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martedì 31 dicembre 2013

A Maranza slitta nel fiume, a Brunico Punto ribaltata

Brutta avventura questa mattina intorno a Mezzogiorno per quattro ragazzi italiani che stavano scendendo in slitta sulla pista di Maranza a Rio Pusteria. Per motivi ancora da chiarire, infatti, il mezzo è uscito di pista finendo nel letto del fiume Rienza. Il rapido intervento dei Carabinieri che hanno riportato a riva i ragazzi ha permesso di scongiurare in primo luogo il pericolo di assideramento. Di seguito l'arrivo della Croce Bianca di Rio Pusteria e dell'elisoccorso Pelikan 2 ha permesso di trasportare d'urgenza una 14enne all'ospedale di Bressanone per diverse fratture conseguenza dell'urto. Gli altri ragazzi sono stati medicati sul posto e riscaldati presentando, fortunatamente, solo ferite lievi.
Pare invece dovuto al mancato rispetto di una precedenza l'incidente che si è verificato alla rotonda tra la zona industriale di Brunico e Teodone. Una vecchia Golf guidata da un extracomunitario, infatti, ha centrato una Punto condotta da una donna del posto ribaltandola. I vigili del fuoco pusteresi l'hanno rimessa in assetto mentre la signora, uscita autonomamente dall'abitacolo è stata trasportata all'ospedale di Brunico con ferite non preoccupanti. 
Alan Conti

BoClassic, vincono Merga e la gente

Il bello della BoClassic è sicuramente quello di essere una fisarmonica, modulabile e adattabile a tutte le età e tutte le passioni. Dalla corsa per amatori arrivando alla professionisti maschile c'è dentro di tutto: asfalto per ogni gamba che abbia voglia di correre e non solo. Riavvolgendo il nastro e ripercorrendo questa corsa di San Silvestro dalla fine non si può non partire dalla sublimazione dell'agonismo ovvero quegli ultimi 200 metri che hanno visto trionfare, ancora una volta, l'etiope Imane Merga, Il tempo segna 28.43.8, ma è il trionfo dell'esperienza di un'atleta, già primo l'anno passato, che ha lasciato condurre per tutta la corsa l'esuberanza da puledro del giovane 22enne marocchino Aziz Lahbabi per poi muovere lo scacco matto solo alla fine giocandosi la vittoria in uno sprint mozzafiato con il keniano Wilson Kiprop secondo. A Lahbabi resta un bronzo prestigioso e una lezione tattica probabilmente più preziosa di una vittoria. Primo italiano è Manuel Cimotto, dodicesimo.
Grande livello, però, anche nella gara dedicata alle donne con tutta l'agilità della portacolori del Bahrain Maryam Jamal davanti a tutte. Seconda piazza per la regolare Gladys Cherono, terza l'etiope Afera Godfay, mentre per le italiane il primo sorriso è quello di Margherita Magnani quinta.
La Boclassic, però, è anche una festa di popolo sublimata nella grande partecipazione sulle tribune in questa edizione che si abbracciava al prolungamento del Mercatino, mescolando l'entusiasmo dei bolzanini con quello dei turisti. Il cocktail funziona, non c'è dubbio. C'è poi il popolo di quelli che corrono per passione e tra loro a vincere sono stati Alex Stuffer tra gli uomini e Lisa Schanung tra le donne, ma le mani si sono spellate per l'impegno dei bambini e dei disabili. Densa di significati è in particolar modo questa seconda iniziativa che ha visto sul palco dei premiati due maschi e una femmina, figlia del neo assessore provinciale Arnold Schuler. Al tramonto di un anno che è l'alba di una nuova legislatura la manifestazione atletica più importante della città manda un simbolico bacio al nuovo corso amministrativo. C'è chi li chiama segnali incoraggianti.

Alan Conti

Un anno di belle notizie

Sarebbe bello un telegiornale solo di buone notizie. Un auspicio che ogni tanto fa capolino e che nell'ultimo giorno dell'anno può essere declinato scostandosi dai tanti resumè del 2013 che stanno inondando l'etere e l'inchiostro dei giornali. Ecco, dunque, un anno di buone notizie altoatesine per salutare 12 mesi con il sorriso. Partiamo con lo sbocciare, a gennaio, del talento dello slittinista Dominik Fischnaller che a 19 anni centra il primo podio in Coppa del Mondo. A febbraio si entra in clima elettorale e nella serietà del voto politico imminente ecco che per il Senato spunta la candidatura di Oscar Ferrari per il Partito per tutti: satira politica applicata. A marzo il Comune di Rio Pusteria riceve il premio per la sua composizione femminile al 60% mentre anche a Bolzano suonano le campane a festa per l'elezione di papa Francesco al soglio pontificio. Ad Aprile il meranese Giovanni Nane Scaldaferro festeggia i suoi cent'anni buttandosi con il parapendio. Maggio è il mese in cui la guida della Fondazione Dolomiti-Unesco passa da Belluno a Bolzano, ma anche della pose sexy di Tania Cagnotto su Playboy e del secondo scudetto consecutivo di pallamano per il Bolzano. A giugno i carabinieri rifilano un duro colpo alla droga con otto spacciatori di cocaina arrestati. In piena estate, a luglio, torna protagonista Tania Cagnotto che ai Mondiali di Barcellona si porta a casa due argenti con la forza della serenità e la Diocesi istituisce un ambito pastorale per la prevenzione degli abusi sessuali nella chiesa cattolica. Dopo Ferragosto Luis Durnwalder spiega che il più bel momento del suo governo è stata la rimozione della sbarra al confine tra Austria e Italia, mentre a settembre comincia l'avventura del Bolzano in Ebel con risultati esaltanti tanto da stare a lungo in testa alla classifica. A ottobre Armin Zoeggeler viene designato come portabandiera all'olimpiade di Sochi 2014. A novembre riparte come sempre il Mercatino di Natale, questa volta prolungato fino all'Epifania e a dicembre ancora chiusura con lo sport e Dominik Paris che vince la prima discesa di coppa del mondo.
Spazio, dunque, ai brindisi: non solo per il 2014 che arriva, ma anche per il 2013 che saluta. Con un sorriso. 
Alan Conti 

lunedì 30 dicembre 2013

Svp e Pd, accordo e musi lunghi

Una faccia che ride, poi piange e infine si arrabbia. La presentazione dell'accordo di giunta tra Svp e Pd sembra un romanzo pirandelliano che, nel breve volgersi di un'ora, mostra un caleidoscopio di volti e umori. Si parte con la tavolata composta da Dieter Steger, Richard Theiner, Arno Kompatscher, Antonio Frena e Carlo Costa pronta a stappare penne e spumante per un quadro programmatico quinquennale che toccherà tutta l'amministrazione altoatesina, a cominciare dalla revisione dello Statuto e il lavoro. La prima sarà gestita da un'apposita commissione che si dovrà avviare il prima possibile, ma che si è mangiata anche il tema del secondo assessore perché nell'accordo non c'è una riga che sia una che trasmette rassicurazioni su questo tema. Si farà, forse già nelle prima parte della legislatura. Scripta manent dicevano le nonne, ma si sa: questo è il momento della politica dei giovani. È qui che i sorrisi si incrinano e l'arrivo del capogruppo Pd Roberto Bizzo, incaricato di trasmettere l'accordo in cancelleria, aumenta la burrasca sotterranea. Puffo brontolone nel giorno di luna storta parrebbe più allegro e l'impossibilità di essere soddisfatto strappata in un commento rilasciato al tavolo controvoglia è quantomai lampante di un certo disagio. Non solo: quando scopre che la competenza sul lavoro al Pd si è trasformata in cooperazione scuote la testa ironicamente in modo piuttosto evidente. Nessun commento al termine con i giornalisti e il clima pare alquanto stridere con il Pd felicissimo pitturato dal segretario Frena appena qualche minuto prima. Un solo assessore italiano, dunque, è giunta confermata nella sua composizione. A Kompatscher industria, economia, innovazione, turismo e artigianato, a Theiner energia e ambiente, Mussner trova la mobilità, Achammer scarta il delicatissimo dono della scuola tedesca, la cultura tedesca e l'integrazione, a Schuler vanno i rapporti con il Comune e il paesaggio, a Waltraud Deeg famiglia e personale e a Martha Stocker il pacchetto sanità, lavoro e sociale. Di italiano, come detto, Christian Tommasini con, inevitabilmente, la scuola e la cultura italiana, l'edilizia sociale, i lavori pubblici e la cooperazione. Solo una settimana fa piazza Domenicani alzava le barricate e si metteva in trincea per avere il secondo rappresentante sparando pareri legali di costituzionalisti prestigiosi. Nel battito di ciglia di sette giorni ecco che una rassicurazione di volontà rende tutto roseo e pacifico. Fossero tutte così le battaglie vere il mondo sarebbe più sereno, ma i malumori sono fortissimi e appena appena sotterranei. Rimangono così, amaramente sospese nell'aria: come le rassicurazioni di un secondo assessorato. 
Alan Conti

domenica 29 dicembre 2013

Clamoroso Alto Adige: Campo se ne va

Clamorosa svolta di mercato per l'Alto Adige che nella giornata di oggi ha contestualmente rinnovato il contratto di Alessandro Campo per poi cederlo in prestito alla Cremonese. Dopo cinque anni il trequartista saluta Bolzano e si trasferisce in Lombardia con la formula del prestito con diritto di riscatto. I biancorossi perdono probabilmente il loro miglior giocatore capace di infilare 26 gol in 142 presenze, di cui 8 in questa stagione. “Difficile spiegare le emozioni che sto provando – le parole del calciatore 29enne – perchè mi spiace lasciare l'Alto Adige, ma la Cremonese è un'opportunità professionale imperdibile”. Il ds dei biancorossi Luca Piazzi, dal canto suo, cerca di giustificare l'operazione di mercato: “Era l'unica soluzione per salvaguardare il patrimonio tecnico ed economico perchè, di fronte all'impossibilità di pareggiare l'offerta economica al calciatore, non avremmo mai potuto prolungare il contratto fino al 2015. Il rischio era di perderlo a fine anno a costo zero”. 

Slittone contro albero: due feriti gravissimi

Lo slittone del fieno: mezzo di antiche tradizioni che ha evidentemente attratto la comitiva di cui facevano parte due persone ricoverate ora in gravissime condizioni all'ospedale di Bolzano. Oggi pomeriggio, infatti, sulla pista di Weissenbach a Rio Bianco in Valle Aurina quello slittone ha perso il controllo in una curva andando a schiantarsi contro un albero. Ad avere la peggio è stata la coppia di testa: un bolzanino di 56 anni e una donna coetanea. Le loro condizioni sono apparse subito gravissime e le difficoltà del momento sono testimoniate dal doppio intervento di elisoccorso che ha visto impegnati sia l'Aiut Alpin Dolomites sia il Pelikan 2 per evitare il rischio buio. Non solo, data la conformazione del luogo, i soccorritori hanno dovuto utilizzare il verricello. Entrambi i feriti, comunque, si trovano ora all'ospedale di Bolzano.
E' andata decisamente meglio, invece, a due boscaioli che a bordo della loro vettura, una Mitsubishi, sono stati centrati in pieno sul cofano da un albero crollato sulla strada per Passo Palade. Il punto dell'impatto è a poche centinaia di metri dal Passo in direzione Fondo nel Comune di Senale-San Felice. Subito è arrivata la segnalazione ai vigili del fuoco volontari che hanno provveduto a liberare l'auto. Nessuna conseguenza per i due automobilisti.

Alan Conti

Zaia pronto al ricorso contro l'Alto Adige

Il Veneto è pronto alla battaglia per non permettere alle province autonome di Bolzano e Trento di regolarsi in solitaria su alcuni capitoli delle imposizioni fiscali. Oltre il confine regionale, insomma, non piace affatto quell'articolo 349 della legge di stabilità che permette alle Province di istituire nuovi tributi locali, di gestire in deroga i tributi locali di natura immobiliare con la possibilità di modularne le aliquote. E' la norma, per capirsi, che ha scatenato gli entusiasmi della Stella Alpina entrando nelle trattative di giunta con il Pd come un elefante in cristalleria. Secondo il capogruppo regionale del Pdl Nuovo Centrodestra del Veneto Dario Bond, infatti, il governatore Luca Zaia avrebbe già dato la sua parola per presentare un ricorso alla Corte Costituzionale. “Stamattina – spiega Bond – mi ha assicurato che intraprenderà questa battaglia e io sarò al suo fianco. Non possiamo tollerare l'ennesimo atto di spregio verso le Regioni ordinarie e territori come il bellunese. Con i nuovi provvedimenti, oltretutto, il Trentino Alto Adige potrà creare condizioni favorevoli per le imprese incidendo in modo sleale sulla concorrenza dei territori limitrofi e di tutto il Nord Italia”. La strada da imboccare in Veneto sembra chiaro: per non permettere passi avanti di nessuno meglio starsene tutti immobili.
Alan Conti

La storia di Balto, ritrovato dai vigili

La polizia municipale di Bolzano ha salvato ieri un cucciolo di husky scappato da un'abitazione di via Sorrento. A dare notizia della disavventura con lieto fine è l'edizione on line del quotidiano Alto Adige da cui arrivano anche le foto di questo bel cane, chiamato Balto, che ieri intorno alle 18.30 si è allontanato da un giardino della strada bolzanina. Vista anche la pericolosa vicinanza con viale Druso l'animale è stato notato appena in tempo da una concittadina prima che potesse correre dei pericoli per sé e per gli altri. Chiamati i vigili il cucciolone è stato trasferito alla centrale di via Galilei in attesa dei veterinari della Sill. Per tre ore gli agenti gli hanno dato da mangiare e se lo sono coccolati fino alla telefonata di una famiglia di Naz Sciaves che chiedeva informazioni proprio per al scomparsa di Balto. L'husky, si è scoperto dopo, era scappato da un piccolo giardino di una parente. Dopo tre ore di libertà e nuove amicizie, comunque, è potuto tornare dalla sua famiglia. 
Alan Conti

Bolzano? Topolinia!

A Bolzano i topi hanno deciso di stare in campana, specialmente quando non stanno troppo bene. E' di oggi, infatti, la nuova segnalazione della presenza di questi roditori morti nei pressi dei bidoni della città. Questa volta siamo in via Bari, all'altezza del civico 11 dove trova posto la casetta semirurale destinata a diventare un museo, e a raccogliere la segnalazione è il consigliere comunale di Unitalia Gianfranco Piccolin. “Inizialmente non pensavo si trattasse di qualcosa di serio perchè mai e poi mai mi era capitato di trovare dei topi nel quartiere, anche in presenza di terreni incoltivati o del parco. Queste foto, invece, parlano in modo chiaro”. In questo caso sono due le concause che possono entrare in gioco: il piccolo appezzamento totalmente dimenticato da mesi all'incrocio tra via Alessandria e via Bari e, naturalmente, il nuovo sistema di raccolta rifiuti che evidentemente qualcosa deve aver modificato se prima queste segnalazioni non facevano capolino. L'episodio, infatti, fa il paio con quello portato alla cronaca dal consigliere provinciale di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì nelle scorse settimane con un roditore trovato, però, in via Claudia De' Medici: altro quartiere, strada lontana. In città, insomma, la diffusione sembra essere estesa. L'aspetto buffo è che se per caso qualcuno di questi topolini nei mesi scorsi è andato a morire dentro una campana, eventualità non proprio remota, rientrerebbe appieno nei numeri trionfali presentati da Seab sulla raccolta differenziata calcolata a monte del controllo qualità. Nei giorni successivi all'introduzione del bidoncino le testimonianze di cassonetti straboccanti erano diventati la norma, tanto da farne un'abitudine, ora cominciano a diventare frequenti i topi morti. Si parlava di salto di qualità?
Alan Conti

Più luce? Fa male agli alberi

La luce fa soffrire gli alberi. L'orientamento di storica attenzione forestale espresso dal sindaco Luigi Spagnolli oggi sulle pagine dell'Alto Adige ha acceso veloce la miccia del sarcasmo da parte di chi, ciclicamente, incalza l'amministrazione sul piano sicurezza. Lapidario, per esempio, il consigliere di Circoscrizione di Unitalia a Don Bosco Marco Caruso che invita, in caso di furto o aggressione, a ringraziare il primo cittadino. Sui social network, però, si scatena il sarcasmo di chi invita Spagnolli a girare di più alla sera con l'auspicio delle telecamere che torna ciclicamente. Stefano Angeli, per esempio, chiede più precisione nel definire gli strumenti alternativi alle telecamere nuovamente rifiutate o alla semplice illuminazione. Non va per il sottile nemmeno il responsabile del comitato sicurezza dei cittadini che con il sindaco un colloquio fitto nelle scorse settimane l'ha avuto: “E' evidentemente sotto ricatto da parte degli alleati di giunta, ovvero comunisti e Verdi. Prendiamo nota e invitiamo i bolzanini che invece auspicano misure più efficaci a regolarsi di conseguenza alla prossima tornata elettorale”. Intanto con una veloce ricerca si scopre che effettivamente esistono studi approfonditi dell'Università di Padova che spiega come l'inquinamento luminoso possa alterare i processi fotosintetici e causare un distaccamento ritardato delle foglie mettendo a rischio, nei casi più gravi, la vita della pianta. Durante l'autunno in alcune città si notano piante più verdi in prossimità dei lampioni. Attenzione, però, che la soluzione non è solo spegnere l'interruttore perchè basta cautelarsi sulla direzione della luce e lo stesso sito riporta soluzioni capaci di non disperdere l'inquinamento verso l'alto senza arrecare danni particolari. Il web, così come per le telecamere, fornisce rapidamente soluzioni anche a basso costo: più che forza della natura, forse, stavolta è questione di forza di volontà.