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domenica 1 agosto 2010

Un comitato a favore del centro commerciale


Alto Adige — 30 luglio 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il carovita stringe la morsa attorno ai bolzanini e l’inflazione cittadina galoppa a quasi un punto percentuale di distanza da quella nazionale. È in questo scenario che verrà fondato a breve un comitato a favore di un centro commerciale in città che possa aumentare la concorrenza ed abbattere i prezzi al dettaglio. Ne è convinto Marco Casanova Borca, in quota Pdl, che ha lanciato su Facebook un gruppo chiamato “Vogliamo i centri commerciali a Bolzano” capace di attirare circa trecento iscritti. «Un successo significativo - spiega il fondatore - che mi spinge ad impegnarmi ancora più a fondo e dare vita a un comitato». Il centro commerciale, dunque, viene visto come una possibile uscita dal carovita record. «Da semplice consumatore mi sembra normale che più concorrenza è presente sul territorio maggiori sono i vantaggi per i cittadini». Altoatesini che, secondo le indagini condotte negli ultimi anni dall’Ire e dall’Astat, sempre più si mettono in macchina e raggiungono Innsbruck, Trento, Affi o Verona per fare shopping. «Per verificare quanto questo fenomeno sia diffuso basta andare in uno qualsiasi di questi centri commerciali limitrofi il giorno di Pentecoste e contare le macchine targate Bolzano». Il soffocamento dei negozi di vicinato, già provati dai grandi brand del Centro è il timore maggiore di chi si schiera contro. «Non ne faccio una questione di singoli marchi. Ritengo, però, che una struttura come il “Mebo Center” avrebbe potuto aiutare anche l’imprenditoria locale spaventata da alcuni affitti». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo studio: crescono i timori per immigrazione e criminalità


Alto Adige — 30 luglio 2010 pagina 18 sezione: CRONACA

BOLZANO. Sono la criminalità e l’immigrazione extracomunitaria le preoccupazioni maggiori degli altoatesini. A rivelarlo è un sondaggio dell’Istat rilanciato dall’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio. Il 41% degli abitanti in provincia di Bolzano, dunque, sarebbe impaurita dalla delinquenza mentre il 39% teme particolarmente il fenomeno della crescente immigrazione. La discrepanza più evidente, comunque, salta all’occhio paragonando i dati del nostro territorio con quelli nazionali, dove a guidare la classifica sono le preoccupazioni di ordine sociale ed economico. Oswald Lechner, direttore dell’Ire, prova a contestualizzare i dati a partire dalla disoccupazione: «Qui la differenza è davvero enorme: 28,3% in Alto Adige e 61,3% in Italia. La verità è che da noi, bene o male, le possibilità di trovare un lavoro ci sono, ma esistono realtà italiane dove diventa molto difficile portare a casa uno stipendio regolare». C’è poi quella discrepanza sull’immigrazione extracomunitaria che nel resto d’Italia non tocca i picchi provinciali. «Non penso sia un timore legato alla possibilità di delinquere, quanto una percezione di difficoltà di integrazione». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Widmann: codice con multe eccessive


Alto Adige — 30 luglio 2010 pagina 19 sezione: CRONACA

BOLZANO. È perplesso Thomas Widmann nel commentare la nuova riforma del codice della strada promulgata dal governo mercoledì scorso. Tra le indicazioni di base un potenziamento della prevenzione e dei progetti finalizzati all’educazione stradale, ma anche un severo inasprimento delle sanzioni. È questa seconda parte a non convincere l’assessore provinciale alla mobilità. «Multe eccessive producono solo insicurezza - il giudizio lapidario - perchè si ingenera un disorientante continuo cambiare delle prescrizioni. Non solo, tutto questo si riversa in un sovraccarico di competenze burocratiche per le autorità competenti che, francamente, non ne avevano bisogno». C’è spazio anche per una piccola stoccata politica a Roma. «Questi inasprimenti lasciano ancora più perplessi se si pensa che in alcune zone del Paese i controlli non sono così puntuali e costanti come succede in Alto Adige». Il raffronto provinciale scatta anche quando si parla dell’esame pratico obbligatorio accanto a quello teorico per ottenere il patentino per la guida del motorino. «Da noi - continua Widmann - già da due anni vengono offerti corsi pratici di guida del motorino ai giovani nel centro del Safety Park di Vadena». Gli elogi, al contrario, arrivano sul fronte del rafforzamento della prevenzione. «Tutte le soluzioni preventive - conclude l’assessore - sono le benvenute. Noi come territorio possiamo offrire una consolidata esperienza visto che nelle nostre scuole già da dieci anni la formazione sul comportamento da tenere in strada è entrata a far parte dei programmi didattici». Prendono una posizione critica anche i giovani dell’Svp. «Questo inasprimento delle sanzioni sembra quasi un escamotage per camuffare i buchi di bilancio nella gestione della macchina statale» punzecchia il rapresentante provinciale Manuel Raffin. «Chiedere così tanti soldi per delle infrazioni serve solo a mandare in rovina i contravventori senza, peraltro, educarli al meglio sui loro sbagli». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

La legge sull energia valida dal 18 agosto


Alto Adige — 29 luglio 2010 pagina 10 sezione: ECONOMIA

BOLZANO. La nuova legge provinciale sul risparmio energetico e l’energia rinnovabile sarà pubblicata sul bollettino di martedì prossimo ed entrerà in vigore 15 giorni dopo, ovvero il 18 dello stesso mese. Nella normativa si regolarizzano le procedure in materia di contributi nel settore energetico, privilegiando le fonti rinnovabili e il risparmio. Le modalità di finanziamento vengono rimesse alla giunta, tenendo conto della continua evoluzione tecnica del settore. I rimborsi varieranno dal 30% per i casi normali all’80% per gli eccezionali. (a.c.)

Berger: «La Svp scalda gli animi per poter ricompattare il fronte»


Alto Adige — 29 luglio 2010 pagina 02 sezione: CRONACA

BOLZANO. Sulla polemica legata ai toponimi interviene anche Alberto Berger, leader del laboratorio mistilingue del Pdl “Athesis”, e accusa apertamente l’Svp. «È un classico procedimento della Stella Alpina quello di cercare un modo per scaldare gli animi etnici e poter ricompattare meglio il proprio fronte contro un governo romano giudicato dai metodi fascisti». Critiche anche per il presidente della Provincia Luis Durnwalder: «Non è da leader carismatici nascondersi dietro un “giochino” strategico in cui si fa finta che, laddove nulla sfugge, non ci si sia accorti dei cartelli monolingui dell’Alpenverein». Posizione chiara anche sulle possibili soluzioni. «Lasciamo Tolomei dov’è, ovvero nella storia, e smettiamola di sostenere che gli italiani vogliono tradurre anche i nomi di famiglia: nessuno si è mai sognato di chiederlo. I problemi delle famiglie, comunque, sono altri». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Coldiretti: Luca Rossi è il nuovo presidente


Alto Adige — 29 luglio 2010 pagina 10 sezione: ECONOMIA

BOLZANO. Luca Rossi, imprenditore agricolo, prende in mano il timone della Coldiretti e assieme a lui è stata nominata ieri la nuova giunta che completa il rinnovamento dell’organigramma dell’associazione. Chiari gli obiettivi del nuovo presidente: «Dobbiamo migliorare i nostri rapporti con la pubblica amministrazione e gli enti locali, così come con la camera di commercio». Un occhio anche alla valorizzazione della filiera agro-alimentare locale «che dobbiamo fondare su valori comuni come identità, trasparenza, efficienza e sostenibilità».(a.c.)

La Formazione professionale ottiene il Label europeo delle lingue


Alto Adige — 28 luglio 2010 pagina 14 sezione: CRONACA

BOLZANO. Premio prestigioso per la Formazione Professionale che riceve dalla Comunità Europea il Label delle lingue 2010 per i suoi stage aziendali organizzati in Austria e Germania. Il progetto del Cfp “Einaudi” intitolato “Eine chanche mehr” prevede per 120 allievi un soggiorno all’estero di 3-4 settimane presso una famiglia comprensivo di rapporto di lavoro con un’azienda locale. La quotidianità della lingua, quindi, viene vissuta in famiglia e in ambiente lavorativo dove, contestualmente, si mettono in pratica le nozioni teoriche apprese nel triennio. Positive anche le statistiche dei ragazzi: il 95% di loro, infatti, esprime un parere positivo sull’esperienza e il 34% ammette progressi notevoli nell’apprendimento della lingua tedesca. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Domani arriva in città la staffetta in ricordo delle vittime di Bologna


Alto Adige — 28 luglio 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. Arriverà domani sera a Bolzano la tradizionale staffetta podistica in ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. A trent’anni di distanza si potrà ricordare le 85 vittime correndo o pedalando verso San Michele, anche solo per un breve tratto di strada. La partenza della carovana commemorativa, in arrivo da Bressanone e diretta a Bologna, è fissato per le 9 di venerdì in piazza Walther. Nel capoluogo felsineo convergeranno le altre staffette del Paese per una cerimonia comune. «Ancora - spiega Antonio Testini del comitato organizzatore - non abbiamo individuato i responsabili. Necessario continuare a cercare la verità senza sosta. La nostra staffetta parte da Bressanone per iniziativa della sopravvissuta Sonia Zanotti». Aderisce alla commemorazione anche l’Anpi. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

E l'abito di Sting indossato a Bolzano va all'asta benefica


Alto Adige — 28 luglio 2010 pagina 33 sezione: ALTRE

BOLZANO. Il vestito usato sul palco, icona della stella del rock, per una causa umanitaria. L’idea avuta da alcuni bolzanini durante lo storico concerto di Sting al Palaonda dieci anni fa, si concretizza ora, per finanziare un progetto di Amnesty International. Il tesoriere Rodolfo Zancan e la presidente della sezione bolzanina dell’associazione umanitaria Christa Schrentenbrunner intendono sfruttare quella tecnologia che un decennio fa non esisteva. Il prezioso indumento, infatti, verrà messo all’asta su e-bay, cercando di far tesoro della popolarità internazionale di cui gode il cantautore inglese. «L’obiettivo - spiega Zancan - è quello di coinvolgere il maggior numero di persone al gioco del rialzo per spuntare una buona cifra». Durante il concerto del 12 maggio 2000, dunque, i responsabili chiesero al manager del cantante di poter fare un appello dal palco per firmare una petizione dell’associazione. Di fronte al gentile rifiuto Sting propose in cambio di donare il proprio vestito all’organizzazione. C’è, però, uno scoglio da affrontare. «Non abbiamo nessun documento che certifichi l’autenticità e la proprietà di Sting del vestito. Per quanto si tratti di un capo tipicamente da palcoscenico, non certo comunissimo, sarebbe bello riuscire ad ottenere una sua dichiarazione in merito. Abbiamo provato a cercare dei contatti su internet, ma si è rivelata impresa ardua. Chiediamo ai fans se possono darci una mano indicandoci un recapito». Quel che è certo è che se all’orecchio del cantante dovesse arrivare la richiesta difficilmente si tirerebbe indietro visto il suo impegno in prima persona durante tutta la carriera per i movimenti ambientalisti ed umanitari in collaborazione, tra le altre, proprio con Amnesty International. Non solo di beneficenza, però, è fatta la carriera di una star che, in quanto tale, ha anche le sue bizze. Proprio in occasione del concerto bolzanino, infatti, l’ex frontman dei Police ha preteso un televisore in camera d’albergo per poter seguire una partita di calcio del Newcastle, squadra di cui è tifo. Chissà che, navigando su internet, non sia proprio lui, alla fine, a riacquistare il proprio vestito. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Firmian promuove il nuovo polo scolastico


Alto Adige — 28 luglio 2010 pagina 16 sezione: CRONACA

BOLZANO. I residenti di Firmian promuovono a pieni voti il progetto per il nuovo polo scolastico. Pollice alto per le due strutture, così come per la biblioteca e l’aula magna, reazione tiepida circa l’opportunità di costruire una chiesa e forte richiesta di portare nel quartiere una farmacia. «Ottima idea, finalmente queste strade non avranno solo una funzione residenziale» esordisce Bruna Marabrese. «Cambia poco - il giudizio tranciante di Beppino Bessega - visto che via Resia è costantemente abbandonata a se stessa dall’amministrazione». Deborah Trivini guarda anche all’immagine del quartiere: «Forse si finirà di parlar male di Firmian ad ogni piè sospinto. La chiesa, poi, è giusto che ci sia laddove ci sono tanti residenti». Sulla stessa linea Adrian Visovan: «È un bene per tutti che anche questo rione abbia delle scuole di riferimento». Giulia Momo rovescia la prospettiva: «Bene il progetto ma, a volte, è più comodo portare i bambini in una struttura più vicina al posto di lavoro». Roberto Moretto, invece, parla di business. «Il quartiere così sarà più completo ma qui i veri guadagni li fanno i costruttori residenziali. Il luogo di preghiera, invece, è figlio di una semplice proporzione che vuole un campanile in ogni zona abitata: non è così necessaria». Florinda Zago saluta con entusiasmo la novità: «Fino adesso c’era solo il “Pascoli”, l’ampliamento dell’offerta didattica è positivo. La chiesa, al contrario, mi lascia indifferente». Daniela Tarantino, invece, è critica: «Fin dalla posa della prima pietra di casa mia dissi che prima di tutto bisognava impiantare i servizi e le scuole. Il 2013 è un ritardo spaventoso rispetto alla progettazione». Marilena Gianmatteo plaude ai servizi collaterali: «Benissimo la biblioteca e l’aula magna. Ora sarà il caso di aprire una farmacia». Sullo stesso tasto preme Cristina Devanna. «Non è possibile dover andare sempre lontano per qualsiasi medicinale». Chiude la carrellata Elfriede Stuefer: «Finalmente i bambini del rione non saranno costretti ad andare a scuola negli istituti limitrofi che già palesavano delle difficoltà recettive». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA