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mercoledì 21 marzo 2012

San Paolo avrà una nuova scuola


La scuola primaria di San Paolo che sarà ristrutturata
Presentato il bando per la struttura della primaria. Priorità alla separazione tra spazi didattici e aperti ad associazioni e cittadini. Lavori nel 2013, sarà pronta nel 2014

APPIANO. Scolari e associazioni vanno divisi: è questo il punto centrale della ristrutturazione che coinvolgerà nei prossimi anni la scuola primaria di San Paolo. Pubblicato ieri il bando di concorso per l’istituto che al momento ospita 8 classi, 137 scolari, 20 docenti e alcune importanti associazioni del territorio. La promiscuità tra dimensione scolastica e pubblica, però, sta danneggiando la didattica quindi il Comune di Appiano ha deciso di rivedere la suddivisione degli spazi prevedendo 3,8 milioni di euro per un’importante ristrutturazione che dovrebbe partire nel 2013. Perno centrale della riqualificazione, dunque, sarà la divisione tra zona per la scuola sul lato est e i locali destinati all’associazionismo o comunque alla vita pubblica nel tratto ovest. Il tutto in un’ottica che prevede un futuro aumento demografico con conseguente stima di una capienza massima di 220 alunni divisi in due sezioni.
LATO EST: LA SCUOLA. L’organizzazione interna si baserà sul principio delle unità didattiche e si suddividerà su due piani. Al livello inferiore sono previste 4 aule per il ciclo di I e II elementare, mentre al piano superiore le aule saranno 6 per le classi III, IV e V. Gli spazi dovranno rispondere a una logica didattica che si basa molto sul lavoro in piccoli gruppi, quindi saranno previsti angoli più raccolti o piccole nicchie in ambienti comunicanti, luminosi e caratterizzati da un arredo interno flessibile e dinamico. Previsto pure un laboratorio “Atelier” ,con cucinino comunicante con l’esterno, e isole telematiche con collegamento ad internet garantito da apposito server. Riscaldamento tutto a pavimento e tecnologia energetica certificata CasaClima A.
LATO OVEST: AULE PUBBLICHE. Previsti tre locali per giovani, gruppi e riunioni con accesso esterno indipendente come per la palestra e la biblioteca. Utilizzabile dai cittadini, ovviamente, anche la sala polifunzionale che rimarrà intatta. Sarà riprogettato completamente, invece, l’ambiente dedicato alle prove del coro che verrà dotato di angolo cottura e di un’acustica migliore. Profonda anche la rivisitazione della biblioteca che in 320 m² riunirà la collezione civica e scolastica con organizzazione a scaffale aperto, arredamento flessibile e zone lettura o multimediali. Doppia utenza, civica e scolastica, pure per la palestra che rimarrà praticamente identica fatta eccezione per ingressi esterni e accessi agli spogliatoi.
L’ESTERNO. L’entrata scolastica dovrà rimanere lungo la strada a nord, mentre le strutture utilizzate dal pubblico potranno essere raggiunte anche attraverso il cortile. Le dimensioni di quest’ultimo rimarranno identiche a quelle di oggi, ma i progettisti potranno intervenire sul padiglione della musica e sulla struttura che ospita le bancarelle del mercato. Lo spazio rimarrà a disposizione per le feste. Intoccabile è anche il campo giochi, ma è prevista la possibilità di edificare un piccolo edificio di supporto all’attività sportiva che non dovrà superare i 15 m². Rimarranno dieci, infine, i posti auto riservati al personale.
TEMPISTICA. Il campo delle scadenze, al solito, è minato dai sempre possibili contrattempi burocratici o tecnici. Al momento, comunque, dal Comune si aspettano la pubblicazione dei risultati del concorso nell’ottobre 2012, la partenza del cantiere nel 2013 per approdare all’inaugurazione ufficiale nel 2014. Al momento, però, c’è solo l’impalcatura teorica senza particolari stanziamenti a bilancio.
Alan Conti
 
SCUOLA PRIMARIA DI SAN PAOLO “FRITZ EBNER”
8 classi nel 2011/2012
137 scolari iscritti nel 2011/2012 (147 previsti il prossimo anno, 136 nel 2014/2015)
20 i docenti in pianta organica 2011/2012
1992 l’anno dell’ultimo ampliamento lato est
10 le aule di lezione presenti al momento oltre a sala polifunzionale, palestra, biblioteca e aula insegnanti
4116 i m² di superficie lorda
2127 i m² di superficie strettamente scolastica
11 m di altezza massima
3 m³/m² densità edilizia massima
10 metri la distanza minima dagli altri edifici (5 metri ad est per deroga)
15 m² il massimo di superficie utile per i locali di supporto al parco giochi
160/220 gli alunni divisi in due sezioni che la nuova scuola dovrà poter contenere secondo le stime comunali
Ottobre 2012 la pubblicazione dei risultati

martedì 31 gennaio 2012

Ufficiale: ad Appiano arriva il tedesco veicolare


La sperimentazione arriva sulla Strada del Vino
La dirigente Erica Colicchia conferma le nove ore del potenziamento. "Ma non dite che è stata una vittoria dei genitori"

APPIANO. Il tedesco veicolare approda ufficialmente nella scuola primaria di Appiano. Le iscrizioni dei genitori hanno sancito il varo ufficiale della seziona potenziata come auspicato nei giorni scorsi dall’assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini e dalla sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei. E’ la dirigente dell’Istituto Policomprensivo Bolzano-Europa 1 Erica Colicchia, con competenza su Appiano, a darne l’ufficialità. "La sezione con 16 iscritti godrà dell’insegnamento veicolare di alcune materie in tedesco per un totale di 9 ore sul monte orario settimanale. Si tratta di un passo in avanti che ci rende orgogliosi e in sintonia con la società e il territorio". Colicchia, però, non vuol sentir parlare di battaglia vinta dai genitori: "Per la verità il progetto è stato proposto dal nostro consiglio d’istituto il 29 novembre e poi proposto alle famiglie il 12 dicembre durante la presentazione del piano dell’offerta formativa. Diciamo, piuttosto, che abbiamo avuto la fortuna di venirci incontro e convergere su un’iniziativa desiderata da tutti". C’è spazio pure per una piccola stoccata indirizzata a chi aveva accusato la dirigenza di non credere troppo nel progetto potenziamento. "Dico solo che dei genitori che si sono dichiarati proponitori solo uno ha mantenuto il proprio figlio iscritto alla primaria di Appiano, ma non voglio innescare polemiche". Le materie insegnate in lingua veicolare, comunque, si aggiungono allo scambio già in atto da qualche tempo con la scuola tedesca di Appiano. "E’ un’occasione per cercare di avvicinare i bambini gettando dei ponti sull’extrascuola. E’ anche con queste iniziative che possiamo sfruttare l’enorme potenziale di contesto d’uso che ci offre la nostra realtà".
Alan Conti 
 

giovedì 26 gennaio 2012

Tommasini: "Appoggio al tedesco veicolare di Appiano"


L'assessore provinciale alla scuola

L'assessore provinciale al fianco dei genitori: "Il potenziamento è realtà in quasi tutti i comuni. Puntiamo alla massima espansione".
 
APPIANO."Sosteniamo totalmente i genitori di Appiano nel progetto di potenziamento linguistico e auspichiamo che l’adesione sia numerosa e entusiasta". L’appoggio alle famiglie che hanno richiesto l’innalzamento delle ore di tedesco da 6 a 9 ore, con introduzione della didattica veicolare per alcune materie, nella primaria di via Sant’Anna è di quelli pesanti e arriva direttamente dall’assessore provinciale alla scuola Christian Tommasini e dalla sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei. Le due massime autorità scolastiche provinciali, insomma, hanno messo gli occhi sulla situazione che si è generata ad Appiano e, come da programma, puntano forte sul potenziamento. "Abbiamo contatti continui con la scuola – spiega Tommasini – e siamo molto contenti che siano stati gli stessi genitori a farsi promotori di questa richiesta. La primaria linguisticamente potenziata è ormai realtà in quasi tutti i nostri territori, ma Appiano ancora ci mancava, quindi saremmo ben lieti di aggiungerla in questo percorso". Trattandosi dell’unico indirizzo italiano nel comprensorio, però, a fare la differenza saranno le scelte dei genitori al momento dell’iscrizione. Al momento, comunque, c’è molto ottimismo attorno alla possibilità di fornire ai bambini che entreranno a scuola il prossimo settembre un quadro orario fortemente plurilingue. Le uniche perplessità, infatti, sembra arrivassero da alcune famiglie straniere preoccupate dall’impatto sui figli di due lingue da imparare perfettamente anziché una sola. Lentamente, però, gli angoli sembrano smussati e chi non ha aderito entusiasta pare abbia comunque dato il via libera. A chiusura delle iscrizioni la sentenza definitiva.
Alan Conti

lunedì 23 gennaio 2012

Appiano chiede il tedesco veicolare




Una classe della scuola di Appiano



Per la prima volta sono i genitori a fare pressioni. Saranno decisive le iscrizioni per il potenziamento dell'unica classe italiana


BOLZANO. Il potenziamento linguistico e l’uso del tedesco veicolare irrompono sulla scena scolastica di Appiano grazie alla ferrea volontà di un gruppo di genitori. La scuola primaria italiana di via Sant’Anna potrebbe conoscere dall’anno scolastico 2012/2013 l’avvio della sezione a potenziamento linguistico: una novità assai diffusa nel capoluogo, ma molto meno praticata nei piccoli comuni a maggioranza tedesca. Nella sostanza, dal prossimo settembre la prima elementare vedrebbe innalzarsi la quota di ore di insegnamento settimanali del tedesco da 6 a 9 con l’inserimento della seconda lingua veicolare per materie come educazione  fisica, musica, geografia e scienze. Di fatto alle classiche ore di didattica sulla lingua “pura” si aggiungerebbero altre materie insegnate in L2: uno strumento che a Bolzano ha fatto da apripista alla nota sezione bilingue.
 Tre, però, sono le peculiarità di Appiano: la novità coinvolgerebbe l’unica classe italiana del comprensorio, sarebbe inserita in un territorio dal contesto d’uso esponenzialmente più elevato rispetto a Bolzano e partirebbe in seguito a una forte pressione da parte dei genitori. Sono due mamme, infatti, ad aver lanciato l’idea e aggregato un gruppo coeso di genitori capaci di convincere altre famiglie: per la prima volta, insomma, il potenziamento linguistico sarebbe conseguenza diretta di una richiesta della società e non uno strumento proposto dalla dirigenza scolastica poi scelto dalle famiglie. Nella sala dei bottoni dell’Istituto Comprensivo con competenza su Appiano Bolzano Europa 1, infatti, nessuno aveva intenzione di  intraprendere questa strada data l’unicità della sezione in tutto il comprensorio. La parola definitiva, però, ora passa alle iscrizioni: per attivare l’insegnamento veicolare la dirigente Erica Colicchia si aspetta la disponibilità unanime di tutti i genitori della futura prima o comunque una larga maggioranza. Per quanto particolare, si va verso un autentico referendum sul potenziamento che intanto attrae famiglie destinate alla scuola tedesca.
  "Sinceramente ci aspettiamo che la sperimentazione parta senza problemi – l’opinione di Cristina Dorigo che con Manuela Morandell ha lanciato la proposta – e con grandi possibilità di successo. Dopo aver rifiutato l’attivazione di una sezione bilingue la dirigenza si è lentamente ammorbidita sulla questione e pare che il compromesso si possa trovare. Essendo l’unica classe sul territorio bisogna muoversi con le dovute cautele. Le ultime perplessità sono state sollevate da famiglie immigrate che vedono una difficoltà in più, ma convinceremo anche loro delle potenzialità di questo tipo di didattica. Sappiamo, inoltre, che il progetto affascina alcune famiglie che altrimenti avrebbero scelto la scuola tedesca". Gli iscritti, insomma, potrebbero aumentare: un aspetto che non passa mai inosservato tra i dirigenti.
 Il potenziamento, comunque, è stato presentato ufficialmente in un recente incontro pubblico al quale è stata invitata anche Michela Gaspari, rappresentante dell’associazione “Mix Ling” di genitori che si battono per il bilinguismo scolastico. "Inizialmente la richiesta era per una vera sezione bilingue, ma il potenziamento potrebbe già essere significativo. Non dimentichiamoci, infatti, che la possibilità di godere di un contesto d’uso così elevato non può che aiutare i bambini. Parlare tedesco anche nella quotidianità al di fuori della scuola è la classica “marcia in più”". Tra chi ha sposato la proposta troviamo l’assessore comunale alla scuola italiana Massimo Cleva che, insieme alla sua omologa tedesca e vicesindaco Monika Larcher Hofer, ha partecipato alla riunione. "Abbiamo dato spazio a questa notizia – spiega Cleva – su tutti i nostri bollettini e alla serata informativa hanno partecipato circa 30 persone. Già solo con 15 iscritti potremmo tranquillamente partire. Purtroppo non abbiamo la possibilità di attivare due classi, altrimenti sarebbe stato tutto più semplice e si sarebbe addirittura potuto adottare il sistema della bilingue diffuso in molte scuole di Bolzano".
Alan Conti

venerdì 20 gennaio 2012

La strada toglie il velo al nuovo Kalimera


Il logo del centro diurno Kalimera

Nuova sede centrale per il centro diurno per bambini e ragazzi. Don Bertagnolli: "Venite a trovare questi giovani"
APPIANO. Struttura completamente nuova, spazi ampi e un bel giardino come cornice: sembra davvero una casa accogliente il nuovo centro diurno “Kalimera” inaugurato ieri dall’associazione “La Strada” in via Sant’Anna ad Appiano. Il progetto, operativo da diversi anni e che oggi segue 10 bambini e giovani tra gli 8 e i 14 anni, trova così nuovo slancio, facilitato da una posizione più centrale rispetto alla sede precedente in zona artigianale. Per non far mancare niente al menù di rinnovamento, comunque, ecco che “La Strada” mette sul piatto anche un nuovo staff che seguirà i ragazzi formato dal coordinatore Florian Klander e dagli educatori Davide Geller e Barbara De Fanti. Un tris giovane che già da quest’estate sta prendendo le misure al nuovo centro all’interno del complesso Ipes di recente consegna.
 La presentazione di questa casa con due ampi saloni divisibili, una cucina, bagni e spazi comuni è anche l’occasione per guardare al progetto complessivo di “Kalimera” partito nel 2004. In una brochure contenente le linee guida, “La Strada” ha inserito alcuni dati significativi del primo periodo di operatività: 35 i minori seguiti, di cui 22 maschi e 13 femmine. Un minore ha avuto 3 inserimenti e 3 ne hanno collezionati un paio. L’età media dell’utenza è di 9,7 anni, corrispondente pressappoco alla quarta elementare. La permanenza media di ogni singolo bambino si è attestata sui 15 mesi, arco di tempo necessario per sviluppare al meglio i progetti comuni e individuali, ma ci sono anche gli estremi di chi si è fermato per 5 anni e chi solo un mese.
 Come funziona, però, un simile servizio? "Bambini e giovani con particolari necessità – ci spiega l’educatore Davide Geller – vengono accolti da noi per tutto il pomeriggio fino alle 18. Il nostro staff si occupa di strutturare al meglio il tempo di permanenza attraverso un pranzo in comune che faciliti la socializzazione, l’esecuzione dei compiti come rispetto delle proprie adempienze e un necessario spazio per il tempo libero che possa affinare e far emergere singole capacità o attitudini". Al momento “Kalimera” ospita 10 giovani, di cui 4 marocchini e un sinto: quanto è difficile conciliare culture ed esperienze tanto difformi? "Ci basiamo su progetti di scambio e rispetto reciproco – continua Galler – cercando di valorizzare le peculiarità. E’ un lavoro che si adatta bene a qualsiasi convivenza, anche tra italiani e tedeschi". Il centro, comunque, serve solo i residenti del Comprensorio “Oltradige” non per selezione, ma per potenziare iniziative di radicamento nel territorio. "La possibilità di essere in posizione più centrale nel paese – le parole di don Giancarlo Bertagnolli, fondatore de “La Strada” – ci permette una vicinanza maggiore con la comunità del paese. Chiedo a tutti cittadini di venire a trovare questi bambini e stare loro costantemente vicini perché così potremmo aiutarli efficacemente". Soddisfatta della novità è anche il vicesindaco di Appiano Monika Larcher: "Si tratta di un servizio importante che sta operando molto bene. Conosciamo alcuni bambini ospitati e le loro storie raccontano di un progetto che funziona: la loro soddisfazione è uno sprone anche per la cittadinanza intera". Per informazioni contattare i numeri 0471/665597, 347/5722902 oppure scrivere una mail a tagesgruppe.eppan@lastrada-derweg.org.
Alan Conti
 

giovedì 19 gennaio 2012

Appiano compatta contro la sala giochi


Videopoker: Appiano non li vuole
Comune e Ctcu si oppongono ai videopoker: "Una sciagura capace di rovinare intere famiglie, sono un pericolo". E intanto spunta il classico escamotage all'italiana...

APPIANO. "Una sciagura, la rovina per molte famiglie e una furberia tristemente all’italiana". Non usa mezzi termini il vicepresidente del Centro Tutela Consumatori e Utenti per inchiodare alle proprie responsabilità sociali la futura sala giochi in apertura vicino al ristorante Eppanerhof. Ad Appiano, appare ormai chiaro, si gioca una partita importante del capitolo sui templi del videopoker perché la trasformazione della dicitura ufficiale da “sala giochi” a “sala dedicata” sta, di fatto, permettendo l’insediamento di queste attività nei pressi di luoghi sensibili come scuole o distretti sanitari. La legge provinciale dello scorso anno che impediva la presenza di sale gioco in un raggio di 300 metri dagli obiettivi sensibili, insomma, viene bypassata con il più classico escamotage perché è evidente che tra le due espressioni passa una differenza identica a quella che intercorre tra “piscina” e “vasca dedicata ai nuotatori”.
 La conferenza stampa tenutasi ieri nel cortile del Municipio di Appiano, dunque, è stato il più classico dei rendez vous perché non è un mistero che gli imprenditori buttino un occhio interessato pure su altri Comuni come Bronzolo. Quello che prima era un cruccio di Bolzano, ora si allarga a tutta la provincia. << Non possiamo accettare – continua Albrigo - che lo Stato permetta una furberia tanto grottesca solo per la volontà di fare cassa sulle spalle di disperati equiparabili ai tossicodipendenti. In Alto Adige vengono bruciati due milioni di euro al giorno nei giochi d’azzardo, il che significa 60 milioni al mese e 720 all’anno: cifre enormi. In Italia il settore ha fatturato nel 2011 addirittura 72 milioni di euro: soldi che permetterebbero a Monti di varare quasi quattro Manovre". Già, però le mani di tutti sembrano legate. "Purtroppo legalmente né il Comune né la Provincia possono fare nulla, ma far sentire il nostro forte disappunto diventa obbligatorio. Ci batteremmo con tutti gli strumenti perché si inseriscano perlomeno dei limiti a un meccanismo che comporta pesanti spese sulla comunità per il recupero dei malati. Qui dentro c’è gente che si gioca intere retribuzioni o la casa: ci sono famiglie altoatesine che verranno distrutte con questa scelta". Stessa barricata, ovviamente, per la presidente del Ctcu Heidi Rabensteiner: "E’ nostro dovere sollevare e sollecitare un malcontento popolare attorno a un proliferare di sala giochi che si fa sempre più pericoloso. Intendiamo difendere la nostra gente con tutti i mezzi".
 Presente all’incontro anche buona parte dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Wilfried Trettl (Lista Civica) e il suo vice Monika Larcher. "E’ davvero frustrante e sorprendente – le loro parole – che il Comune non possa fare nulla per difendere la sicurezza dei propri cittadini da quello che viene percepito come un pericolo dalla maggioranza dei residenti. Evidente come ci sia la necessità di operare affinchè vengano modificate regole e strumenti a nostra disposizione". L’allarme, come detto, si propaga pure in altri Comuni oggetto dell’interesse di alcuni imprenditori del videopoker. E’ il caso di Bronzolo rappresentata da Enrico De Falco: "Ci muoveremo raccogliendo delle firme per delle attività assolutamente impopolari e indesiderate. Le Autorità sappiano che chiunque le ostacolerà godrà dell’appoggio della maggioranza dei cittadini". Una soluzione, però, ci sarebbe: evitare tutti di entrarci. Il che, sia ben chiaro, non è pubblicità negativa, ma un semplice consiglio dedicato a chi non ama finire sul lastrico.
 Alan Conti