Bolzano città insicura con tanta voglia di telecamere? Certe volte, specialmente dopo fatti di cronaca violenta, certi assunti vengono dati per scontati e ci si dimentica di andare alla fonte delle convinzioni. Così Alto Adige nel Cuore, certamente non sdegnando di mettere una sella da campagna elettorale a uno degli argomenti forti del periodo, ha preso mouse e tastiera stilando un questionario da sottoporre ai passanti di piazza Erbe al sabato sera. Domanda semplici semplici: dal ti senti sicuro alle cause di violenza passando per videosorveglianza, controlli, atteggiamento mediatico e limitazioni ai locali pubblici.
“Mi pare evidente – le parole di Alessandro Urzì – che in Centro viviamo una situazione del tutto particolare evidenziato da quanto accaduto in questi mesi. La videosorveglianza è ormai questione primaria e va affrontata anche da un’amministrazione che paradossalmente parla di costi troppo alti e poi spende centinaia di migliaia di euro per il controllo video della zona a traffico limitato”. Il rischio politico, però, è che dal sondaggio esca un risultato piuttosto avverso a questo orientamento. Se alla fine i bolzanini si sentissero più sicuri del previsto? “La sorpresa sarebbe anche gradita – ribatte Francesco Rullo, autore del modulo – e in ogni caso sarebbe tutto utile a definire meglio le necessità per migliorare e affinare quello che si può affinare”.
La parte più interessante dell’iniziativa, dunque, è sicuramente custodita nei risultati e nella mappatura che questi daranno del territorio. Per non dare nulla per scontato.
Alan Conti
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