Casanova fa sempre discutere e da qualsiasi lato lo si guardi questo rione torna buono per un confronto. Lo sa bene l’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo che, approfittando della bella giornata di sole, domenica ha inforcato la sua bicicletta e ha puntato il manubrio dritto oltre via Ortles. Ne ha ricavato buone impressioni da gettare come semi su facebook: “Ci saranno pure tanti difetti e opere pubbliche da fare – scrive – ma che bello avere un rione senza traffico di attraversamento. Praticamente tutte le altre strade bolzanine lo hanno, mentre a Casanova si trovano solo le auto di chi abita, forse alla volte ci si lamenta senza rendersene conto”. I residenti, però, reagiscono immediatamente rendendosi ben conto della polemica. “Purtroppo siamo un quartiere dormitorio e basta, sembra di tornare alla Laives degli anni ‘80” scrive Marco Casanova Borca. Giuliana Minici, dal canto suo si sente presa in giro mentre Michele Covi chiede di considerare anche il fatto che il pregio è anche un difetto: non arrivano macchine di chi non abita perché il parcheggio per gli ospiti è praticamente inesistente. Carmen Rombolà, al contrario, si allinea con la posizione dell’assessore riportando la felicità per la scoperta del cortile delle figlie e le nuove amicizie. Compromesso finale affidato alla tastiera del consigliere comunale dei socialisti Claudio Della Ratta: “Probabilmente la verità sta nel mezzo – scrive nel suo post – chi ci abita verrebbe più servizi e vivibilità e chi lo vede fuori ne apprezza pace e tranquillità. Ora si cerca di rimediare ai ritardi emersi sperando che la crisi rallenti e anche i commercianti comincino ad affacciarsi al nuovo lotto C”. Anche in quel caso, c’è da starne certi, sul nuovo rione si troverebbe comunque un qualche pomo della discordia.
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martedì 5 marzo 2013
lunedì 4 marzo 2013
Spagnolli sul caso Impronta: "Rispettare tutte le esigenze"
Ascoltare tutte le sensibilità, senza lasciare da parte chi dalle note può essere urtato. Il sindaco Luigi Spagnolli interviene sulla delicata questione dei permessi a sabati alterni rilasciati dall’ufficio comunale attività economiche ai concerti di Mezzogiorno dell’”Impronta Jazz Club” e lo fa cercando un compromesso.
“Dobbiamo – dice il primo cittadino – rispettare le necessità di tutti, indipendentemente dall’orario. Se i cittadini desiderano riposare noi amministratori siamo chiamati a trovare un compromesso. All’Impronta, di fatto, permettiamo di suonare, anche se non tutte le volte che vorrebbero. Purtroppo a Bolzano la musica live incontra sempre questo genere di difficoltà e si fa sempre fatica a trovare una soluzione che accontenti davvero tutti”.
Intanto sulla questione è intervenuto anche Guido Margheri con un’interpellanza rivolta al sindaco e alla giunta in cui chiede espressamente le motivazioni di una decisione che appare contraddittoria e invita l’amministrazione a un ripensamento. Pare poco più che una sensazione, ma una rimodulazione dei permessi forse è possibile.
“Dobbiamo – dice il primo cittadino – rispettare le necessità di tutti, indipendentemente dall’orario. Se i cittadini desiderano riposare noi amministratori siamo chiamati a trovare un compromesso. All’Impronta, di fatto, permettiamo di suonare, anche se non tutte le volte che vorrebbero. Purtroppo a Bolzano la musica live incontra sempre questo genere di difficoltà e si fa sempre fatica a trovare una soluzione che accontenti davvero tutti”.
Intanto sulla questione è intervenuto anche Guido Margheri con un’interpellanza rivolta al sindaco e alla giunta in cui chiede espressamente le motivazioni di una decisione che appare contraddittoria e invita l’amministrazione a un ripensamento. Pare poco più che una sensazione, ma una rimodulazione dei permessi forse è possibile.
Durnwalder: "Quante falsità da Schuelmers"
Di seguito la conferenza stampa integrale del presidente della Provincia Luis Durnwalder tenuta oggi a mezzogiorno.
SCHUELMERS
Ho ribadito in giunta il problema Schuelmers. Ho letto sui giornali le imputazioni del procuratore e ripete sempre le stesse cose, anche se io ho già risposto a questi appunti. I viaggi per la consorte, le medicine o altro li ho pagati con i miei soldi: sono cifre che ho anticipato. A fine mese è sempre stato fatto il conguaglio. Continuo a leggere le stesse bugie sui giornali nazionali: dicono che avrei fatto cose non vere. Si ripete continuamente la stessa cosa. Il segreto d'istruttoria, infine, è stato violato: io non sono stato ascoltato n'è ho fatto deduzioni. Evidentemente lui vede il suo lavoro così. Quello che è emerso ieri sull'intervento del Quirinale e sulle eventuali reazioni del presidente nazionale è ancora falso. Io il 5 giugno
ho incontrato Napolitano, vero, ma non sapevo ancora dell'istruttoria, forse non lo sapeva nemmeno Schuelmers. Ho semplicemente portato dei promemoria come faccio di prassi abituale: ne ho presentato diversi sui problemi locali, l'Accordo di Milano, adeguamento dello Statuto, modifica dell'articolo 50, Convenzione di Madrid e delle Alpi. Tutto questo su carta intestata così come gli attivisti e l'ingresso con armi storiche. Tra questi anche, in forma privata senza carta intestata, ho presentato lui il problema delle difficoltà con la Corte dei Conti. Abbiamo parlato dall'aeroporto e delle ipoteche in quella vicenda: ho semplicemente spiegato lui che così facendo non avrei più trovato nessuno da mettere nel cda. A Napolitano ho poi spiegato la cessione di parte dell'energia da parte dei concessionari alla Provincia. Siamo stati assolti a formula piena spendendo oltre 100mila euro per gli avvocati. Nessuno sapeva di questa inchiesta, nessuno sapeva del
contratto con il Pd. Ora Schuelmers fa i suoi raggiri. Io non so cosa abbiano fatto al Quirinale o Nottola, che peraltro non ho mai visto in vita mia. Dopo il 5 settembre non ho mai più sentito e tantomeno visto Napolitano.
URBANISTICA
Siamo tornati sull'argomento: abbiamo da discutere ancora un paio di settimane. Abbiamo discusso le composizioni delle commissioni, le trasformazioni di cubatura e via di seguito. Posso dire che con questo ddl verrà ridotta la burocrazia e saranno apportati degli articoli che ci garantiscono l'approvazione del piano urbanistico.
DISOCCUPAZIONE
Il tasso è 4.1%, dai 15 anni in sù 4,6%. È grave, noi dobbiamo garantire l'occupazione e tornare sotto i 4%. Oggi approvata una specializzazione di apprendistato presso le aziende: 120 ore di studio e lavoro all'interno delle ditte. Il tutto con retribuzione a salire: corsi che inizieranno ad aprile. Dobbiamo poi fare programmi che incentivino il settore edile. Vorremmo anticipare le agevolazioni di ristrutturazione nel tempo ridotto di tre anni con plus di cubatura in alcuni casi. Inoltre chi acquista all'interno di Comuni potrebbe ricevere un contributo maggiore. I risanamenti creano posto di lavoro. All'interno delle caserme vorremmo risanare 450 appartamenti per creare posti di lavoro e poi accelerare gli allacciamenti di fibra ottica fino ai Pop all'interno dei Paesi e da lì tocca ai Comuni: per loro ci sarà a disposizione un fondo di rotazione. 8 milioni stanziati per la fibra ottica
ENERGIA UFFICI E SCUOLA
Ogni anno spendiamo 13 milioni di riscaldamento, ma in futuro vogliamo due fondi: uno sull'amministrativo e l'altro sulla scuola. Possibile una gara.
STRADE
20 milioni per le strade :7 per le provinciali, 9 per le statali e 2 per attrezzi.
MEDICAL SCHOOL
Per il riconoscimento dei titoli serve l'autorizzazione dei Governi: Vienna è d'accordo, Bolzano no.
COMUNI
I finanziamenti dei Comuni non sono calati: i sindaci non possono dire il contrario. Sono loro che devono elaborare i parametri di distribuzione: si parlino all'interno del Consorzio. Per il sindaco Spagnolli la colpa è sempre della Provincia. Noi su Imu e Tares, per esempio, paghiamo di più. Il patto di stabilità lo dobbiamo rispettare.
DOMANDE
Cosa sperava potesse fare Napolitano dando lui il promemoria?
Lui è il supremo rappresentante. Ovvio speravo parlasse su questo. Sicuramente non ho mai detto che avrebbe dovuto revocare od ostacolare queste iniziative.
Sperava invitasse la Corte alla cautela?
Sì, ma sulle due inchieste in questione e non su di me. Non ho mai chiesto, però, di intervenire. Ho letto solo ieri dell'incontro nella località termale trentino senza prendere appunti. Mi sembra strano come comportamento: oltretutto io non racconterei nei dettagli i dialoghi con i superiori. Anche in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario mi ha attaccato, ma io non ho mai detto che mi frego della Corte. Intendevo solo che non ho i milioni per pagarlo.
Ha mai chiesto di allontanare Schuelmers?
Io non posso chiederlo, non dipende da me. Ho comunque il diritto di riportare le difficoltà.
Conosce il nome del funzionario del Quirinale?
Mai parlato con il Quirinale: solo con Napolitano a Merano in settembre.
SCHUELMERS
Ho ribadito in giunta il problema Schuelmers. Ho letto sui giornali le imputazioni del procuratore e ripete sempre le stesse cose, anche se io ho già risposto a questi appunti. I viaggi per la consorte, le medicine o altro li ho pagati con i miei soldi: sono cifre che ho anticipato. A fine mese è sempre stato fatto il conguaglio. Continuo a leggere le stesse bugie sui giornali nazionali: dicono che avrei fatto cose non vere. Si ripete continuamente la stessa cosa. Il segreto d'istruttoria, infine, è stato violato: io non sono stato ascoltato n'è ho fatto deduzioni. Evidentemente lui vede il suo lavoro così. Quello che è emerso ieri sull'intervento del Quirinale e sulle eventuali reazioni del presidente nazionale è ancora falso. Io il 5 giugno
ho incontrato Napolitano, vero, ma non sapevo ancora dell'istruttoria, forse non lo sapeva nemmeno Schuelmers. Ho semplicemente portato dei promemoria come faccio di prassi abituale: ne ho presentato diversi sui problemi locali, l'Accordo di Milano, adeguamento dello Statuto, modifica dell'articolo 50, Convenzione di Madrid e delle Alpi. Tutto questo su carta intestata così come gli attivisti e l'ingresso con armi storiche. Tra questi anche, in forma privata senza carta intestata, ho presentato lui il problema delle difficoltà con la Corte dei Conti. Abbiamo parlato dall'aeroporto e delle ipoteche in quella vicenda: ho semplicemente spiegato lui che così facendo non avrei più trovato nessuno da mettere nel cda. A Napolitano ho poi spiegato la cessione di parte dell'energia da parte dei concessionari alla Provincia. Siamo stati assolti a formula piena spendendo oltre 100mila euro per gli avvocati. Nessuno sapeva di questa inchiesta, nessuno sapeva del
contratto con il Pd. Ora Schuelmers fa i suoi raggiri. Io non so cosa abbiano fatto al Quirinale o Nottola, che peraltro non ho mai visto in vita mia. Dopo il 5 settembre non ho mai più sentito e tantomeno visto Napolitano.
URBANISTICA
Siamo tornati sull'argomento: abbiamo da discutere ancora un paio di settimane. Abbiamo discusso le composizioni delle commissioni, le trasformazioni di cubatura e via di seguito. Posso dire che con questo ddl verrà ridotta la burocrazia e saranno apportati degli articoli che ci garantiscono l'approvazione del piano urbanistico.
DISOCCUPAZIONE
Il tasso è 4.1%, dai 15 anni in sù 4,6%. È grave, noi dobbiamo garantire l'occupazione e tornare sotto i 4%. Oggi approvata una specializzazione di apprendistato presso le aziende: 120 ore di studio e lavoro all'interno delle ditte. Il tutto con retribuzione a salire: corsi che inizieranno ad aprile. Dobbiamo poi fare programmi che incentivino il settore edile. Vorremmo anticipare le agevolazioni di ristrutturazione nel tempo ridotto di tre anni con plus di cubatura in alcuni casi. Inoltre chi acquista all'interno di Comuni potrebbe ricevere un contributo maggiore. I risanamenti creano posto di lavoro. All'interno delle caserme vorremmo risanare 450 appartamenti per creare posti di lavoro e poi accelerare gli allacciamenti di fibra ottica fino ai Pop all'interno dei Paesi e da lì tocca ai Comuni: per loro ci sarà a disposizione un fondo di rotazione. 8 milioni stanziati per la fibra ottica
ENERGIA UFFICI E SCUOLA
Ogni anno spendiamo 13 milioni di riscaldamento, ma in futuro vogliamo due fondi: uno sull'amministrativo e l'altro sulla scuola. Possibile una gara.
STRADE
20 milioni per le strade :7 per le provinciali, 9 per le statali e 2 per attrezzi.
MEDICAL SCHOOL
Per il riconoscimento dei titoli serve l'autorizzazione dei Governi: Vienna è d'accordo, Bolzano no.
COMUNI
I finanziamenti dei Comuni non sono calati: i sindaci non possono dire il contrario. Sono loro che devono elaborare i parametri di distribuzione: si parlino all'interno del Consorzio. Per il sindaco Spagnolli la colpa è sempre della Provincia. Noi su Imu e Tares, per esempio, paghiamo di più. Il patto di stabilità lo dobbiamo rispettare.
DOMANDE
Cosa sperava potesse fare Napolitano dando lui il promemoria?
Lui è il supremo rappresentante. Ovvio speravo parlasse su questo. Sicuramente non ho mai detto che avrebbe dovuto revocare od ostacolare queste iniziative.
Sperava invitasse la Corte alla cautela?
Sì, ma sulle due inchieste in questione e non su di me. Non ho mai chiesto, però, di intervenire. Ho letto solo ieri dell'incontro nella località termale trentino senza prendere appunti. Mi sembra strano come comportamento: oltretutto io non racconterei nei dettagli i dialoghi con i superiori. Anche in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario mi ha attaccato, ma io non ho mai detto che mi frego della Corte. Intendevo solo che non ho i milioni per pagarlo.
Ha mai chiesto di allontanare Schuelmers?
Io non posso chiederlo, non dipende da me. Ho comunque il diritto di riportare le difficoltà.
Conosce il nome del funzionario del Quirinale?
Mai parlato con il Quirinale: solo con Napolitano a Merano in settembre.
Una pillola per bere meno
Prevenire è meglio che curare: vale anche per la dipendenza alcolica. Fino ad ora, però, è stato praticamente impossibile concretizzare questa buona volontà. Adesso, però, dai registri della Commissione Europea e dell’Agenzia Europea del Farmaco spunta una pillola di nome Selincro che potrebbe aiutare, soprattutto tra ragazzi e giovanissimi che tanto amano la bottiglia anche in Alto Adige. Rispetto alle canoniche pastiglie conosciute nella prassi in vigore, il Selincro contiene la molecola di Nalmefeno: un potentissimo inibitore dei recettori celebrali dell’oppio. In soldoni significa che anziché provocare malessere acuto in caso di assunzione di bevande alcoliche agisce in precedenza abbattendo il desiderio di bere. Secondo alcuni calcoli, insomma, permetterebbe di abbattere le bevute del 40% nel primo mese e del 60% nei primi sei mesi senza particolari sofferenze andando ad agire proprio sui pulsanti del desiderio e riducendo la conseguente soddisfazione. Con un adeguato supporto psicologico, dunque, l’assunzione di Selincro in 60 grammi giornalieri per gli uomini e 40 per le donne una o due ore prima l’eventuale consumo di alcolici, può portare a una progressiva riduzione della dipendenza nel tempo fino alla sua sparizione. Con il vantaggio, però, di ovattare le forti controindicazioni psicologiche del desiderio feroce. In una terra dove talvolta il fenomeno sfugge di mano fermare i bicchieri prima ancora che arrivino al bancone può capovolgere le prospettive in modo decisivo.
domenica 3 marzo 2013
"Il presidente della Corte dei Conti mi chiese di stare più tranquillo"
Pesanti ingerenze da parte del Quirinale per fermare l’inchiesta legata al fondo di rappresentanza di Luis Durnwalder. L’accusa, non certo di quelle morbide, trapela dall’edizione odierna del Fatto Quotidiano e riprende svariate mail inviate dal procuratore regionale Robert Schuelmers a tutti i suoi contatti interni all’organo di controllo, ma anche alla magistratura contabile. Secondo la ricostruzione del giornale, infatti, il Colle si sarebbe scomodato direttamente per proteggere l’amico Landeshauptmann e rallentare, se non fermare, l’iter giudiziario intrapreso. Il tutto sarebbe avvenuto l’indomani uno dei vertici al Quirinale cui avrebbe partecipato lo stesso Durnwalder tenuto in data 5 giugno 2012.
E’ lo stesso Schuelmers, come detto, a farne riferimento in uno scritto che invia al procuratore generale del Trentino Alto Adige Salvatore Nottola e il presidente Associazione Magistrati Contabili Tommaso Miele. “Durnwalder – scrive Schuelmers – tra una chiacchiera e l’altra chiede un intervento del Capo dello Stato. Dopo neppure un paio di giorni Nottola mi chiede se ho un numero diverso da quello della Corte su cui chiamare e mi chiede di predisporre una relazione da inviare a un indirizzo di posta privato. Non vuole che rimanga nulla sul server. Qualche giorno dopo mi chiede di raggiungerlo in una località termale trentina dove mi racconta di un personaggio quirinalizio di cui non fa il nome e mi prega di non prendere appunti. Dice di avermi difeso da alcuni tentativi di screditarmi”
Alla Corte dei Conti regionale, dunque, sarebbe arrivata precisa raccomandazione di schiacciare forte sul pedale del freno: richiesta chiaramente girata sulla scrivania di Schuelmers, ma anche a voce direttamente dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino.
“Meno di un anno fa – scrive in un’altra mai, Schuelmers – il presidente Giampaolino mi ha chiesto di stare più tranquillo nei confronti dei vertici politico istituzionali della Provincia Autonoma di Bolzano altrimenti questi ti e ci distruggono”.
Sempre secondo quanto interpretato dalle mail lo stesso procuratore regionale avrebbe chiesto una forte reazione da parte dei superiori in difesa del lavoro svolto e dell’operato dell’organo sul territorio rimanendone, però, deluso. Da questa amarezza la decisione di informarne tutti i contatti interni in possesso nella sua casella mail con tanto di pubblicazione di tutto il carteggio intercorso.
La replica di Nottola, perlomeno nelle mail, è affidata a un “le affermazioni contenute per quel che riguarda la mia persona non rispondono neppure in minima parte alla verità dei fatti”.
Ora, dunque, si attende solo che qualcuno spieghi che non è andata così, come veramente sono stati i rapporti e che ci deve essere stato qualche errore perché la velocità delle inchieste altoatesine dovrebbe essere determinata dalla gravità delle irregolarità, Acceleratore e freno, pare ovvio, non possono stare su uno dei sette colli romani.
LE FRASI
“Mi chiedi se ho un numero di cellulare diverso da quello della Corte su cui chiamare. Mi chiedi di predisporre una relazione sulla situazione, ma di spedirtela non all’indirizzo della Corte ma al tuo indirizzo privato. Non vuoi che resti nulla sul server della Corte”.
Robert Schuelmers
“Meno di un anno fa il presidente Giampaolino mi ha chiesto di stare più tranquillo nei confronti dei vertici politico istituzionali della Provincia Autonoma di Bolzano altrimenti questi ti e ci distruggono”.
Robert Schuelmers
“Le affermazioni contenute per quel che riguarda la mia persona non rispondono neppure in minima parte alla verità dei fatti”.
Salvatore Nottola
E’ lo stesso Schuelmers, come detto, a farne riferimento in uno scritto che invia al procuratore generale del Trentino Alto Adige Salvatore Nottola e il presidente Associazione Magistrati Contabili Tommaso Miele. “Durnwalder – scrive Schuelmers – tra una chiacchiera e l’altra chiede un intervento del Capo dello Stato. Dopo neppure un paio di giorni Nottola mi chiede se ho un numero diverso da quello della Corte su cui chiamare e mi chiede di predisporre una relazione da inviare a un indirizzo di posta privato. Non vuole che rimanga nulla sul server. Qualche giorno dopo mi chiede di raggiungerlo in una località termale trentina dove mi racconta di un personaggio quirinalizio di cui non fa il nome e mi prega di non prendere appunti. Dice di avermi difeso da alcuni tentativi di screditarmi”
Alla Corte dei Conti regionale, dunque, sarebbe arrivata precisa raccomandazione di schiacciare forte sul pedale del freno: richiesta chiaramente girata sulla scrivania di Schuelmers, ma anche a voce direttamente dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino.
“Meno di un anno fa – scrive in un’altra mai, Schuelmers – il presidente Giampaolino mi ha chiesto di stare più tranquillo nei confronti dei vertici politico istituzionali della Provincia Autonoma di Bolzano altrimenti questi ti e ci distruggono”.
Sempre secondo quanto interpretato dalle mail lo stesso procuratore regionale avrebbe chiesto una forte reazione da parte dei superiori in difesa del lavoro svolto e dell’operato dell’organo sul territorio rimanendone, però, deluso. Da questa amarezza la decisione di informarne tutti i contatti interni in possesso nella sua casella mail con tanto di pubblicazione di tutto il carteggio intercorso.
La replica di Nottola, perlomeno nelle mail, è affidata a un “le affermazioni contenute per quel che riguarda la mia persona non rispondono neppure in minima parte alla verità dei fatti”.
Ora, dunque, si attende solo che qualcuno spieghi che non è andata così, come veramente sono stati i rapporti e che ci deve essere stato qualche errore perché la velocità delle inchieste altoatesine dovrebbe essere determinata dalla gravità delle irregolarità, Acceleratore e freno, pare ovvio, non possono stare su uno dei sette colli romani.
LE FRASI
“Mi chiedi se ho un numero di cellulare diverso da quello della Corte su cui chiamare. Mi chiedi di predisporre una relazione sulla situazione, ma di spedirtela non all’indirizzo della Corte ma al tuo indirizzo privato. Non vuoi che resti nulla sul server della Corte”.
Robert Schuelmers
“Meno di un anno fa il presidente Giampaolino mi ha chiesto di stare più tranquillo nei confronti dei vertici politico istituzionali della Provincia Autonoma di Bolzano altrimenti questi ti e ci distruggono”.
Robert Schuelmers
“Le affermazioni contenute per quel che riguarda la mia persona non rispondono neppure in minima parte alla verità dei fatti”.
Salvatore Nottola
Muser: "Ratzinger non è sceso dalla croce"
E’ stata una scossa emotiva che ha raggiunto anche la Diocesi di Bolzano quella che dal Vaticano ha colpito l’intera comunità cattolica nel giorno dell’addio di Jospeh Ratzinger al suo ruolo di Papa. Insomma, Benedetto XVI di fatto ha smesso di esistere con quel saluto che lo ha riportato nella semplice dimensione di soldato della chiesa nascosto da una cortina che si suppone la Chiesa vorrà piuttosto spessa in ossequio al nuovo pontefice. Un’emozione, come detto, che ha colpito anche il vescovo Ivo Muser che volentieri si sofferma a spiegare il suo stato d’animo in un momento di transazione per la Chiesa.
"Joseph Ratzinger - le sue parole - non è mai sceso dalla croce e con grande coraggio ha deciso di portare avanti il cuo compito in altre forme. Ora per la Chiesa abbiamo bisogno di un Pontefice di grande fede che permetta di superare una delicata fase di cambiamento".
Ora, dunque, lo sguardo si sposta sul Conclave con l’extra omnes ormai atteso a giorni. Può essere curioso, però, dare un’occhiata ai numeri perché dei 117 cardinali saranno 115 a presentarsi dentro la Cappella Sistina con il discusso Keith O’Brien e il malato Darmaatmadija assenti. Significa che per essere eletti al soglio serviranno 77 preferenze: una quota che impedisce qualsiasi scelta di blocco e imporrà ai porporati di trovare un’intesa trasversale. Non basterebbe, per esempio, il voto compatto degli europei che, tutti insieme, sono sì il continente più rappresentato ma si fermano a 60. Gli italiani sono 28, mentre i latini, considerati simbolo della Chiesa emergente, 19. Si dice che Ratzinger potrà esercitare una pressione indiretta semplicemente perché molti dei Cardinali sono stati nominati direttamente da lui, ma anche qui il numero arriva a 67: -10 dal quorum dei due terzi. Infine alcune curiosità: per la prima volta in Conclave entrerà un cinese e sarà John Tong Hon, mentre il più giovane Cardinale è l’indiano 54enne Baselios Thottunkal e il più anziano Walter Kasper che compirà 80 anni il 5 marzo. Oltre quell’età decade il diritto di voto. Gli ingredienti per il giallo, insomma, ci sono tutti e dietro la porta della Sistina andranno trovati accordi che, c’è da starne certi, tenteranno di essere imbastiti prima ancora di varcarne la soglia.
"Joseph Ratzinger - le sue parole - non è mai sceso dalla croce e con grande coraggio ha deciso di portare avanti il cuo compito in altre forme. Ora per la Chiesa abbiamo bisogno di un Pontefice di grande fede che permetta di superare una delicata fase di cambiamento".
Ora, dunque, lo sguardo si sposta sul Conclave con l’extra omnes ormai atteso a giorni. Può essere curioso, però, dare un’occhiata ai numeri perché dei 117 cardinali saranno 115 a presentarsi dentro la Cappella Sistina con il discusso Keith O’Brien e il malato Darmaatmadija assenti. Significa che per essere eletti al soglio serviranno 77 preferenze: una quota che impedisce qualsiasi scelta di blocco e imporrà ai porporati di trovare un’intesa trasversale. Non basterebbe, per esempio, il voto compatto degli europei che, tutti insieme, sono sì il continente più rappresentato ma si fermano a 60. Gli italiani sono 28, mentre i latini, considerati simbolo della Chiesa emergente, 19. Si dice che Ratzinger potrà esercitare una pressione indiretta semplicemente perché molti dei Cardinali sono stati nominati direttamente da lui, ma anche qui il numero arriva a 67: -10 dal quorum dei due terzi. Infine alcune curiosità: per la prima volta in Conclave entrerà un cinese e sarà John Tong Hon, mentre il più giovane Cardinale è l’indiano 54enne Baselios Thottunkal e il più anziano Walter Kasper che compirà 80 anni il 5 marzo. Oltre quell’età decade il diritto di voto. Gli ingredienti per il giallo, insomma, ci sono tutti e dietro la porta della Sistina andranno trovati accordi che, c’è da starne certi, tenteranno di essere imbastiti prima ancora di varcarne la soglia.
Musica live a mezzogiorno? Solo a settimane alterne
È sempre in salita la strada della musica dal vivo a Bolzano e il nuovo acapitolo di un rapporto difficile con l'amministrazione si scrive nella piccola via Locatelli dentro "L'Impronta Jazz Club". Un localino che ha fatto dei matinèe musicali al sabato un marchio di riconoscimento e apprezzamento ma che dopo alcune lamentele dei vicini si trova a dover affrontare il curioso caso dei permessi a settimane alterne.
"A causa di alcune lamentele - le parole del socio titolare Christian Meloni - abbiamo ricevuto un permesso dall'ufficio attività economiche a settimane alterne. Assurdo perchè non mi spiego perchè un sabato posso e l'altro no: o sono autorizzato oppure non lo sono. Non solo, mi hanno vietato di mettere le botti all'esterno per decoro e in città, sopratutto in Centro, ci sono altri locali che possono tranquillamente metterle. Strano modo di rilanciare Corso LIbertà. Un vicino mi aveva minacciato in passato di mettermi il bastone tra le ruote per i concertini: ne deduco che abbia buone conoscenze in piazza Municipio. L?unica mia arma è una petizione che ha già raggiunto 700 firme e che ho organizzato all'interno del locale. Andrò con queste adesioni in Comune e Provincia".
Insomma un piccolo elenco di firme, personaggi noti e musicisti di livello compresi, per dire che qualche nota a cavallo del Mezzogiorno si può anche sopportare.
Nella questione permessi di una settimana sì e l'altra no pare mancare un elemento fondamentale: il criterio.
"A causa di alcune lamentele - le parole del socio titolare Christian Meloni - abbiamo ricevuto un permesso dall'ufficio attività economiche a settimane alterne. Assurdo perchè non mi spiego perchè un sabato posso e l'altro no: o sono autorizzato oppure non lo sono. Non solo, mi hanno vietato di mettere le botti all'esterno per decoro e in città, sopratutto in Centro, ci sono altri locali che possono tranquillamente metterle. Strano modo di rilanciare Corso LIbertà. Un vicino mi aveva minacciato in passato di mettermi il bastone tra le ruote per i concertini: ne deduco che abbia buone conoscenze in piazza Municipio. L?unica mia arma è una petizione che ha già raggiunto 700 firme e che ho organizzato all'interno del locale. Andrò con queste adesioni in Comune e Provincia".
Insomma un piccolo elenco di firme, personaggi noti e musicisti di livello compresi, per dire che qualche nota a cavallo del Mezzogiorno si può anche sopportare.
Nella questione permessi di una settimana sì e l'altra no pare mancare un elemento fondamentale: il criterio.
Caruso: "Trasformare metà parcheggi di Casanova in stalli blu"
Il rione è ordinato, gli edifici di buona fattura architettonica, le strade ordinate e i cortili frequentati. A Casanova, però, si son dimenticati del problema parcheggi in superficie e ciclicamente il bubbone si ripresenta. Multe dei vigili, impossibilità di trovare un buco per eventuali ospiti e garage lasciati vuoti per comodità sono conseguenze endemiche di una criticità che potrebbe trovare parziale soluzione in una proposta della Circoscrizione.
"Si potrebbe - le sue parole - destinarne la metà agli stalli blu a pagamento per chi viene a trovare i residenti, 25% alla sosta di due ore con disco orario e 25% a normali posti bianchi. I residenti? Hanno praticamente tutti il garage interrato, se non due, quindi possono anche utilizzarlo senza la comodità di lasciare l'auto sulla strada. In questo modo riusciremmo anche a mettere un controllo a quei camper che non vengono mai spostati".
Per cominciare, comunque, si potrebbe affrontare il nodo camper: in qualsiasi altra zona della città la loro sosta permanente non sarebbe tollerata. Casanova è stufa di essere eccezione.
"Si potrebbe - le sue parole - destinarne la metà agli stalli blu a pagamento per chi viene a trovare i residenti, 25% alla sosta di due ore con disco orario e 25% a normali posti bianchi. I residenti? Hanno praticamente tutti il garage interrato, se non due, quindi possono anche utilizzarlo senza la comodità di lasciare l'auto sulla strada. In questo modo riusciremmo anche a mettere un controllo a quei camper che non vengono mai spostati".
Per cominciare, comunque, si potrebbe affrontare il nodo camper: in qualsiasi altra zona della città la loro sosta permanente non sarebbe tollerata. Casanova è stufa di essere eccezione.
sabato 2 marzo 2013
Con metro e nastro per rubare in chiesa
Una striscia di metro da muratore di latta pieghevole modificato all’estremità con l’apposizione di due strisce di nastro biadesivo e una torcia portatile: è tutto quello che serviva a un cittadino serbo di trentuno anni per sottrarre le offerte lasciate dai fedeli nella chiesa parrocchiale di Brennero. Ad individuarlo sono stati due poliziotti della stazione di paese che lo hanno visto entrare all’interno della chiesa salvo uscirne piuttosto trafelato non appena sono comparsi due fedeli. L’uomo, vestito in maniera dimessa, al momento del controllo anagrafico da parte degli agenti non è riuscito a trattenere un certo nervosismo e alla domanda sulla sua presenza nella parrocchia di via San Valentino è stato particolarmente evasivo e assai poco convincente. Ecco, dunque, che la successiva perquisizione portava alla luce tutto l’inequivocabile armamentario arricchito da un ulteriore pezzo di nastro biadesivo di riserva. Non solo, l’uomo, HM le sue iniziali, era già stato denunciato per precedenti reati contro il patrimonio e in suo possesso sono stati trovato dieci euro, tutti in monete da 10, 20 e 50 centesimi. Se il colpo nella chiesa di Brennero è sfumato per la presenza di fedeli, dunque, è probabile che in precedenza l’uomo avesse già colpito le cassette delle offerte. In ogni Caso il serbo è stato segnalato all’autorità per il reato di tentato furto e possesso di arnesi atti allo scasso.
Impatto frontale con il trattore, muore centauro a Missiano
Uno schianto terribile contro un trattore è costato la vita a un motociclista che oggi, poco dopo Mezzogiorno, ha impattato violentemente contro un mezzo agricolo in Oltradige all’altezza dell’incrocio per Missiano vicino ad Appiano. Il trattore che viaggiava in direzione Pillhof, infatti, ha girato verso sinistra per imboccare una stradina di campagna sulla sinistra senza accorgersi della motocicletta diretta verso nord nell’altra carreggiata che ha così urtato frontalmente il mezzo. Il centauro è apparso subito in condizioni gravissime ai soccorritori della croce bianca e rossa di Bolzano intervenuti assieme ai vigili del fuoco volontari di Missiano, Frangarto e Valdaora. Subito trasportato d’urgenza all’ospedale di San Maurizio di Bolzano è poi spirato nelle prime ore del pomeriggio. Piccole ferite anche per il conduttore del trattore che ha dovuto recarsi al nosocomio del capoluogo per farsi medicare dopo che la motocicletta ha parzialmente urtato la cabina di guida del mezzo agricolo. Tutti i rilievi di legge, responsabilità e esatta dinamica dell’urto sono stati affidati ai Carabinieri.
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