“Mi chiedo se anche a Saviano non piaccia pippare cocaina”. Facebook continua ad essere una palestra di strali per il coordinatore provinciale del Pdl Alessandro Bertoldi che questa volta se la prende con Roberto Saviano e le sue parole pronunciate al Festival dell’Economia di Trento. “Anche in questo giorno – scrive il giovane delfino di Michaela Biancofiore – Saviano non ci ha risparmiato i suoi sermoni patetici mancando di rispetto alle nostre Forze dell’Ordine. Mi piacerebbe rinunciasse alla scorta di sua volontà, altrimenti saremo noi a chiedere al Ministero che gliela revochi vista la sua ingratitudine. In questo modo avremmo una decina di persone in più per garantire la sicurezza dei cittadini e portare avanti la lotta alle droghe e alle mafie”. Nei commenti, inoltre, una curiosa rivelazione: “Anche io – continua Bertoldi – ho ricevuto minacce di morte ma non ho mai segnalato niente a nessuno. Per di più faccio politica gratis e non scrivo libri per guadagnare milioni di euro e speculare su questo”. Il consueto polverone da web, conseguente e forse un poco cercato, comincia già a levare le prime nubi.
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lunedì 3 giugno 2013
Frana sul treno, linea Brennero bloccata
Sono ore difficilissime per tutto il territorio tirolese in Austria, colpito da copiose alluvioni, e gravi conseguenze si stanno registrando anche sui trasporti. Una frana, infatti, ha centrato un treno merci mentre transitava sulla linea Steinach-Brennero portando un vagone fuori dai binari. Chiusa la linea a nord. Il convoglio nonostante la frenata d’emergenza non è riuscito ad evitare l’impatto con i detriti e la massa di fango piombata sulla linea. Frenetici i lavori per cercare di ripristinare la linea in condizioni meteo d’emergenza. I disagi, intanto, vengono tamponati con autobus sostitutivi in partenza da Brennero, ma già da Innsbruck la situazione torna a farsi molto critica. Il governo austriaco, dal canto suo, ha lanciato l’allarme inondazione.
domenica 2 giugno 2013
Festa della Repubblica, festa della passione
È la festa dell'Italia e di chi la difende, ma anche di chi non sempre ha i riflettori puntati addosso ma agli italiani regala una grossa mano. Oggi in piazza Tribunale la consueta rassegna delle forze armate e di soccorso per la ricorrenza del 2 giugno con la formula, meno pomposa ma più popolare e azzeccata ai tempi, dello stand informativo. Esercito, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Pronto Soccorso, certo, sono fondamentali e attraggono le giuste curiosità della gente, ma per un giorno siamo andati a caccia di chi comprare meno in televisione o sui giornali ma si spende con uguale intensità e passione.
È la festa dell'Italia, dunque, di chi sta in prima linea ma anche di chi si rimbocca le maniche seguendo costantemente la propria passione che sia acqua, montagna o radiocomunicazione pur senza la pretesa della vetrina. L'Italia che lavora col gusto di fare bene e che, in fondo, è il passo e l'augurio migliore per il nostri Paese.
Nel telegiornale interviste ai responsabili del Goer, soccorso acquatico e soccorso alpino.
È la festa dell'Italia, dunque, di chi sta in prima linea ma anche di chi si rimbocca le maniche seguendo costantemente la propria passione che sia acqua, montagna o radiocomunicazione pur senza la pretesa della vetrina. L'Italia che lavora col gusto di fare bene e che, in fondo, è il passo e l'augurio migliore per il nostri Paese.
Nel telegiornale interviste ai responsabili del Goer, soccorso acquatico e soccorso alpino.
Il Monumento simbolo dell'Italia ladra e mafiosa
La polemica sul Monumento alla Vittoria sembrava bastione ormai superato, ma a rispolverarlo spunta il quotidiano on line “L’Indipendenza” che sceglie la giornata della Festa della Repubblica italiana per un attacco senza mezze misure all’edificio bolzanino. Durissime le parole riportate dal sito dell’associazione milanese “Indipendenza” che persegue il diritto all’autodeterminazione dei popoli. “A Bolzano – si legge – sopravvive uno dei bombardini monumenti alla tracotanza patriottica italiana declinata nella veste fascista”. Qualche riga dopo l’attacco si fa ancora più netto: “La prova suprema dell’ipocrisia dello Stato italiano ladro e mafioso” indicando nell’Alto Adige quella terra che, a differenza di tutto il resto del territorio italiano, “non ha mai levato nulla del periodo fascista curando amorevolmente tutta la paccottiglia di regime come simbolo dell’italianità”. Sfugge all’autore, per esempio, la vicenda delle aquile di viale Druso o le riflessioni portate avanti in città sul rapporto tra opera d’arte e committenza. L’articolo è poi chiuso con uno stralcio del libro “il monumento di regime” scritto da Hartmuth Staffler e Nerio De Carlo che attacca duramente l’edificio con scritti freschissimi di tre anni fa. Strano destino quello di un’associazione che vorrebbe guardare avanti voltandosi indietro.
Al Mercato Generale l'arte è femminile

Angela Carboni, Gudrun Rathjens, Monica Lazzari, Filomena Testa, Anna Plaschke, Francesca Zanghi, Dajt Mulaj, Ila Gianella, Silvana Fagnani, Edda Zanin, Cristina Albertin, Berti Papparella le autrici adulte, mentre le bambine della scuola primaria Manzoni che con entusiasmo si sono lasciate coinvolgere da Fernanda Sette sono Laura Mich, Beatrice De Filippo, Ilaria Vicentini, Giada Rossato, Ilaria Piazzola, Alissa Salaris, Sofia Faraon, Aurora Imperiale, Rebecca Bianchi e Nicole Bellavere. Anche dalla loro piccola matita parte un passo della cultura rosa per ricordare anche agli uomini che, come testimonia la nostra bella lingua, l’arte è prima di tutto femminile.
Notte difficile in via Roma: incendio e incidente
Nottata difficile quella appena trascorsa in via Roma. Prima, alle 20.22, un incidente sul ponte che ha coinvolto un camper e una moto. Un impatto abbastanza violento che ha causato ferite di media entità al centauro coinvolto e trasportato all’ospedale di Bolzano dopo l’intervento di croce rossa, croce bianca, ambulanza di soccorso e medicalizzata oltre ai rilievi di legge della polizia municipale. Alle 3.54, però, un altro allarme è arrivato da via Roma, stavolta all’altezza del sottopasso della ferrovia, dove in un condominio hanno preso fuoco alcuni oggetti lasciati su un balcone. Ben presto le fiamme hanno attaccato buona parte dell’appartamento e di quello vicino chiamando all’azione sedici pompieri della stazione di Bolzano aiutati dai Volontari. Immediata l’evacuazione dell’edificio con trenta persone che sono state fatte scendere in strada per sicurezza. Alle prime luci dell’alba, però, le fiamme sono state domate e gran parte degli inquilini hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Solo due appartamenti sono rimasti inutilizzabili per i danni dell’incendio. Nessuno, fortunatamente, ha riportato conseguenze sulla salute.
sabato 1 giugno 2013
Denunciati due polacchi: furto al supermercato
Due cittadini polacchi, in Italia senza fissa dimore, sono stati denunciati ier pomeriggio dai Carabinieri del Nor di Bressanone. I due si erano introdotti in un supermercato impadronendosi di varia merce senza pagarla. La descrizione fornita dai testimoni ha permesso ai militi di rintracciarli in Centro denunciandoli per furto aggravato. La refurtiva è stata restituita al punto vendita. Particolare, invece, la storia di un 27enne marocchino residente a Bolzano che ieri è stato accompagnato coattivamente a Genova dagli uomini dell’Arma per presenziare a un processo che lo vedeva coinvolto. Mentre si trovava nella città ligure, però, è stato colpito da un provvedimento restrittivo dell’autorità bolzanino per una rapina di un orologio nello scorso settembre. Anziché tornare in Alto Adige, dunque, l’uomo è stato immediatamente trasferito nel carcere di Marassi.
I Carabinieri di Sesto Pusteria, infine, hanno denunciato due operai che stavano lavorando in un cantiere all’altezza di 4 metro senza le adeguate protezioni anticaduta.
I Carabinieri di Sesto Pusteria, infine, hanno denunciato due operai che stavano lavorando in un cantiere all’altezza di 4 metro senza le adeguate protezioni anticaduta.
Moto centra auto a Sinigo, grave un 45enne
Brutto incidente verso mezzogiorno a Sinigo quando una Volvo, lungo la via Nazionale, si è immessa sulla carreggiata senza rispettare lo stop parandosi come ostacolo improvviso per un motociclista. Impossibile per il centauro non centrare la fiancata sinistra della vettura finendo a terra. Immediato il soccorso del medico d’urgenza del Tappeiner e della Croce Bianca. L’uomo, un 45enne del posto, ha subito lesioni alla cassa toracica e alla colonna vertebrale ed è stato quindi trasportato al San Maurizio di Bolzano. I pompieri di Maia Bassa si sono occupati della messa in sicurezza della strada con procedure anti incendio e rimozione dei rottami, mentre ai vigili urbani sono stati affidati i rilievi di legge.
Doppio fronte Pdl: Pascoli e Laives
"La peggior giunta mai avuta a Laives". Non ha mezze misure il cartello che i militanti del Pdl hanno portato oggi in piazza Municipio poche ore dopo la convulsa seduta del consiglio immediatamente sospesa per la mancanza della maggioranza. Palloncini, striscioni, pettorine con tanto di scritta "Biancofiore staff" per l’immediata richiesta di dimissioni da parte del sindaco Lilliana Di Fede e annessa giunta.
Giornata di grande attivismo, quella di oggi, per il Pdl che qualche ora prima ha manifestato anche davanti alla scuola Pascoli per unirsi al coro di chi chiede un ripensamento sul massiccio investimento del polo bibliotecario. Collegate, chiaramente, anche le questioni sul mantenimento della facciata.
Le proteste in via Longon, insomma, si susseguono quotidianamente e ogni giorni su queste scalinate si scopre un nuovo picchetto con piglio anche bipartisan. Non uno stop definitivo, ma una pausa di riflessione per rimettere a posto le cose, a questo punto, sembra quasi doverosa.
Nel telegiornale di oggi le interviste ai consiglieri comunali di Laives Bruno Borin e Michele Peruzzo e ad Alex Janes.
Giornata di grande attivismo, quella di oggi, per il Pdl che qualche ora prima ha manifestato anche davanti alla scuola Pascoli per unirsi al coro di chi chiede un ripensamento sul massiccio investimento del polo bibliotecario. Collegate, chiaramente, anche le questioni sul mantenimento della facciata.
Le proteste in via Longon, insomma, si susseguono quotidianamente e ogni giorni su queste scalinate si scopre un nuovo picchetto con piglio anche bipartisan. Non uno stop definitivo, ma una pausa di riflessione per rimettere a posto le cose, a questo punto, sembra quasi doverosa.
Nel telegiornale di oggi le interviste ai consiglieri comunali di Laives Bruno Borin e Michele Peruzzo e ad Alex Janes.
A Laives esplode la polemica politica
Logiche di condominio o scarsa attenzione istituzionale. Il match in atto all’interno del consiglio comunale di Laives ha vissuto oggi un nuovo, intenso, round. Convocato per questa mattina, infatti, il consiglio è andato a vuoto per mancanza del numero legale dato che, stavolta, a lasciare vuota l’aula è stata la maggioranza. Così facendo si fa decadere la seduta arrivando alla seconda convocazione, fissata per lunedì, dove di sostanzialmente diverso c’è la soglia di maggioranza che da 16 passa a 14. Superfluo ribadire come per la chiacchieratissima surroga di Christof Inama sia impossibile superare quota 16 e possibile quota 14. Esattamente come accade nei condomini. Ad intricare maggiormente la questione il fatto che tutto questo meccanismo sia contenuto all’interno del regolamento comunale di Laives, ma non nello statuto, il che ha mandato su tutte le furie l’opposizione che con il Pdl ha fatto un sit-in davanti al Municipio, con il Movimento Cinque Stelle ha riportato delusione sul web e con Christian Bianchi ha dato voce a un possibile scenario di ricorso al Tar.
Il sindaco Liliana Di Fede, dal canto suo, ha fatto sapere con una nota che la scelta di non presentarsi è stata dettata dall’opposizione. “Presentandoci avremmo rischiato – scrive il primo cittadino – che l’opposizione perpetuasse i suoi giochini impedendo una seconda convocazione con la presenza all’appello e l’uscita dall’aula paralizzando, di fatto, l’intera amministrazione. Ci spiace aver dovuto comportarci così, ma siamo stati costretti”. Lunedì si torna sul ring per la prossima ripresa. L’ultima?
Il sindaco Liliana Di Fede, dal canto suo, ha fatto sapere con una nota che la scelta di non presentarsi è stata dettata dall’opposizione. “Presentandoci avremmo rischiato – scrive il primo cittadino – che l’opposizione perpetuasse i suoi giochini impedendo una seconda convocazione con la presenza all’appello e l’uscita dall’aula paralizzando, di fatto, l’intera amministrazione. Ci spiace aver dovuto comportarci così, ma siamo stati costretti”. Lunedì si torna sul ring per la prossima ripresa. L’ultima?
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