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venerdì 11 maggio 2012

Don Bosco abbraccia l'Adunata


Don Bosco sarà il quartiere dell'ammassamento di domenica

Il quartiere si emoziona mentre gli esercenti puntano l'obiettivo sull'ammassamento di domenica mattina. Gli alpini alla scoperta della Bolzano popolare: "Oltre ogni previsione"

BOLZANO. Curiosità, allegria, speranza, orgoglio e timore: Don Bosco guarda in faccia l’Adunata e si scopre una pentola di emozioni. I campi ai parchi Firmian, Europa e all’angolo tra via Alessandria e via Bari sono il centro dell’interesse. I residenti e, logicamente, le penne nere puntano dritti agli attendamenti in un’atmosfera piuttosto festosa. L’idea di un evento che finalmente sposti il proprio baricentro dalle strade del centro storico ai quartieri popolari regala anche qualche malizioso sorriso di rivincita. Gli alpini più timorosi, quelli del “chissà come ci accoglierà il feudo tedesco di Bolzano”, strabuzzano lo sguardo con viva sorpresa seguendo i tanti tricolori e gli attestati di stima dei residenti. Gli esercenti, intanto, focalizzano il mirino sull’ammassamento di domenica, in attesa dei gruppi di stanza in Zona e con la speranza di non aver avuto gli occhi più grandi del piatto nella stima degli ordini.
 Albino Piantoni, Giuseppe Savarini e Giuseppe Pagani del gruppo di Palazzolo insediato al parco Europa sono immersi nella lettura del nostro giornale. Dietro le pagine spuntano solo tre penne nere. "Siamo curiosi di come la città ci accoglie, quindi ci divoriamo tutti i racconti. In questi primi giorni ci concediamo delle visite, ma questo quartiere ci ha accolto splendidamente". Nel parcheggio dei campi Resia, invece, troviamo Roberto Di Tommaso e Sergio Sandre, rispettivamente di Palmanova (Udine) e Treviso. "Splendida posizione, nel cuore della popolare via Resia. Ieri abbiamo fatto amicizia con alcuni giovani calciatori e dobbiamo fare i complimenti a Bolzano perché per la prima volta i servizi sono funzionanti fin dai primi giorni". Nel parco di Firmian, intanto, un gruppo di Salò (Brescia) alza il pollice e promuove a pieni voti l’ubicazione. "Siamo venuti una settimana fa in perlustrazione. Il laghetto e la cura di questo nuovo fazzoletto verde sono esemplari". Gli abitanti, come detto, non resistono alla tentazione. "Mi faccio un giro negli accampamenti vicino a casa – racconta il bolzanino Renzo Bassi – perché una situazione così particolare ed affascinante difficilmente si ripeterà. Una scossa di vita fa bene alla nostra città e tutti dovremo ringraziare questi giovani e meno giovani con la penna nera. La sera, naturalmente, ci uniamo alle loro feste". In fibrillazione pure gli esercenti e in questo caso il carico grosso della partita si calerà domenica mattina: parola chiave “ammassamento”. "Onestamente è lì che puntiamo a lavorare maggiormente – spiega Heidi Weissensteiner che con la famiglia gestisce il bar Resia – perché sappiamo che arriveranno tutti gli alpini della città e dei paesi vicini. Noi abbiamo fatto ordini cinque volte superiori rispetto alla norma e solo di birra contiamo una trentina di fusti. Inutile girarci intorno: c’è anche qualche timore. Vero che c’è la possibilità di rendere qualcosa ai fornitori, ma preoccupa la grande concorrenza o il fatto che gli alpini arrivino già completamente organizzati con i loro prodotti". Uno dei piccoli capolavori dell’Adunata, comunque, è la bonifica dell’area all’angolo tra via Alessandria e via Bari. I residenti dalla lamentela facile hanno puntato il dito contro un faro acceso tutto il giorno, ma dimenticano troppo facilmente che meno di una decina di giorni fa lo spiazzo era una tana selvaggia di erbacce e gatti randagi. L’associazione nazionale dei carabinieri, con sede dirimpetto nella semirurale, aiuta nell’organizzazione e i bolzanini si infilano per curiosare un fazzoletto inaccessibile da mesi. Un gruppo della sezione di Palse in provincia di Pordenone, infine, ci invita sotto il tendone con una domanda:  "Avete voglia di raccontarci la storia di questo quartiere?". Così, nell’Adunata, Don Bosco è già protagonista.
Alan Conti

FOTOGALLERY (Tutte le foto sono disponibili purchè sia citata la fonte o il giornale Alto Adige):
L'entrata del campo all'angolo via Bari/via Alessandria

Gruppo di Pordenone al campo di via Alessandria

Gruppo di Salò arrivati al campo Firmian

La famiglia Weissensteiner davanti ai fusti del bar Resia

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