Bolzano, altro tour de force

Tre match in quattro giorni: già detto così non è esattamente un programma semplice, ma le cose si complicano a scorrere i nomi degli avversari con i pullman in direzione Bolzano e non certo per il Mercatino. Znojmo oggi, Vienna domani e Salisburgo martedì: questo il piatto che la Ebel servirà ai Foxes nel volgere delle prossime ore. Che siano bocconi amari o luculliani banchetti lo dirà il ghiaccio e la capacità del team guidato da Pokel di reagire alla defezione del centro di prima linea McGregor Sharp colpito dalla più classica delle appendiciti durante la partita di Graz. Alla sua assenza bisogna aggiungere quella, ormai consueta, di Marco Insam e le non perfette condizioni di Rick Schofield che lo lasciano in dubbio per stasera. Si apre, comunque, un posto per il giovane Wunderer che tornerà a fare minutaggio in quarta linea. Disco scodellato alle 19.45 per un avversario che è quinto in classifica e in piena corsa per i playoff. Pattini allacciati, dunque, perchè in questa Ebel di morbido non c'è mai nulla.
Alan Conti

Spaventoso incendio all'alba in via Grandi

Sono le prime luci dell'alba quando le fiamme cominciano a divorarsi un rimessaggio di via Grandi a Bolzano e puntano dritte verso una casa riservata alla residenza di cittadini africani lavoratori. Immediato scatta l'allarme e la fuga. Sul posto piombano i vigili del fuoco e domano abbastanza velocemente il rogo nonostante lo spazio ristretto d'azione. Gli inquilini scappano fuori, qualcuno porta ancora evidenti segni della fuliggine sul volto mentre le fiamme cominciano a lambire l'edificio, spaccando i vetri delle finestre di alcune stanze. 
Una volta placata la furia del fuoco si scopre che nel magazzino destinato all'accumulo delle merci destinate a riempire il container per i Paesi di origine si trova di tutto: bicicletta, pasta, vestiti, radio, cyclette, taniche di plastica e persino qualche scooter. Difficile capire cosa esattamente possa aver innescato l'incendio in un campionario così vasto e nemmeno il dolo è escluso. Nella paura resta il dubbio. 

Alan Conti

venerdì 29 novembre 2013

Comitato sicurezza: "Telecamera gratis in piazza Erbe"

Una telecamera ad alta risoluzione totalmente gratis per tre mesi da piazzare in piazza Erbe per garantire ogni momento il controllo. E' la proposta che Marco Galateo del Comitato per la sicurezza dei bolzanini intende portare sul tavolo del sindaco Luigi Spagnolli in un incontro che dovrebbe avvenire prima di Natale. “Ho contattato un imprenditore pronto ad offrire questo trimestre senza spendere un euro, poi faremo le valutazioni necessarie. Spero che il primo cittadino possa ricevermi per procedere all'installazione quanto prima perchè, chiaramente, abbiamo bisogno di un comodato d'uso e di un locale, presumo di polizia, dove lasciare il server con le immagini. Non è una scelta vincolante e pare decisamente interessante”. Tecnicamente la telecamera verrebbe piazzata in corrispondenza della birreria Hopfen ed è sostanzialmente in grado di coprire una buona porzione di piazza Erbe arrivando a identificare nitidamente il volto di chi si può trovare nel suo campo di ripresa. 

Una notte per musei

Forza, ci sarà anche freddo ma fuori in queste ore per la città c'è una lunga notte che vi attende: quella dei musei. In corso, infatti, la manifestazione che coinvolge i punti di cultura bolzanina fino alle una di questa notte. Aperta da una sfilata di samba di gusto tipicamente brasiliano con ritmi e percussioni sudamericani la serata ha poi lasciato spazio alla parte museale. In via Bottai al Museo di Scienze Naturali ci si concentra sul tema del riciclo con un'analisi sui materiali mentre all'interno del museo archeologico spazio alla performance di alcuni attori con personaggi pensati ad hoc assieme ad alcune composizioni musicali che accompagnano la scoperta degli strumenti di Oetzi. Le tele del bolzanino Ulrich Glantschnigg impreziosiscono il Museo Mercantile che torna a proporre anche le sue cantine medievali. Cantine, stavolta di inizio '900, anche al Museo Civico che per la prima volta mostra al pubblico i suoi sotterranei risalenti all'epoca in cui l'edificio era una residenza di pregio. Museion tutto orientato verso i bambini, invece, con workshop e progetti mirati oltre all'opera di Klaus Pobitzer che presenta ironicamente degli Schuetzen con la pelle nera: provocazione di contatto tra estrema tradizione e il mondo che cambia. All'Accademy Cassa di Risparmio ecco la rassegna fotografica “Mirabilia”, ma per trovare un'atmosfera davvero particolare basta salire a Castel Roncolo dove figuranti in costume aiuteranno a scoprire il mondo dei veleni e gli intrighi di corte. Previsti collegamenti costanti con un autobus dal centro storico al castello: una vera navetta per il Medioevo.
Alan Conti

Kammerlander tra gli indagati

Il nome dell'alpinista Hans Kammerlander è finito nel registro degli indagati per l'incidente di Villa Ottone costato la vita al giovanissimo Renè Eppacher, così come quello di tutti gli altri automobilisti coinvolti. Un atto che per la procura di Bolzano risponde semplicemente a una prassi che permette il sequestro delle auto coinvolte e che non deve lasciare presagire alcuna possibile responsabilità penale. L'obiettivo, dunque, è quello di poter svolgere le indagini coordinate dal pm Daniela Pol nel modo più accurato possibile anche dopo i rilievi sul posto. Una precisazione che i procuratori hanno voluto sottolineare dopo alcune voci circolate nella giornata di ieri attorno a Kammerlander. Attesi per i prossimi giorni, invece, i risultati degli esami tossicologici svolti, anche qui, su tutti i protagonisti dello spaventoso urto attraverso un prelievo sanguigno. Secondo quanto raccontato dal suo manager Sigi Pircher Kammerlander ha passato il pomeriggio del giorno dell'incidente in sua compagnia per pianificare un tour di convegni in Germania e si stava recando proprio a Villa Ottone per recuperare un filmato utile per le conferenze. E' lo stesso Pircher, infine, a confermare le indagini in corso senza, tuttavia, rilasciare alcun altro commento.
Alan Conti

Modena: "Così sono ripartito salvando i posti di lavoro"

Ricompattarsi, riorganizzarsi e ripartire. E' un mantra che Alessandro Modena si deve essere ripetuto più volte nella testa in questo periodo stretto tra le difficoltà economiche di un rapporto commerciale finito a debiti e carte bollate e la necessità di tenere duro trovando nuove prospettive. Così la parabola della sua “Modena Vision” diventa paradigmatica di una crisi aziendale affrontata in una crisi economica passando da una pianta organica di 24 dipendenti a una di 20 e perdendo, dunque, solo 4 posti di lavoro. Sette, invece, i punti di vendita rimasti privilegiando il centro dalle sedi periferiche.
Durante il periodo natalizio, intanto, una parte di ogni singola vendita andrà a finanziare i progetti sociali in Eritrea e Cambogia della Podini Holding. I passi sul territorio commerciale e imprenditoriale, comunque, vanno fatti con i piedi di piombo in una geografia che rischia di cambiare più veloce di quanto si potesse immaginare. Se le reazioni, però, passano tutte dalla difesa del numero di lavoratori qualche ottimismo in più è giustificato. In confronto certe smobilitazioni di maniglie, pannelli solari e statuette di ceramica sembrano ancora più amare.

Alan Conti

Raid in via Sassari

Sono più i brutti segnali che i veri e propri danni a lasciare il segno su una via Sassari che questa mattina si è svegliata con alcuni negozi visitati dai ladri oltre a diversi vandalismi annessi. Una piccola banda ha preso di mira gli esercizi di vicinato: Il negozio "Fiesta" e "Valentina intimo" hanno subito lo stesso trattamento con porta a vetri in frantumi e furto del fondo cassa. Poche centinaia di euro in verità, ma resta il disagio della sveglia notturna e agitata intorno alle 2 per i titolari, oltre alla sensazione di insicurezza. Immediato, comunque, l'intervento delle forze dell'ordine. 
In piena notte, come detto, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni. Questa mattina il sopralluogo della scientifica per ricercare tracce organiche di un raid che pare aver colpito anche qualche ufficio della zona. Probabile che il circuito di videosorveglianza del negozio "Fiesta" sia riuscito a catturare importanti attimi del colpo. Stupisce, comunque, l'assoluta tranquillità con cui i malviventi hanno portato a termine il loro piano: nonostante l'allarme scattato, infatti, hanno continuato nel furto e si sono diretti velocemente ad aprirsi un varco nel negozi vicino. Determinazione e timori rasoterra nel concludere l'operazione: è questo, forse, a far più paura.

Alan Conti

giovedì 28 novembre 2013

Bolzano, oggi c'è la bestia (arancio) nera

C'è solo una squadra contro cui il Bolzano non ha mai vinto in questa Ebel. Di per sé un (altro) dato incredibile di questa stagione biancorossa, ma il problema è che quel team è il Graz che attende i Foxes proprio stasera sul ghiaccio della Eishalle Liebenau. I precedenti, infatti, sono amari: 2-5 fuori casa e 3-2 beffa agli overtime al Palaonda. Il Graz, di fatto, è la bestia arancio-nera del Bolzano che a tutto questo deve aggiungere la settima posizione in classifica degli austriaci che trasforma la partita di stasera in uno scontro diretto per mantenere una delle prime sei posizioni che danno accesso diretto ai playoff. Coach Tom Pokel ha già detto di aspettarsi grande intensità per un match a livello playoff da affrontare senza Marco Insam, dolorante al ginocchio, ed Enrico Miglioranzi che ha rescisso per il poco utilizzo. Torna, invece, Kim Stroemberg dopo la botta di Klagenfurt. Attenzione, inoltre, alla marcia del Graz in casa dove ha conquistato ben 19 dei 24 punti in palio: non si tratta di una pista facile. Al ritorno dalla trasferta ci sarà un calendario intasato ad aspettare i biancorossi con Znojmo e Vienna da affrontare sabato e domenica mentre martedì sarà la volta della capolista Salisburgo: tutte al Palaonda, ma anche tutte in appena quattro giorni.
Alan Conti

Minniti: "Bella Ciao a scuola? Si insegni anche Giovinezza"

Una partigianeria”. Non che si potesse usare aggettivo più calzante per la questione, ma Mauro Minniti usa questo termine nella sua accezione negativa per puntare il dito contro la scuola “Luigi Negrelli” di Merano. Oggetto dell'accusa mossa da uno dei promotori del Movimento per l'Alleanza Nazionale è la scelta di un'insegnante di portare in aula una lezione incentrata sulla canzone “Bella Ciao”, nata per le mondine che andavano a lavare i panni al fiume e ben presto diventata simbolo dei partigiani italiani prima e di un certo concetto di resistenza di sinistra poi. “Non si può inculcare ai ragazzi delle medie una canzone con un così forte significato politico – attacca Minniti – e non si può non considerare questa una inopportunità didattica, ma anche un modo discutibile di sfruttare l'istituzione scolastica”. La conclusione, poi, è quasi una provocazione: “Allo stesso modo si potrebbe insegnare “Giovinezza” ovvero un inno goliardico degli studenti universitari, canzone peraltro molto più affine al periodo vissuto da un qualsiasi giovane”. Resta, comunque, un dubbio di opportunità: limitarsi a insegnare l'inglese con le canzoni dei Beatles è poi così grave?
Alan Conti 

mercoledì 27 novembre 2013

Alto Adige aiuta con lotteria da sogno

In campo massicciamente per dare un colpo natalizio alle difficoltà delle famiglie. Torna per l'ottava edizione "Alto Adige aiuta", l'iniziativa coordinata da Caritas, Bäuerlicher Notstandshof, Assistenza Tumori Alto Adige e Athesia che oltre alla consueta maratona del 23 novembre si articolerà anche attraverso forme innovative come aste e lotterie.
Oltre al giro in nave da 11.000 euro in Asia da Yangon a Dubai che sarà pilotato dalla sorte, sarà invece possibile cercare di accaparrarsi una delle esperienze messe all'asta. Il 19 dicembre, per esempio, si può andare in una malga con Luis Durnwalder e Arno Kompatscher con il primo sommeiler e il secondo pronto a preparare a mano i canederli. Venerdì 20 ecco in palio un giro a Vaticano guidati dal vescovo Ivo Muser che conosce molto bene la Capitale dopo averci studiato per alcuni anni. In questi anni "Alto Adige aiuta" è riuscita a raccogliere 2.331.709 euro e 415.018 solo quelli dell'anno scorso. Il fine vale bene il rischio di un Landeshauptmann più bravo in campagna elettorale che non in cucina. 

Alan Conti

Arrestato pluripregiudicato: aveva rubato in abitazione e causato una rissa

I Carabinieri di Silandro hanno preso ieri a Lasa un pluripegiudicato 49enne di nazionalità macedone sul cui conto gravava un procedimento di arresto da eseguire immediatamente. L'uomo, infatti, deve scontare undici mesi e 26 giorni per un furto in abitazione realizzato a Vipiteno e una lite avvenuta a Bressanone. Il Nucleo Radiomobile di Bolzano, invece, hanno inseguito e fermato un'autovettura con tre ragazzi di cittadinanza marocchina giudicati sospetti. Durante la successiva perquisizione i militi hanno trovato un involucro di carta stagnola contenente tre grammi di cocaina. Immediato è scattato il sequestro e la denuncia per detenzione di droga ai fini di spaccio per i tre.
Alan Conti

lunedì 25 novembre 2013

Quanto son pericolose le strade della regione

Le strade del Trentino Alto Adige sono più pericolose di quelle italiane. A dirlo sono i numeri presentati nell'edizione odierna del Sole 24 Ore sulla mortalità degli incidenti nelle varie Regioni del Paese. Ebbene l'indice di mortalità sulle strade regionali è del 2,25 contro l'1,96 di media italiana. Sono 3.244 gli incidenti registrati nel 2012 con 73 morti e 4.289 feriti. Nella classifica per incidenza il Trentino Alto Adige si piazza al dodicesimo posto, peggio di Regioni ad alta concentrazione di traffico come Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Lombardia, Toscana e Liguria. Peggio ancora va se si guarda la colonnina dei morti per milione di abitanti dove peggio di noi fanno solo Basilicata, Valle d'Aosta, Veneto ed Emilia Romagna: è di 70,2, infatti, il dato regionale. Le indicazioni che emergono dallo studio, poi, indicano una decisa pericolosità delle strade extraurbane, mentre cala leggermente quella delle autostrade. Le città continuano a mietere troppe vittime tra ciclisti e pedoni dove i decessi sono aumentati rispettivamente del 9 e del 22%. L'Italia come Paese, infine, precipita al tredicesimo posto tra le Nazioni Ue per sicurezza sulle strade. In Regione siamo messi ancora peggio.
Alan Conti  

mercoledì 20 novembre 2013

Benko, giunta a due velocità

La giunta non è affatto granitica. Sul progetto presentato da Signa, infatti, pare che nell'esecutivo si premano contemporaneamente il freno e l'acceleratore. Per un sindaco Luigi Spagnolli che nel pomeriggio di ieri lasciava trasparire un certo ottimismo sulle soluzioni proposte e una certa sicurezza nel prevedere una risposta entro trenta giorni a Renè benko ecco che in serata arriva una nota dell'assessore Luigi Gallo su Facebook di tutt'altro tenore. “Siamo solo in una fase istruttoria – scrive – e non c'è nulla di deciso. Mantengo tutte le mie perplessità a partire dal metodo di un progetto calato dall'alto. L'iter previsto dalla nuova legge velocizza queste procedure limitando di fatto la partecipazione popolare, ma anche i tempi istituzionali necessari per valutare l'effettivo interesse pubblico condiviso. Nel merito i punti critici si chiamano aumento del traffico, riduzione del verde e un certo fastidio nella contabilità dei posti di lavoro”. La sponda in giunta per i commercianti sul piede di guerra e i grillini che già issano i pennoni apocalittici, insomma, potrebbe trovarsi a sorpresa nel rappresentante di Rifondazione Comunista. Non è un mistero, però, che la stessa Mariachiara Pasquali non abbia gradito le modalità di presentazione del progetto e sui tempi perentori di risposta sia assai meno categorica del primo cittadino. Evidente, invece, come le preoccupazioni di impatto ambientale e sociale preoccupino anche Patrizia Trincanato. Il vicesindaco Klaus Ladinser, che tra le sue deleghe ha le attività economiche, è sicuramente da considerare tra i favorevoli anche se ieri è arrivato un suo appello ad aprire vere e proprie assemblee pubbliche. Non è un mistero, invece, che Judith Kofler Peintner abbia decise perplessità sul mega parcheggio sotterraneo palesando così diverse visioni anche all'interno dell'Svp oltre che del Pd. Ancora sfumata, infine, la posizione di Randi. I primi giorni lo permettono, ma non si potrà tenere a lungo premuti due pedali: chi alzerà il piede per primo?
Alan Conti

Musica, teatro e parole: tre armi contro l'alcol

L'alcol é mostro e problema complesso e come tale va affrontato con più armi e da più lati. Ecco perché il progetto "@lcohol.bz" ha una triplice declinazione sfruttando appieno il palco del teatro Cristallo. Distretto sociale Europa-Novacella, Azienda Servizi Sociali Bolzano e il Forum Prevenzione, coordinati dall'Ufficio Sanità del Comune, hanno
messo in piedi un triplice appuntamento per affrontare di petto e non solo la questione: un concerto, uno spettacolo teatrale e una tavola rotonda. Si parte venerdì sera alle 21 con le note della “Andrea Maffei Spritz Band” che ha disegnato una scaletta focalizzata sul tema. La settimana dopo, sempre al Cristallo e sempre alle 21, ecco lo spettacolo teatrale “Hai da spegnere?” di Maria Rossi dove l'autrice racconta la sua vita sottolineando il suo rapporto con psicofarmaci e, appunto, alcolici. Il 6 dicembre, infine, ecco una tavola rotonda in sala Giuliani che vedrà ospiti, tra gli altri, il direttore della comunità terapeutica Hands Fabiana Martino e il primario del Pronto Soccorso bolzanino Mario La Guardia.
Il concerto di dopodomani sarà a ingresso gratuito, mentre lo spettacolo teatrale avrà un costo di dieci euro. Un triplice attacco a un fenomeno assai conosciuto alle nostre latitudini. Per una volta il teatro è assai più trendy di un cocktail in piazza. 
Alan Conti

martedì 19 novembre 2013

I commercianti al Comune: "Cosa lottiamo a fare?"

Dure prese di posizione contro il progetto Benko, intanto, arrivano dai commercianti. Dado Duzzi è netto: “Ci sarà una ricaduta minima sul territorio perchè la ricchezza creata se ne andrà tutta all'estero. Ci mancherà il ritorno. Non solo, studi approfonditi dimostrano che i posti di lavoro creati all'interno del megastore costeranno in termini complessivi due o tre volte tanto di posti in meno nel tessuto sociale. Sarà la distruzione dell'attuale assetto commerciale e mi batterà contro questo progetto da commerciante e da cittadino”. La presidente del Centro Commerciale Naturale “Four You” Elena Bonaldi, dal canto suo, è scoraggiata: “Chi me lo fa fare di impegnarmi tanto per il quartiere. Mi conviene chiudere e andare a pulire le scale mobili del Kaufhaus Bozen”. Il consigliere comunale Guido Margheri, infine, chiede che prima di un passo così importante siano i cittadini a esprimersi attraverso un referendum da effettuare prima del necessario voto del consiglio comunale. 
Alan Conti

Delitto ai Piani, slitta la sentenza

Doveva essere il giorno della prima sentenza e invece bisognerà attendere ancora per avere un primo riscontro processuale sull'accusa di omicidio che pende sul capo di Kevin Montolli dopo l'assassinio della trentenne Svetla Fileva ai Piani di Bolzano. La difesa guidata da Flavio Moccia, infatti, ha ottenuto questa mattina di poter inserire agli atti un'integrazione di venti pagine alla perizia psichiatrica già presentata dal professor Carlo Robotti sull'infermità del suo assistito. Infermità, chiaramente, confutata in modo secco dalla perizia della procura firmata da Michele Piccolin che parla di capacità di intendere e di volere di Montolli. Così il giudice Silvia Monaco, preso atto della divergenza sostanziale tra le due parti scientifiche, ha predisposto una nuova perizia psichiatrica con giuramento del perito padovano Guido Buffoli fissato il 6 dicembre. Da quel giorno saranno 60 i giorni a disposizione per l'analisi.
L'avvocato della famiglia Fileva Alessandro Tonon, intanto, chiede che “la vittima non venga confusa con il carnefice. Non perdiamo di vista la fine di questa ragazza. Peraltro né Montolli né la sua famiglia ha mia chiesto scusa per quanto accaduto”. Ci sarebbe anche un piccolo caso legato a un parziale risarcimento economico avvenuto, secondo Moccia, su un conto corrente aperto di cui, però, la famiglia bulgara non ha notizia. Nessuno, però, della famiglia Montolli si è presentato in aula. Nemmeno l'imputato. “Non è facile affrontare in aula un discorso introspettivo sulla propria persona, men che meno se legato a un fatto così difficile come quello in discussione. Purtroppo si tratta di un ragazzo solo fin dalla nascita. Cercheremo di ottenere tutte le attenuanti possibili e la semi infermità mentale”.
Montolli, lo ricordiamo, è accusato di aver inflitto una ventina di coltellate alla donna cittadina bulgara nella notte tra l'8 e il 9 settembre 2012. Nonostante il rito abbreviato, dunque, i tempi saranno assai meno abbreviati.

Alan Conti  

Benko diventerà bando

Ora è il momento di scoprire tutte le carte. Il deposito del progetto di Signa in Comune ha fatto partire il timer dei trenta giorni e la giunta comunale di oggi ha già cominciato a prendere di petto la questione Benko. Il disegno globale non dispiace al sindaco Luigi Spagnolli che saluta con favore alcune opere pubbliche e prelude a uno sbocco indirizzato verso un parere propedeutico a un bando per tutti. Un bando, per inciso, che aprale porte alla partecipazione di chiunque voglia mettersi in competizione con Signa: un'ipotesi tratteggiata come possibile dal primo cittadino e assai più complicata nella realtà. Il gruppo di Benko, infatti, ha già le mani sull'hotel Alpi il che renderebbe il suo parere pesante in caso di scelte differenti girando contestualmente al gruppo austriaco il diritto di prelazione. Se qualcuno vuole provarci via libera, ma quel che conta è che da piazza Municipio esce un pollice piuttosto sollevato.
La vera partita, a questo momento sembra spostarsi su quanto il progetto presentato ieri possa sposarsi con le indicazioni del Masterplan e le volontà del Comune su quella zona. Comunque vada a finire l'aspetto positivo è che questa volte le pagine di buone intenzioni dovranno forzatamente lasciare il passo al dettaglio.

Alan Conti

Pd, ecco la mozione Cuperlo

Agganciati alla Costituzione e ancorati al lavoro in un'ottica europea. Parte dalle fondamenta la mozione a favore di Gianni Cuperlo all'interno del Pd locale presentata oggi nella sede di piazza Domenicani in vista della consultazione di giovedì prossimo. In prima linea il consigliere comunale Mauro De Pascalis, candidati anche Monica Bancaro e Primo Schönsberg mentre il nome di peso viene speso nella giunta bolzanina con l'assessora Maria Chiara Pasquali.  
"Crediamo nel lavoro e nella Costituzione per cercare di agganciare la ripresa. Si vuole anche uscire dalla concezione di una politica lontana dagli slogan che ha promosso costantemente Berlusconi". Non convince il trampolino che Matteo Renzi cerca di guadagnarsi: "Bisogna assolutamente dividere il ruolo di segretario da quello delle cariche istituzionali. Non possiamo pensare che la guida del Partito Democratico sia propedeutica a una costante campagna elettorale". 
Metabolizzato con una buona dose di scioltezza, intanto, lo spostamento di Area Dem a favore di Renzi: "Rientra nella normalità - sostiene Schönsberg - un posizionamento in base alle idee. Non c'è nulla di straordinario in questo". "Se vincerà Renzi - gli fa Bancaro - nessuno pensa di mollare la presa e formare altri partiti. Rimarremo all'interno del Pd con voglia di collaborazione continua". Quanto peserà questo sulla composizione della giunta? "Penso che non cambi nulla - replica De Pascalis - perché i piani non sono così sovrapponibili. Questo è un confronto nazionale e la valorizzazione dei territori e le autonomie rimane centrale del programma". 
Un Pd con varie anime, visioni anche piuttosto divergenti, ma un'orizzonte di unità del partito che non va messo in discussione. Evidentemente le spaccature dentro il centrodestra accendono la spia dell'attenzione a non spaccarsi eccessivamente. Le varie mozioni, infatti, regalano anche qualche temporaneo posto al sole. L'importante è non bruciarsi. 
Alan Conti



venerdì 15 novembre 2013

Sindacati, sciopero contro il governo

C'è una legge di stabilità da contrastare e un ruolo del sindacato da difendere. Lo sciopero generale di oggi, che ha visto per quattro ore tutte le sigle riunit,e ha questo doppio scopo. Da una parte delle misure governative in arrivo da Roma incapaci di ridare slancio vero ai consumi e porre un freno deciso alla disoccupazione e dall'altra una situazione locale che preoccupa con la chiusura di aziende importanti e l'ineluttabilità con cui queste vengono accolte. Davanti al commissariato di governo, sotto una pioggia battente, il consueto presidio culminato poi con l'incontro interlocutorio al tavolo del prefetto Valerio Valenti. 
"Si tratta di una norma - specifica la segretaria provinciale della Cgil Doriana Pavanello - che non permette di rilanciare sul serio i consumi e mette nelle tasche dei lavoratori appena 13 euro lordi. Manca una visione organica di riavvio del ciclo economico positivo". Intanto le ultime vicende della Hoppe sembrano suggerire una perdita di presa dei sindacati sullo zoccolo duro dei lavoratori. "Inutile nascondere la testa sotto la sabbia: la preoccupazione che questo accada è forte, ma va anche detto che la Provincia ha sistematicamente operato in modo da metterci in un angolo, escludendoci troppo spesso". 
Oltre alla critica, dunque, si tasta il polso della vera capacità di incidere dei sindacati nelle loro prove di forza. Per scacciare disoccupazione e fantasmi. 

Alan Conti

Bus a idrogeno, si parte

C'è un sottile file che accomuna gli autobus a idrogeno di Sasa e il campione di calcio Gareth Bale. Entrambi hanno avuto un costo decisamente alto e tutti li aspettano al varco per tastare il polso alla loro qualità. Ecco perché l'azienda di trasporto locale si schiera in forze per spiegare che i 5 milioni di euro spesi per l'acquisto di 5 mezzi e i 9 milioni messi dalla Provincia per il progetto sono ben investiti. 
I primi due autobus ad entrare in circolazione partiranno lunedì e saranno operativi sulle linee 10A e 10B, quelle che tagliano la città e dunque a maggiore impatto. Anche i restanti tre saranno destinati a queste tratte. I rifornimenti saranno effettuati nella stazione in fase di ultimazione, ma comunque già operativa. Oltre alle emissioni colpisce l'effettivo silenzio del mezzo in moto e la cura dei dettagli. La qualità pare alta per una cifra decisamente importante. Come con Bale, peró, ora sarà la strada e il futuro a spostare il giudizio tra crack e bidone. 

Alan Conti

Torna il Bolzano, è corrida

Si torna sul ghiaccio e si torna subito a scalare le montagne. La pausa dalle sfide di Ebel per il Bolzano è durata una settimana e il rientro è di quelli da nervi saldi. La pista che attende i biancorossi, infatti, è quella di Salisburgo contro i Red Bull protagonisti di una corrida senza pari nell'ultimo periodo con 14 risultati utili consecutivi di cui 13 vittorie, il miglior attacco della lega con 83 gol fatti e la testa della classifica un punto sopra i biancorossi. Non bastasse al roster austriaco verrà aggiunto questa sera il temibile Andreas Noedl in arrivo dal Klagenfurt e con un passato di livello in Nhl. Nelle linee dei Foxes, invece, pronto al rientro in prima Kim Stroemberg che andrà ad affiancare Macgregor Sharp e il top scorer Mark Santorelli. Il cuscinetto da tenere d'occhio è sempre la distanza da quel sesto posto che garantisce l'accesso diretto ai playoff fissata al momento a 6 punti dalla coppia Znojmo-Linz. All'andata il Bolzano si impose 4-3 al Palaonda, ma oggi sarà tutta un'altra storia. In venticinque giorni, comunque, i biancorossi affronteranno ben dieci incontri: le brande di alloro meglio abbandonarle il prima possibile.
Alan Conti

giovedì 14 novembre 2013

Fermata la banda del Poli di Oltrisarco

Un furto trasformato in rapina in uno dei supermercati più popolari di Bolzano ovvero il Poli di via Claudia Augusta. Questa l'accusa che si portano dietro tre cittadini serbi fermati dalla Squadra Mobile della Polizia coadiuvata dalla Volante. Lo scorso ottobre, infatti, due uomini e una donna hanno dapprima cercato di infilarsi alcune bottiglie sotto i vestiti, poi, una volta vistosi scoperti si sono dati alla fuga urtando e gettando a terra il direttore del punto vendita. Le indagini degli agenti hanno portato dritte a Gardolo e Cles, in provincia di Trento, dove il trio risiedeva e dopo attente perquisizioni domiciliari la polizia ha rinvenuto diversa merce considerata probabile bottino di uguali colpi tra negozi e supermercati. Tra queste anche una decina di confezioni di cosmetici già riconosciute dal direttore di un punto vendita di Lana. Le indagini, dunque, continueranno per capire l'effettivo raggio d'azione di questa piccola banda tra i 44 e i 56 anni.
Alan Conti  

Durnwalder, il signore dell'anello

Strana la vita: mentre a casa la procura presenta a Luis Durnwalder un conto da 556.189 euro spesi secondo modalità da chiarire a un centinaio di chilometri più a nord forgiano e infilano al dito del Landeshauptmann un anello di grande tradizione e onore. Siamo a Innsbruck e a Durnwalder, questa mattina, è stata conferita la massima onorificenza possibile del Land Tirolo. Le motivazioni, ovviamente, pescano in una brillantissima carriera politica che ha saputo sempre intrecciare rapporti duraturi e di sviluppo con i vicini di oltreconfine. L'Euregio, il Gect e le connessioni transfrontaliere hanno ricevuto sicuro impulso in questi anni di regno ininterrotto di Durnwalder.
La festa, insomma, è stata davvero completa con tanto di accompagnamento dell'assessore Florian Mussner in rappresentanza del gruppo ladino. L'anello brilla al dito mentre a casa rimane quella spina fastidiosa della contabilità del fondo riservato. D'altronde nessuno è profeta in patria: o meglio, nessuno lo è a lungo.
Alan Conti 

martedì 12 novembre 2013

Kompatscher: prima riunione al Laurin

Un incontro informale, del tutto tecnico e riservato. Ha esordito così nel suo cammino da presidente della Provincia Arno Kompatscher che oggi ha riunito in una saletta appartata dell'hotel Laurin tutti i rappresentanti dei vari partiti entrati in consiglio provinciale. Per chi ha centrato più eletti presente un capofila. Ecco, dunque, allo stesso tavolo Kompatscher, Artioli, Mair, Pőder, Kőllensperger, Tommasini, Urzì e Dello Sbarba per un primo randez vous sul futuro assetto della Provincia. Ovviamente nessuna trattativa o ipotesi è stata fatta sulla composizione della giunta dato che l'ex sindaco di Fiè si sta muovendo passo passo solo dopo aver ricevuto in mano tutti i mandati a operare da parte della Stella Alpina. Nell'incontro di oggi, dunque, ci si è occupati principalmente dei meccanismi del futuro consiglio provinciale, ma anche della possibile presidenze, del vice e dei segretari questori. Possibile che siano circolati i nomi di Martha Stocker, Roberto Bizzo e Christian Tommasini ma anche su questo aspetto ci si muove con i piedi di piombo perchè chiaramente la carica di presidente mette fuori dalla porta della giunta. Intanto con una piccola cerimonia sono stati salutati oggi i consiglieri uscenti, primo fra tutto Luis Durnwalder. Il nuovo corso comincia in una saletta riservata di uno dei bar più esclusivi della città. 
Alan Conti

Spagnolli: "Le mie condizioni al gay pride"

Non si chiamerà Gay Pride ma di fatto qualcosa per i diritti dei cittadini omosessuali Bolzano è destinata a farlo. Oggi l'intenzione è stata ribadita nell'ambito dell'incontro con l'ex deputato Vladimir Luxuria da parte di Propositiv. Una volontà arrivata presto anche sul tavolo del sindaco Luigi Spagnolli pronto a ribadire l'appoggio dell'amministrazione solo e soltanto a fronte di un progetto dettagliato e condiviso con l'associazione “Centaurus”.
“Rainbow significa arcobaleno e io mi auguro che sia tale dopo il diluvio di parole cui abbiamo assistito in queste settimane. La mia posizione rimane sempre la medesima: per fare dei passi voglio vedere un progetto dettagliato, ben spiegato e stilato anche con la collaborazione di “Centaurus” perchè altrimenti sarebbe come se all'Adunata degli Alpini i Carabinieri mi avessero detto che loro non intendevano collaborare. Un controsenso”.
Il consueto incontro con la stampa, poi, è servito al sindaco per ribadire la linea dura sulle slot che vede il Comune pronto a far chiudere tutti i bar che non le rimuoveranno, ma a prendere anche le difese dell'iniziativa che invita i cittadini a distribuire mappe sulle strutture di accoglienza ai mendicanti. “Serve – le parole del primo cittadino – più che altro a educare cittadini e turisti a non dare le monete fini a se stesse, ma ad aiutare veramente chi ne ha bisogno”. A stretto giro di posta è arrivata anche la risposta di Marco Galateo del comitato sicurezza dei cittadini: “Se il progetto non viene accompagnato da un'adeguata delibera anti accattonaggio non servirà proprio a nulla”. Per ora i mendicanti restano lì a chiedere monete e riceverne come se nulla fosse.

Alan Conti

Centro commerciale, a Oltrisarco scappa da ridere

Ci sono parole che funzionano, diventano presto trendy e velocemente spendibili. Centro commerciale naturale è senza dubbio una di queste e la proposta di applicazione a Oltrisarco dopo la fortunata esperienza nelle vie di Europa-Novacella prima fa sorridere e poi incrinare l'umore dei negozianti storici. Prima questione: valli a trovare i negozi in una Oltrisarco commercialmente limitata a via Claudia Augusta e assaltata da bar, in larga parte di gestione cinese, sale slot e ristoranti: profili più da battitori liberi che non da consorzi. Secondo aspetto: dopo anni di chiusure a ritmo serrato ci si accorge solo ora di una criticità presente da anni. Terza questione: misure come la chiusura di via Claudia Augusta e mancati investimenti sostanziali lungo la strada hanno alimentato una certa disillusione.
"Non mi faccia dire brutte parole - comincia Sieglinde Mair, da 32 anni titolare del negozio "Estetica Silvia" proprio in Via Claudia Augusta - perché prima ci hanno ignorato per anni senza degnarci di ascolto e ora vengono a farsi belli con proposte che non stanno in piedi. Dove erano quando hanno chiuso uno dopo l'altro Defant, Frisanco, Bazzana e gli altri storici operatori di Oltrisarco? Non scherziamo". Ovviamente la chiusura di via Claudia Augusta è regina delle lamentele: "Se proprio volevano dare un segnale dovevano chiuderla nell'altro senso. Hanno sbagliato anche quello. Se lo segnino bene: qui nessuno ha intenzione di appoggiarli in un consorzio". Stesso tenore per Ferdinando Mancin, probabilmente il commerciante di più lungo corso della strada con la sua calzoleria: "Non riusciranno mai a mettere in piedi un progetto simile. Forse è tardi, forse non basta trovare un termine particolare per rilanciare davvero una zona. So che sembra un ritornello abusato, ma il mancato passaggio sulla strada ha messo molti in ginocchio". 
Anni fa Oltrisarco fu eletta come progetto pilota dei venerdì lunghi, aperture serali prolungate che strapparono più di qualche sorriso. Funzionarono abbastanza, tanto da essere ben presto girate ad altre zone commerciali lasciando al quartiere il plauso dei piloti. Prima delle proposte trendy, forse, è il caso di varcare qualche vetrina. 

Alan Conti

Torna Alleanza Nazionale: "Nati per riunire"

Torna in Alto Adige il simbolo di Alleanza Nazionale e torna come anno zero. Si parte con un comitato promotore per poi passare alle assemblee costituenti che indichino direzioni e leader. È il percorso di ricostruzione del centrodestra proposto da Mauro Minniti impegnato, come altri, a raccogliere i cocci di un terremoto politico smosso dall'astensione italiana. Si cerca, insomma, di ricomporli in una forma nuovamente aggregativa. 
"Da qui proviamo a ripartire per dare un futuro sia locale sia nazionale. Qui cercheremo nuovamente il contatto con altre forze per riprendere un discorso già proposto ad aprile e naufragato in fretta senza prospettive dopo il voto provinciale. A livello nazionale, invece, ci proporremo a difesa di una nazionalità popolare perduta. Sui due piani, invece, il concetto di far venire prima gli italiani perché non è più sostenibile levare le risorse alle nostre famiglie per aiutare chi arriva da fuori". Intanto sul simbolo si è scatenata una bufera. "Non capiamo - ribatte Minniti - perché non accettino la nostra volontà di far rivivere una formazione che non è mai stato bocciata dagli elettori. Possono vietare di ricostituire il partito nazionalsocialista, non certo Alleanza Nazionale". 
An, insomma, torna a proporsi come aggregatore anche se il vero destino di un nuovo centrodestra unito passa solo da quel tavolo comunitario di cui, per ora, non di contano nemmeno le sedie.

Alan Conti

Sindacati, pronti allo sciopero

I sindacati non ci stanno a farsi mettere il silenziatore e rispediscono al mittente la nuova legge di stabilità. La situazione nazionale, ma anche il recentissimo caso dell'allontanamento di due delegati Cgil dall'assemblea Hoppe, mettono le confederazioni nella condizione di dare risposte forti. Così, tutti uniti come non si vedeva da un po', Cgil, Asgb, Cisl e Uil hanno presentato le iniziative locali in vista dello sciopero generale del prossimo 15 novembre.
"Questa legge di stabilità - l'accusa del segretario provinciale Cgil Doriana Pavanello - è solo una complicata compensazione amministrativa senza incisività". 
"Il nostro sciopero sarà di 4 ore - interviene Tila Mair della Cisl - mentre all'interno dei chimici ci sono aziende che prolungheranno fino a 8 ore per rivolgersi alla trattazione integrativa. Sarebbero da evitare, peró, le miscele di obiettivi perché qui ci rivolgiamo contro la legge di stabilità governativa. Tutte le nostre richieste sono state disattese, quindi è necessario far sentire la nostra voce". 
Si torna, intanto, sul caso dell'allontanamento dall'assemblea Hoppe di alcuni delegati Cgil. "Esprimo loro piena solidarietà - attacca Mair - perché sono atteggiamenti che non vanno sottovalutati nella loro gravità". 
Le richieste complessive, dunque, ruotano attorno alla richiesta di una maggiore detassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni, alla rivalutazione delle pensioni stesse, al divieto di rateizzazione dell'indennità di fine rapporto e alla libera contrattazione per gli incrementi di qualità e produttività. Appuntamento alle 10.30 davanti al Commissariato di Governo cercando di alzare le voce per non rimanere silenziosi. 
Alan Conti

lunedì 11 novembre 2013

Filippine, la campagna della Caritas altoatesina

Trentamila euro e l'immediato supporto logistico, per quanto possibile. É la reazione della Caritas altoatesina al tifone Haiyan che ha messo in ginocchio le Filippine in questi giorni. Si temono diecimila morti ma potrebbero essere addirittura più dei timori: per i sopravvissuti mancano sicurezze sanitarie, soccorso e cibo. Il tutto in una condizione di totale isolamento da telecomunicazioni che aumenta l'incertezza. Caritas ha così messo le tante rotelle del suo ingranaggio in azione: da una parte quelle mondiali e dall'altra quelle locali. Logicamente con velocità proporzionali.
"Abbiamo subito inviato 30.000 euro preso dal fondo emergenze - spiega il responsabile Caritas Fabio Molon - che non è molto, chiaramente, ma è quanto nelle nostre corde immediatamente. Per i passi successivi stiamo cercando di metterci in contatto con tre missionari altoatesini che operano nelle Filippine per concertare metodi mirati di intervento. Purtroppo in questo arcipelago sono pronti e abituati a questo genere di emergenze perché ciclicamente vengono colpite da cataclismi vari. Hanno una prontezza di reazione, anche se la portata dell'evento stavolta è piuttosto impressionante". Come fare, peró, per aiutare veramente chi ha bisogno? "È sufficiente recarsi in posta - chiude Molon - e farsi consegnare un bollettino della Caritas prestampato". 
Per fare una donazione specifica, in ogni caso, nella causale del bollettino va riportata la dicitura "Filippine". Se cogliete un'immagine o una situazione che vi colpiscono di questa tempesta mai vista tenetela stretta e portatela con voi in posta. 

Alan Conti

sabato 9 novembre 2013

Artioli: "Mi piacerebbe l'economia"

E’ una Elena Artioli stranamente cauta quella che affronta il dopo voto in attesa dell’inizio delle trattative per la nuova giunta. Un profilo ponderato senza una frase sopra le righe e comunicati stampa sparutissimi: se vogliamo già agli antipodi rispetto allo stile più esuberante della alleata Michaela Biancofiore. Allineata e coperta, dunque, Artioli si dimostra anche nell’intervista concessa a Matthias Kofler di Tageszeitung salvo, però, lasciarsi scappare un desiderio meno labile del previsto: “Mi piacerebbe tanto poter incidere sull’economia e sull’edilizia sociale nel caso mi fosse proposto un assessorato”. La domanda è abbastanza orientata eppure Artioli mostra di avere le idee chiarissime sull’obiettivo e appare assai meno un caso il totale allineamento all’atteggiamento chiesto da Arno Kompatscher un secondo dopo lo spoglio: “Prima i programmi e i temi, poi i nomi e i partiti”. Ecco, la pasionaria ammette di “conoscere poco il nuovo Landeshauptmann”, ma allo stesso tempo ne segue lo spartito: “Al tavolo dei colloqui chiederò a Kompatscher solo come intende difendere e creare nuovi posti di lavoro oltre alle sue strategie per uscire dalla crisi”. La neo eletta, poi, non manca di sottolineare come i vicini di banco non stiano affatto seguendo le direttive del professore. “Prendiamo i Verdi, hanno cambiato opinione cinque volte nelle ultime ore. Mi devono spiegare come pensano di coniugare l’ingresso in giunta con il fatto che Kompatscher sia intenzionato a mantenere l’aeroporto. Stessa cosa i Freiheitlichen con una Svp che accetta sempre più stranieri. Hanno messo prima le poltrone e poi le incongruenze programmatiche”. Infine l’ultimo tocco di diplomazia spinta: “Per me è uguale essere all’opposizione o in maggioranza, lavoro solo per i cittadini”. Per quanto di difficile realizzazione, però, sa perfettamente che nella seconda condizione si può essere decisamente più incisivi.
Alan Conti

giovedì 7 novembre 2013

Le app irrinunciabili? Appena due o tre

Chi ha uno smartphone lo sa: i primi giorni si è colti da raptus da app, poi si comincia a realizzare che forse il simulatore di spada laser e il rasoio virtuale che da finta spelacchiatura mattutina non è che servano poi più di tanto. Ora questa sensazione si traduce in una ricerca numerica condotta da Human Highway e ripresa da Irene Maria Scalise su Repubblica. Sarebbero, infatti, 60 miliardi i download di app realizzati fino ad oggi con un giro di affari di 13 miliardi di euro e un numero medio di 24 applicazioni scaricate per dispositivo. Le curiosità, però, arrivano ora perché il 94% delle app gratuite vengono disinstallate nel giro di pochissimo tempo mentre quelle effettivamente usate sono appena 7 in media. Non  solo, tra queste di veramente irrinunciabili siamo pronti a dichiararne 2-3. Quali? Whatsapp per il 40%, Facebook per il 30% e quelle di meteo al 15%. Connessi con la società e il cielo, insomma. Poi ecco i passatempi da coda alla posta come Candy Crush o Ruzzle o ancora Instagram per gli appassionati di foto e Shazam per quelli di musica. Tra le migliori anche Twitter e Skype. Il segreto per una app di successo, comunque lo spiega l’ingegnere informatico Federico Feroldi: “Bisogna essere capaci di farla entrare nelle abitudini comuni della gente”. Basta un occhiata al dì, anche di pochissimi secondi, per rimanere agganciati alla home degli smartphone. La conseguenza finale del ragionamento, però, potrebbe essere che siamo di fronte a una sovraproduzione esagerata di app, ma a smentire la facile intuizione è l’esperto Riccardo Luna. “Produrre un simile software ha ormai costi talmente limitati che un tentativo si può e si deve fare senza tentennamenti”. L’idea giusta, insomma, è capace di giustificare miliardi di tentativi. E’ l’innovazione nel suo senso più stretto, oltre ogni festival o auspicio.
Alan Conti

E' a Merano il Mercatino più bello

Il miglior mercatino di Natale? Sicuramente quello di Merano. Almeno così la pensano i frequentatori della pagina “Turisti per caso” di Facebook:  comunità virtuale di viaggiatori ampia e attiva sull’intero territorio nazionale con i suoi 55.000 partecipanti. Ebbene il giochino è semplice: la pagina, infatti, ha chiesto ai suoi fan in un post di scegliere il miglior Mercatino di Natale tra Bolzano, Merano e Trento. Un trittico che ben presto si è ampliato a una molteplicità  di destinazioni che hanno visto l’Alto Adige in prima linea. Stilando una piccola classifica di tutti i commenti, dunque, si scopre che il fascino domina incontrastato in riva al Passirio con ben 22 preferenze dirottate verso Merano preferita per atmosfera, architettura e offerta. Secondo è il capoluogo, ma decisamente distanziato a 10 voti e con qualche critica sulle spalle da chi si aspettava di più dalla kermesse più famosa in piazza Walther. Terza Trento con 5 voti tallonata da Bressanone a 4. A tre consigli troviamo Vipiteno, Innsbruck e la piccola Rango in Trentino che incornicia le sue casette in uno dei borghi più belli d’Italia. Citazioni, infine, per Arco, Salisburgo, Linz, Rovereto e Levico. Merano, insomma, straccia tutti e ad uscirne più colpita, forse, è proprio la vicina Bolzano che cerca una strada per rinnovarsi e non far passare il suo Mercatino alla voce “cose già viste e sempre uguali”. Per ora lo si allunga: capiremo se si tratta di un palliativo o un diversivo.
Alan Conti

mercoledì 6 novembre 2013

Imprenditori e sindacati per l'occupazione

Quattro mani per tenere un tridente puntato verso la crescita. I sindacati e gli imprenditori altoatesini rimbalzano l'orientamento nazionale sancito il 2 settembre e si presentano uniti per presentarsi come interlocutori solidi al mondo dell'economia altoatesina. Obiettivo primario: far crescere l'occupazione. Tre, come detto, le vie per arrivarci: politica fiscale, industriale e attenzione alla spesa pubblica.
Nel primo caso vanno toccate le manopole di Irpef e Irap rendendo l'esenzione della prima più diffusa è realizzando la riduzione della seconda. Sulle politiche industriali, invece, tutto guarda alla competitività rispetto alle zone confinanti. Ecco, dunque, entrare nel calderone le reti di comunicazione, il costo dell'energia, la liquidità alle imprese, la formazione e la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della spesa pubblica si auspica una semplificazione delle procedure, evitare gli aumenti delle tariffe e rendere più snello l'apparato pubblico mettendo un freno ai contributi a pioggia. "La Provincia si è svegliata in ritardo - spiega Michele Buonerba della Cisl - e su Irpef e Irap hanno sposato la nostra linea solo al termine della legislatura. È importante, comunque, aver trovato una linea comune con Assoimprenditori su svariati temi come, per esempio, lo stop ai contributi a pioggia. La stessa formazione va sempre implementata. Sulla politica industriale, invece, la nostra provincia è sempre stata in grande ritardo e di certo il parco tecnologico non può essere una risposta vera e solida". Piglio deciso anche per la collega Tilla Mair: "È importante che queste tematiche facciano breccia anche nella percezione comune. Se sarà così avremo davvero delle speranze". Sulla stessa linea, evidentemente, il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan: "Dobbiamo impegnarci assieme remando nella direzione di un aumento dell'occupazione attraverso misure sistematiche e durature che portino benefici concreti".
Imprenditori e sindacati che premono per una strada comune e condivisa: solo qualche anno fa un orizzonte difficilmente immaginabile. Quando si compattano anche gli avversari significa che la nuova minaccia è seria. Qui non si parla di nomi e giunta a 7,9 o 11 e non è un caso.
Alan Conti

Arriva La Brocca Rotta, satira di ieri e di oggi

Sedersi in sala e mettersi un occhiale con diverse lenti. È questo quello che accade con "La brocca rotta" che domani debutterà allo Stabile aprendo la stagione de "La Grande Prosa". La firma è di quelle d'autore dato che la regia dell'opera di Heinrich von Kleist è affidata alle mani di Marco Bernardi. Sul palco una scenografia curata nei minimo dettagli: conigli veri in una gabbia, un finto merlo morto su una finestra decadente come tutto il tribunale, a metà tra una stalla e un vecchio casolare. Il caso della brocca rotta, poi, spezza la questione in mille pezzi e allegorie: dal potere alla giustizia passando per un giudice figura centrale che processa se stesso.
"È un'allegoria del nostro tempo seppur scritta con i parametri del 1802 – spiega lo stesso Bernardi – e questo è già di per sé un grande potenziale. Di certo è una di quelle rappresentazioni teatrali in cui soppesare ritmo e chiarezza è determinante con un alternarsi di tempi comici e riflessivi che si intrecciano e compenetrano. Dal punto di vista tecnico bisogna essere molto accurati perché si svolge tutto in un piano sequenza e da qui la cura per la scenografia così dettagliata e precisa. Persino la crepa sul muro ha un suo significato metaforico molto preciso di una società incrinata”. Nel ruolo del giudice Adamo troviamo l’attore romano Paolo Bonacelli. “Un personaggio molto significativo e interessante perché si trova a giudicare un fatto che lui stesso ha commesso e questo lo mette in una posizione particolare”. Saper leggere il potere attraverso metafore riportandolo con una satira anche graffiante era peculiarità di un certo periodo storico che oggi si è forse un poco persa. Nel contemporaneo si bada dritto al sodo della critica senza troppo perdersi dietro al romanzo. “Vero – conferma Bonacelli – e forse il nostro teatro moderno paga questa mancanza di fantasia o creatività. Si cerca subito la concretezza della critica ma questo ci porta a perdere quella che è la bellezza della storia”.
Domani sera alle 20.30 il debutto assoluto con repliche fino a domenica e dopo gli spettacoli bolzanini tour tra Roma e Milano. C'è da ridere mentre si pensa e c'è da pensare mentre si ride: un occhiale con due lenti che si specchiano.
Alan Conti

Il Comune: "Basta monete ai mendicanti"

Oltre al lamento e al fastidio ora il Comune infila nelle tasche dei cittadini un nuovo ideale strumento per far fronte al problema mendicanti. Si chiama "Aiutaci ad aiutare" l'iniziativa che prevede una brochure riassuntiva di tutti i punti di assistenza per i senzatetto sparsi nella città. Con la collaborazione di Assb, Caritas, San Vincenzo e Volontarius, dunque, si propone ai bolzanini un contributo di assistenza concreta da porre nelle mani e nei berretti dei questuanti. Forse più utile della solita monetina. "Ognuno - interviene l'assessore comunale alle politiche sociali Mauro Randi - ragiona secondo la propria coscienza, ma è giusto che si sappia che a Bolzano nessuno muore di fame. Oltretutto noi operiamo con misure che evitino l'effetto calamita predisponendo aiuti per chi realmente abita a Bolzano. Così diventa fondamentale entrare in modo incisivo sotto l'aspetto assistenziale anche per far conoscere ai bisognosi che esistono strutture vicine in grado di aiutare a tutto tondo. Non solo, in questo modo la cittadinanza potrà collaborare anche a livello concettuale in un progetto più completo della semplice donazione. Attenzione, comunque, che nessuna strategia eliminerà totalmente il fenomeno dei senza tetto perché alcune persone hanno liberamente scelto questo stile di vita e non possiamo pensare di imporli un cambio di mentalità". Non è obbligatorio, comunque, avere una mappa per portare avanti il progetto: "Si può benissimo suggerire una struttura che si conosce anche come semplice informazione. Stiamo pensando a un semplice biglietto da visita". La generosità dei bolzanini può, infatti, essere controproducente: "Paradossalmente è così - riprende Randi - perché si alimenta un mercato. Il mio consiglio è di ragionare in termini di assistenza collettiva". Quanti sono, peró, e da dove arrivano questi mendicanti? "Noi contiamo 100-150 identificazioni mensili, anche se alcune si ripetono" risponde la tenente della polizia municipale Nives Fedel. "C'è una certa viabilità delle presenze, fino ad agosto la stragrande maggioranza era di provenienza rumena, poi Nigeria o Ghana. Nel mese di settembre hanno cominciato ad aumentare i rom della Slovacchia. In pratica abbiamo dei flussi, ma non possiamo dire ci sia una tratta. Rispetto al passato siamo più o meno in linea. Contiamo sia persone che abitano in città sia in arrivo da fuori anche se abbiamo effettuato diversi sgombri di accampamenti precari da punto di vista igienico sanitario. Molti vivono in macchina". L'arrivo in treno di tanti di loro non è strettamente legato al capoluogo: "Operano in varie città diversificando le zone, lo abbiamo capito intrecciando i dati". Gli incassi, peró, paiono essere decisamente interessanti: "I cambiamonete parlano di 80-100 euro al giorno. È un'indicazione senza riscontri ufficiali". Sul tema interviene anche Bruno Marcato, direttore Assb: "Noi non diciamo di non dare le monete perché siamo cattivi, ma solo per alimentare un circuito assistenziale che sia positivo slegato dal guadagno quotidiano che, purtroppo, a volte è il vero obiettivo dei questuanti". "C'è una parte emotiva - riprende Randi - di cui va tenuto conto, ma dobbiamo essere abbastanza maturi per entrare nella dimensione più prettamente di aiuto. Non penso che infilare nelle mani di questi mendicanti 80/100 euro al giorno possa davvero rappresentare una soluzione. Intanto nelle zone che sappiamo essere più soggette all'accattonaggio rafforzeremo la presenza di agenti, anche in borghese, per prevenire e semmai punire l'accattonaggio molesto". Per quanto riguarda Volontarius l'associazione é impegnata a monitorare eventuali situazioni di sfruttamento.
La mappa arriverà per posta e chiunque ne voglia di più può richiederne. Sembra paradossale ma considerando l'incasso potenziale un'indicazione può essere decisamente più utile di una manciata di centesimi. Si aiuta il mendicante, ma si aiuta anche la città.
Alan Conti

lunedì 4 novembre 2013

Gli alpini: "La gente sia con noi"

È la festa delle forze armate, dei soldati e anche dell'Unità d'Italia. In un clima più sobrio sintonizzato sul momento del Paese il comandante delle Truppe Alpine Alberto Primicerj ha voluto unire i vari concetti in un'unica riflessione. Gli alpini e i militari in generale avvertono il bisogno di sentire il Paese unito con loro e il tema torna a fare capolino nelle parole delle autorità. Operare su certi scenari non è semplice e farlo con un supporto può essere più semplice.
"Oggi è una giornata importante per celebrare il lavoro dei nostri uomini. Dobbiamo sentirci uniti nella collaborazione mentre abbiamo deciso di festeggiare con meno clamore rispetto agli anni passati". Qualche presenza in meno all'alzabandiera di questa mattina in piazza Walther e la strada per sentirsi, ancora una volta, vicini alla gente. "Lavorare in certe operazioni - continua Primicerj - non è affatto semplice e abbiamo quantomai bisogno di sentirci supportati dal Paese. In Alto Adige, per la verità, questo affetto è sempre piuttosto presente e continuo, ma è importante ribadirlo negli intenti e nelle parole". Letti in piazza, intanto, i consueti discorsi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro alla Difesa Mauro  con accenni evidenti alla coesione europea e a chi ha aiutato in occasione della strage di Lampedusa. Vicino al popolo, vicini ai popoli. 
Alan Conti

L'ultima sfida di Kolibri

C'è una strana commistione di sensazioni all'apertura della svendita strong che porterà la storica libreria Kolibri di via della Rena a Bolzano a chiudere i battenti definitivamente. Da una parte la sensazione che il libro come oggetto subisca un duro colpo, dall'altra la conferma che continua a essere elemento culturale desiderato nelle tante persone accolte. Ancora: da una parte la tristezza di una parabola che va incontro alla sua fine, dall'altra la soddisfazione di vedere quanto questa parabola abbia saputo coltivare affetto. Silvia Maranelli, socia della cooperativa, vive ore di grande lavoro.  "Ancora non ho tempo di fermarmi a pensare o riflettere. Penso al grande lavoro che c'è da fare e alla tanta gente che viene e a trovarci. Per il resto, le emozioni o le sensazioni, ci sarà spazio dopo". Come esce il libro da questa vicenda? Ridimensionato? "Non penso assolutamente che il libro sia morto, anzi, penso possa tranquillamente coesistere con le nuove tecnologie. Nella nostra decisione ci sono anche questioni legate strettamente alla cooperativa". Intanto la folla sembra avere le idee chiarissime. "Si rivolgono principalmente alla narrativa, ma anche la saggistica incontra diversi consensi. Qualcuno, per esempio, cercava specificatamente Eugenio Scalfari. Sempre richiestissimi, infine, i libri per bambini".
Kolibri, insomma, deve svuotare gli scaffali e scampare a un destino di macero per ogni volume prima della fine di novembre. I margini di guadagno sono pressoché nulli e l'operazione può portare, nella migliore delle ipotesi, all'abbattimento dell'esposizione. Quei libri, peró, vanno salvati anche come simbolo: è l'ultima sfida di Kolibri, ma forse è anche la più importante.
Alan Conti

Artioli: "Oggi sia una festa di convivenza"

“Spero che il 4 novembre costituisca per tutti una ulteriore possibilità di riannodare i fili di un approccio di armonica e serena convivenza”. La consigliera provinciale Elena Artioli ha affidato a una nota la sua partecipazione alla festa odierna delle forze armate. “Saluto gli appartenenti alle forze armate – continua Artioli – che in tanti luoghi nel mondo negli ultimi decenni sono stati impegnati in missioni di pace umanitarie nell’interesse delle popolazioni e di vitale importanza per gli equilibri internazionali”. (a.c.)

Bolzano, al riposo con entusiasmo

Era il momento di tirare il fiato. Il Bolzano arriva alla prima pausa della Ebel con il fiato corto ma, come fanno le grandi squadre, porta a casa anche il derby con una certa dose di cinismo. Un 2-1 contro l’Innsbruck bugiardo considerato l’assedio biancorosso alla porta di Munro e i soli 13 tiri verso la gabbia di Hubl, ma del tutto soddisfacente per una squadra che ha bisogno di staccare un poco la spina. Farlo da capolista, ovviamente, rende tutto più leggero in vista del big match contro il Salisburgo in programma al rientro dalla sosta il 15 novembre all’ombra delle saline. Intanto anche ieri erano 2500 gli spettatori al Palaonda per una Ebel che sta restituendo a Bolzano e all’Alto Adige una passione assopita nelle ultime stagioni. L’entusiasmo torna a decise ondate in via Galvani e il segnale più positivo di questo scorcio di campionato internazionale è la conferma del pubblico appassionato e la curiosità di chi si avvicina a una partita per la prima volta.
Alan Conti

NEL TELEGIORNALE DI OGGI LE INTERVISTE AI TIFOSI