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mercoledì 30 maggio 2012

Torna Playground, la strada in piazza


Un'evoluzione di breakdance 

 Il weekend del 9-10 giugno in piazza Tribunale trionferanno basket, musica hip hop, graffiti, freestyle e breakdance. La manifestazione, intanto, varca i confini provinciali.

BOLZANO. La cultura di strada scende in piazza. Sembra un paradosso eppure è la forza della manifestazione Playground nel fine settimana del 9 e 10 giugno taglierà il traguardo della nona edizione con gli ingredienti che l’hanno resa celebre a Bolzano e fuori provincia: musica hip hop, basket, graffiti, breakdance e freestyle. Tutte le espressioni della cultura da marciapiede mutuata dagli Stati Uniti, insomma, troveranno il proprio tradizionale palcoscenico in piazza Tribunale con tanto di concerto finale affidato allo storico rapper italiano Kaos One. Tra microfono e canestri, insomma, la promessa dell’associazione “La Strada-Der Weg” e dei centri giovanili “Villa” e “Charlie Brown” è ancora quella dello spettacolo.
 Il torneo di street basket si ripropone quest’anno nella sua veste di quattro contro quattro senza categoria e senza arbitri. "Come sempre – le parole dell’organizzatore Davide Zanon, noto come Dj Rebo – abbiamo voluto responsabilizzare i giocatori per partite che, alla fine, sono sostanzialmente di puro divertimento". Il torneo, però, mette in palio un premio gustoso: "I vincitori della finale di domenica pomeriggio accederanno di diritto alle finali nazionali organizzate a Cesenatico dalla federazione di street basket che a loro volta metteranno in palio un pass per gli internazionali di Mosca. La prospettiva, insomma, è di quelle importanti". Da non perdere, invece, la partita tra dream team con squadre formate dai migliori giocatori selezionati dagli stessi giocatori del torneo. Denso anche il programma musicale con una base non stop garantita dai dj set degli appassionati bolzanini e le punte di diamante dei concerti. Si parte sabato con le esibizioni di Musteeno con dj Night Skinny e Duplici con dj Tsura, continuando domenica con l’headliner Kaos One accompagnato da dj Craim. Concerti sempre tra le 19 e le 23, dove non mancheranno nemmeno le band locali come Nido Sound. Particolarmente affascinante per il pubblico meno abituato alla cultura hip hop è senz’altro il contest di breakdance che andrà in scena domenica alle 17 su appositi pannelli studiati per le migliori evoluzioni. Salti, capriole e giramenti vari cattureranno sicuramente l’occhio. Ugualmente curiosa la gara di freestyle programmata per sabato alle 18 con ragazzi che si sfideranno nell’arte dell’improvvisazione a suon di hip hop. Durante tutta la manifestazione, inoltre, si alterneranno i graffitari che comporranno i propri pannelli lasciandoli in mostra una volta ultimati nella giornata di domenica.  Assai meno di strada, ma comunque in grado di attirare moltissime persone, la proiezione della partita degli europei di calcio Italia-Spagna in programma alle 18 di domenica 10 giugno.
 "Questa manifestazione – continua Zanon – ha ormai superato ogni aspettativa rispetto al ritrovo tra amici che era nove anni fa. Oggi nel panorama hip hop italiano, costantemente in crescita, Bolzano si è guadagnata un posto al sole che molti ci invidiano. In questa edizione, inoltre, ospiteremo ragazzi dei centri giovanili di Garbagnate e Chiavari per allargare ancora di più i nostri orizzonti e cominciare un lavoro di rete che porterà Playground anche fuori dai confini strettamente provinciali". Piazza Tribunale si è trasformata così in una vera e propria palestra. "Certamente – chiude – soprattutto se pensiamo che alcuni dei giovani gruppi che suoneranno in questa edizione hanno abbracciato l’hip hop dopo averlo scoperto sotto il palco di Playground. Stiamo raccogliendo i frutti di quanto seminiamo". Per tutte le informazioni e iscrizioni ai vari concorsi basta visitare il sito della manifestazione www.playgroundbz.com.
Alan Conti

venerdì 20 aprile 2012

Vicari: "Diaz, il mio film dalle domande violente"


Una dura scena del film che ripercorre la cronaca del G8

Il regista della pellicola sui fatti nella scuola di Genova racconta "una vicenda che ha cambiato l'Italia". Alcune scene girate in provincia: "L'Alto Adige non può limitarsi a spot turistici, è la strada giusta"

BOLZANO. Ti sbatte in faccia delle domande costringendoti ad accettare o rifiutare la lettura di una cronaca violenta. È questa la forza del film "Diaz-Don’t clean this blood” firmato dal reatino Daniele Vicari e finanziato in parte dalla Bls che ieri ha aperto la rassegna- concorso "Bolzano Cinema" al Filmclub di via Streiter. Durante la proiezione presente in sala, il regista, accompagnato dal co-sceneggiatore Alessandro Bandinelli, ci racconta la pellicola di una Genova ferita che ha cambiato l'Italia."Diaz" scuote l'animo e, sopratutto tra i giovani, sta riscuotendo un grande successo. 

Critiche ed elogi sono comunque intensi. Colpisce.
"È la sua natura: pone delle domande cui solo il singolo sa rispondere. È possibile che in un paese democratico accada che le forze dell'ordine picchino a sangue e ledano i diritti di persone che manifestano un'idea ponendo problemi seri? Le nuove generazioni, che oggi si avviano alla governance, hanno conosciuto in questa occasione la sospensione dello Stato di diritto".

Su Twitter basta digitare "#Diaz" per essere sommersi da centinaia riflessioni. Sorpresi?
"In parte. Abbiamo davvero cercato di colpire violentemente l'emotività dello spettatore innestando questo su un panorama di cronaca reale. Dentro "Diaz" ci sono molti generi cinematografici e attori importanti che hanno deciso di inserirsi in un lavoro corale, anche rinunciando al protagonismo che qualcuno potrebbe pure pretendere. È stato un bel segnale per tutti".

Sulla vicenda delle violenze nella scuola Diaz e Bolzaneto i numeri della cronaca sono impressionanti:270 udienze, 28 imputati, 93 parti lese e una quarantina di avvocati coinvolti. Come ci si muove tra tanta documentazione, a volte anche contraddittoria?
"Il lavoro di ricerca preliminare è stato lungo e faticoso: ci ha impegnato in quattro per un anno e mezzo. I resoconti delle vittime, comunque, presentano analogie in molti passaggi: questo ci ha permesso di creare un pattern aderente alla realtà su cui innestare le emozioni dei personaggi".

Una parte del film (che sarà proiettato stasera alle 19, sempre al Capitol) è stata girata tra Vipiteno, A22 e Fortezza. Bls vi ha fornito un finanziamento importante: quanto Alto Adige c'è nella pellicola?
"Il giusto perché comunque la storia ci avrebbe portato a girare da voi. Non ci sono state forzature dovute al finanziamento, che comunque è stato importantissimo e ci ha permesso di non sentirci mai soli nel raccontare una storia così importante per l'Italia di oggi".

A livello politico, però, qualcuno ha storto il naso per il mancato ritorno turistico-pubblicitario.
"Pensare di limitarsi a produzioni che siano spot di promozione sarebbe una condanna limitante. Secondo gli accordi, comunque, abbiamo speso il 150% del finanziamento sul territorio e una troupe di 100 persone porta inevitabilmente ricchezza. Soldi a parte, credo che in ogni caso un riconoscimento come quello che abbiamo ottenuto al prestigioso festival di Berlino sia già di per sè una splendida cassa di risonanza per l'Alto Adige. Le persone e le comparse reclutate da voi, inoltre, si sono tutte comportate egregiamente".

All'uscita dalla sala volti contriti, qualcuno ammette una lacrima, altri distillano rabbia. E’ quello che cercavate?
"Sì, volevamo delle reazioni perché in quella scuola è cambiata l’Italia".
Alan Conti 

mercoledì 28 marzo 2012

Un grande concerto per ricordare McAnthony


George McAnthony nella sua condizione "naturale": su un palco country
Il 21 aprile al palaghiaccio di Appiano si riuniranno moltissimi amici del grande musicista country. Una serata internazionale svolta sul leggendario palchetto di George.

BOLZANO. Balli e musica country nel paese natio sul piccolo palco di legno che era il suo orgoglio. E’ particolare e sentita la serata che gli amici musicisti di Gorge McAnthony hanno organizzato per ricordarlo. Il 21 di aprile a partire dalle 19, infatti, il Palaghiaccio di Appiano sarà teatro del primo “Memorial George McAnthony”, il grande artista di musica country scomparso improvvisamente nello scorso luglio stroncato da un infarto. L’evento coinvolgerà moltissimi amici di McAnthony, molto amato nell’ambiente musicale altoatesino, nazionale ed internazionale. Nella serata presentata da Roland Leitner ed Agostino Accarrino, quindi, si alterneranno personaggi noti nel panorama musicale locale come Francesco Tono, Hanno Deluggi che dirigerà il coro della scuola elementare di Appiano, Aaron Mayr, Nice Price Acoustic Band, Flavio Delladio, Freeway 101, Tennessee River Country Band, Spolpo Blues Band, Jambalaya News, Elmar Streitberger con i Dalton of Swing, Timmel Truck, Rattlesnake e Westbound. Curiosa la formula: a ogni band viene concesso lo spazio per suonare tre brani, di cui uno del repetorio di McAnthony.
 Come noto, però, il country vive solo a metà senza il ballo, quindi le danze avranno ruolo principale anche durante la serata di Appiano nell’accompagnamento alla musica. Le coreografie saranno assicurate da numerose scuole di ballo line dance provenienti da tutta Italia e da Paesi esteri come Francia, Svizzera, Belgio e Austria. L’intero concerto, dunque, avrà un profumo internazionale, varcando i confini proprio come fece George durante la sua luminosa carriera. Oltre all’amatissimo Belpaese, che nei suoi tour ha girato in lungo e in largo, il musicista nativo di Appiano si è esibito moltissimo in Austria, Svizzera, Francia e Stati Uniti, patria assoluta del genere. Proprio negli States aveva inciso la sua ultima fatica “Dust Off My Boots” collaborando con mostri sacri del country come Brent Mason (chitarrista, tra gli altri, di Shania Twain e Willie Nelson), Paul Franklin (Dire Straits, Mark Knopfler) e Mike Johnson (Kenny Rogers). Non a caso McAnthony riuscì a mettere in bacheca l’ambito premio come “Miglior Artista e Miglior Brano Europeo dell’Anno. Una così fervente attività artistica, però, non ha distratto George da quei progetti di volontariato sociale che seguì con grande spirito di solidarietà e che lo impegnavano tra l’Alto Adige e l’Africa. In occasione della serata di memoria saranno raccolte offerte da parte della Caritas per la costruzione di quattro scuole in Etiopia a lui intitolate. Tutti gli artisti coinvolti, inoltre, parteciperanno a titolo gratuito alla serata senza percepire alcun tipo di compenso. Le esibizioni, invece, avverranno su quel palco di legno che George si costruì da solo e portava con sé in tutti i suoi concerti: un marchio di fabbrica che lo rendeva unico come la sua storica frase finale “Buenas noches coccodrillos, ciao ragazzi alla prossima”.
 L’idea di una serata di festa e allegria per ricordare McAnthony è stata promossa dalla compagna Luciana che assieme a mamma Dora e al fratello Gerhard hanno contattato gli amici musicisti, contando sulla disponibilità dell’Hockey Club di Appiano che ha messo a disposizione le strutture. L’entrata sarà libera e all’interno del palaghiaccio sarà montato uno stand gastronomico. Praticamente certa una forte affluenza internazionale e il Comune di Appiano, in collaborazione con l’Associazione Turistica Appiano, ha già predisposto un piano di informazione e orientamento per i turisti. 
Alan Conti
 

mercoledì 22 febbraio 2012

Cababoz, lo Zelig bolzanino


Il logo di Cababoz-Comicità altoatesina
Un gruppo di giovani che, orfani del Festival Studentesco, ha deciso di ritrovare la strada del palco. Successo oltre le attese per il cabaret dei ragazzi

BOLZANO. E’ lo Zelig bolzanino, ma non inteso come programma televisivo, bensì come scuola di umorismo e cabaret. Si chiama “Cababoz-Comicità altoatesina” il progetto giovanile figlio del festival studentesco e capace di attirare centinaia di spettatori al centro giovanile “Spazio Vintola” in occasione delle sue serate. Un successo capace di stuzzicare l’attenzione degli esperti anche al di fuori dei confini bolzanini, tanto che è già in programma una puntata a Bologna. La storia di “Cababoz” è abbastanza semplice e affonda le radici in quella palestra di palco che è la gara-manifestazione organizzata dall’Artist Club. Una volta diplomati, infatti, un ventina di ragazzi si sono guardati in faccia per trovare un modo per continuare a coltivare la passione per lo spettacolo e il teatro. Ecco, quindi, che hanno deciso di provare a mettere in scena un evento autogestito, basato essenzialmente sull’alternanza di sketch e la voglia di far ridere. Pezzi scritti direttamente dai ragazzi, personaggi unici, monologhi rivisti o riscritti: c’è tutto questo nel menù di una serata “Cababoz” che si può scoprire anche in un paio di video postati su youtube. Dieci, cinquanta, cento, duecento spettatori: in un attimo le sale si riempiono e i sold out si infilano come le perline di un braccialetto. "Siamo molto contenti e un pizzico sorpresi – racconta uno dei fondatori Ayyoub Elhilhaa – dal successo che siamo riusciti ad ottenere". Non manca nemmeno quel necessario velo di satira: "C’è la parodia di Durnwalder, qualcuno imita l’assessore Christian Tommasini. Cerchiamo di leggere la realtà altoatesina con gli occhi dei ragazzi, ma senza prenderci troppo sul serio". Realizzata pure una maglietta dedicata al gruppo e già richiesta da alcuni affezionati.
  Il prossimo appuntamento è in programma per il 16 marzo. Prezzo d’ingresso a 5 euro, ma meglio informarsi prima sulla disponibilità allo 345/3596558. A condurre la serata ci sarà Gianluca Iocolano, mentre i protagonisti sul palco saranno Emanuele Colombi, Daniel Ruocco, Elia Liguori, Max Meraner, Marco Concer, Mattia Brutto, Alberto Brugnoli, Alessia De Paoli, Marco Zenti, Diego Zambiasi, Salvatore Cutrì, Vladi Martello e Giancarlo Maria Vincenti. 
Alan Conti
 

giovedì 2 febbraio 2012

Arriva lo streaming di Radio Tandem



Radio Tandem: on air anche sul web

Dopo le difficoltà con le frequenze, ora la rete amplia gli orizzonti dell'emittente di via Talvera. Il direttore Nobile: "Contenti di tornare a farci sentire a Merano e Bressanone".

BOLZANO. Ascoltare la radio via streaming non è propriamente una novità all’interno di un settore dove la tecnologia ha aperto nuove porte. Lo è di più, però, se ad approdare sul web è un’emittente come Radio Tandem che può così trovare la strada per superare certi limiti geografici imposti dalle normali frequenze. Da ieri, quindi, è possibile ascoltare i programmi degli studi di via Talvera da qualsiasi punto del globo semplicemente connettendosi al sito www.radiotandem.it e attivando la funzione. Una radio che per Bolzano è qualcosa più di un semplice intrattenimento finalmente torna a superare i confini della conca, come ci racconta il direttore Marco Nobile. "Negli anni scorsi avevamo perso qualcosa in seguito alla privatizzazione delle frequenze, quindi siamo contenti di poter tornare disponibili in zone come Merano o Bressanone. Sappiamo, infatti, di gruppi interessati che ci hanno più volte chiesto questa opportunità di ascolto". Lo streaming, quindi, come porta verso il nuovo mondo delle comunicazioni digitali: "Onestamente non si tratta proprio di una novità – ride – e siamo anche arrivati tra gli ultimi. E’ indubbio, però, che queste nuove funzioni connesse all’uso del computer offrano la possibilità di espandersi". Su facebook, intanto, la notizia già rimbalza: "Esiste un gruppo di amici di Radio Tandem che tuttavia non è un profilo ufficiale. Da buoni ultimi aspettiamo l’arrivo di un nuovo social network per entrare in quello vecchio. Diverse trasmissioni, invece, hanno aperto delle proprie pagine che mi hanno detto funzionare molto bene". 
Alan Conti

lunedì 28 novembre 2011

Il Rainerum digitale lancia la sfida ai cinema


La locandina del concerto lancio 
BOLZANO.Il Rainerum vira sulla tecnologia digitale e lancia la sfida ai cinema cittadini con un…teatro. E’ importante l’investimento sostenuto dai salesiani che hanno rilanciato lo storico teatro dell’istituto in via Cappuccini aggiungendo alla bobina la nuova tecnologia di proiezione digitale. Un esborso di 90.000 euro che si intende far fruttare attraverso un’offerta ampia e a largo spettro generazionale: si parte con l’evento lancio della diretta live del concerto parigino della pop star Shakira alla rassegna dei migliori spettacoli del balletto del Bolshoi di Mosca, passando per un cartellone strettamente cinematografico importante. Se le proiezioni di concerti e balletti sono una novità perfettamente calzante con la natura del rinnovato teatro da 405 posti della scuola, ecco che la crescente attenzione al mercato dei film è, se non altro, un pirmo segnale di nuova competitività. "Fino a poco tempo fa – spiega don Gianfranco Ferrari, economo e anima del Rainerum – le pellicole che proiettavamo arrivavano con un certo scarto temporale rispetto a quanto offerto dai cinema. Nei prossimi mesi, però, questo ritardo è destinato ad assottigliarsi di molto". La sfida a Cineplexx, Eden e Capitol, insomma, è velatamente lanciata anche nel distacco verso la tecnologia 3D e l’insistenza sull’offerta, caso unico in città, di un parcheggio privato esattamente all’entrata del teatro. "Il 3D non intendiamo adottarlo perchè rimaniamo pur sempre una comunità particolarmente attenta sui giovani e alcuni studi ammettono che questo genere di fruizione dello spettacolo può ledere la salute. Il parking, invece, è senza dubbio un punto di forza perché chiunque sia diretto al Rainerum può percorrere via Cappuccini senza incorrere in contravvenzione, entrare nella nostra sbarra e trovare un posto da noi".
 Il contenitore, dunque, è stato tirato a lucido, ma anche il contenuto, messo a punto dallo staff formato dai curatori artistici Valeria Errighi e Sebastian Cincelli coadiuvati dal tecnico di sala Guido Dalla Fior, presenta diversi appuntamenti di punta. Detto del lancio con il live a Parigi di Shakira proiettato in esclusiva sul territorio e in contemporanea con migliaia di sale internazionali giovedì sera alle 20.30 (10 euro il biglietto intero, 8 il ridotto), vale la pena soffermarsi sui cinque balletti proposti in diretta con il Balletto del Bolshoi moscovita. Si parte domenica 18 dicembre alle 16 con un classico come “Lo Schiaccianoci”, si prosegue l’11 marzo sempre alle 16 con “Il Corsaro” e il 29 aprile con “The Bright Stream” alle 17 per finire il 24 giugno con “Raymonda”. Martedì 15 maggio, invece, appuntamento speciale con “Romeo e Giulietta” dall’Opèra National de Paris. Per tutti gli spettacoli il biglietto è di 15 euro, 12 il ridotto. Chicca cinematografica, invece, sarà la proiezione del restaurato “Colazione da Tiffany” il 9 dicembre alle 21: una riproposizione del grande film con Audrey Hepburn che ha già incantato il pubblico del Festival del Cinema di Roma. Il cartellone poi si completa con le rassegne curate storicamente dal Rainerum, i musical dell’associazione “Juvenes” e gli spettacoli proposti da vari progetti e associazioni. Diverse sorprese, tuttavia, sono in arrivo: "Stiamo valutando – spiegano Errighi e Cincelli – le varie offerte di pacchetti e spettacoli e proseguiremo sulla linea del teatro di livello proposto in diretta, ma anche di un cinema che possa incontrare sempre più il gusto dei bolzanini. Tutti gli appuntamenti, comunque, saranno tempestivamente comunicati sul sito www.rainerum.it/teatro da dove, in futuro, si potrà anche accedere alla prevendita". Per ora, però, i biglietti in anteprima si possono trovare solo alla cassa del teatro in via Cappuccini 15 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 oppure sabato e domenica nell’orario di apertura del cinema. Per ogni altra informazione si può chiamare lo 0471/972283 oppure scrivere una mail a teatro@rainerum.it
Alan Conti


lunedì 17 ottobre 2011

Firmian, la casa del teatro per bambini


La conferenza stampa di presentazione
BOLZANO. Firmian è un quartiere giovane, con tante famiglie e bambini piccoli. Parte da questi dati statistici la seconda edizione di “Firmian, il tuo futuro”, programma di manifestazioni ideato dal Dipartimento alla Cultura della Provincia che intende innestare gli eventi culturali all’interno di quartieri e rioni popolari. Affidato il cartellone nelle mani del Teatro Cristallo ecco che il programma di “Firmian, il tuo futuro 2” ha preso forma modellandosi proprio sui bisogni dei bimbi. E’ nata così una manifestazione formata da sei spettacoli incentrati sull’uso di burattini, narrazioni di favole e sfoggio di colori. Tutto gratuito e tutto in scena presso l’Auditorium del nuovo liceo sociale Pascoli nel cuore di Firmian in via Deledda. Non solo, tra ottobre e marzo presso la sala della parrocchia Madre Teresa di Calcutta in via Puccini sarà possibile partecipare a un laboratorio teatrale per bambini in età prescolare tenuto dall’attrice e collaboratrice di Teatro Blu Barbara Fingerle. Un percorso che pone particolare accento sul coinvolgimento dei genitori nello sviluppo delle capacità artistiche ed espressive dei piccoli.
 Tornando agli spettacoli, tutti in programma il sabato pomeriggio e presentati ieri in conferenza stampa dalla direttrice del Cristallo Gaia Carroli, si parte il 22 ottobre alle 16.30 con la storia di “Pinocchio” di Alberto De Bastiani "una rappresentazione universale conosciuta da praticamente tutte le culture". Il 19 novembre, sempre alle 16.30, sarà la volta de “La grande sfida fra il riccio e la lepre” di Teatro Glug: "Una tipica avventura – continua Carroli – di una coppia di opposti in cui il più debole riuscirà a vincere contro il più forte utilizzando l’astuzia". Sabato 3 dicembre proposta locale e natalizia con “La coperta di Natale” della Fondazione Aida e diretta dalla bolzanina Flora Sarrubbo. "Una babilonia di parole inventate e rime storpiate". Introduzione nel nuovo anno con lo spettacolo di sabato 21 gennaio “A pancia in su” del Teatro del Piccione, "una tenera storia incentrata sul rapporto affettivo tra fratelli". Il 4 febbraio è la volta de “L’Elefantino” della compagnia La Baracca che sfrutta le capacità di animazione dei…calzini. "Sono proprio questi indumenti a prendere vita e trasformarsi negli animali della giungla per un racconto che fa riflettere sul tema dell’integrazione delle diversità". Chiusura davvero originale e divertente con “Va dove ti porta il piede” di Laura Kibel."L’attrice – conclude Carroli – trasforma i suoi piedi e le sue gambe in fantastiche creature. Nasce così l’avventura di strani personaggi che, senza parlare, amano, soffrono e fanno ridere".
 Due, invece, i turni previsti per il laboratorio teatrale che potrà essere frequentato dal 10 ottobre al 28 novembre oppure dal 16 gennaio al 5 marzo, sempre di lunedì dalle 15 alle 16.30. L’insegnante e attrice Barbara Fingerle accoglierà i bambini dai 3 ai 6 anni, rigorosamente assieme a genitori o accompagnatori, per un percorso divertente e condiviso. I partecipanti andranno da un minimo di 10 a un massimo di 20 persone e tutto il laboratorio ha un costo di 30 euro. Per informazioni o prenotazioni rivolgersi al Teatro Cristallo, allo 0471/202016 oppure inviando una mail aprenotazioni@teatrocristallo.it.
 L’iniziativa, comunque, viene inserita dall’assessore provinciale competente Christian Tommasini in un quadro più generale "di manifestazioni che, da via Cagliari a Casanova, intendono portare la cultura nelle zone popolari della città e attrarre nuovo pubblico. Non solo, il tutto è preceduto da analisi socio demografiche in modo da calibrare al meglio l’offerta secondo le esigenze comuni. Concentrarsi sulle giovani generazioni, infine, ci permette di sperare in un futuro in cui la conoscenza risolva molte delle attuali paure".
Alan Conti 
 




mercoledì 12 ottobre 2011

Affidare la lirica alla Haydn? Si infiamma il dibattito


Gustav Kuhn, direttore della Haydn
BOLZANO. "E se la stagione della lirica si facesse sfruttando l’orchestra Haydn?". E’ bastata questa domanda, posta su facebook dall’ottavino della Haydn Alessandro Visintini per aprire un ampio dibattito che coinvolge il futuro della cultura bolzanina e affonda le radici nella recentissima polemica sulla funzione della Fondazione Teatro. "Il nostro bilancio- spiega Visintini – è praticamente sempre in pareggio, ad  esclusione forse di un paio di annualità, e produciamo ogni anno tra i 120 e i 130 spettacoli. Non solo, con il direttore Gustav  Kuhn siamo cresciuti moltissimo e siamo riusciti a salvarci da un periodo davvero difficile. Per questo potremmo veramente essere l’alternativa allo spreco che personalmente individuo nella Fondazione Teatro e l’Auditorium". In tempo di bilanci, però, l’aspetto della spesa incide parecchio e qualcuno chiede anche una programmazione che possa coinvolgere di più la componente locale senza fossilizzarsi solo sui capolavori del passato. "In merito ai costi, un musicista della Haydn guadagna tra i 1.500 e 2.500 euro di stipendio per 14 mensilità più premio produzione. Sulla programmazione, invece, bisogna accettare le scelte della direzione, ma non è così facile mettere in piedi iniziative ed eventi che si avvicinino alla realtà locale: bisognerebbe studiarne approfonditamente costi, tempi, modi e meccanismi". Sulla questione interviene anche il consigliere comunale di Sel Guido Margheri che esordisce con una stoccata all’Svp. "La Stella Alpina cittadina decide di tagliare nella cultura mentre continua a favorire prebende elettorali in altri settori. Ritengo, comunque, che la Haydn, anche grazie al lavoro del maestro Kuhn, sia oggi tra le quattro orchestre regionali migliori d’Italia e un patrimonio da difendere assolutamente. Al comune, oltretutto, La Haydn costa 180.000 euro, una cifra non astronomica se paragonata ai 2.300.000 girati alla Fondazione Teatro". Luca Sticcotti, giornalista e musicista, è chiaramente parte interessata all’argomento. "Parliamo di due istituzioni culturali molto diverse tra loro, con la Fondazione che ha certamente più “ombre” rispetto all’orchestra ed entrambe con una scarsa propensione a collaborare fra loro. Da fruitore, però, non posso negare che tendo a non ascoltare mai la Haydn perché propone poca musica moderna o contemporanea". Stessa linea programmatica per Andreas Perugini, esponente del Movimento 5 Stelle provinciale. "Perché non pensare a qualcosa che coinvolga anche i compositori locali come un concorso con musiche suonate poi dall’orchestra? E’ un peccato fossilizzarsi sempre e solo su proposte ottocentesche per venire incontro, magari, alle esigenze di un pubblico di anziani affezionati e rispondendo semplicemente a logiche commerciali. Trovo immorale, comunque, lo stipendio del direttore Kuhn, francamente troppo elevato, mentre il giudizio sui pareggi di bilancio dell’orchestra ha un significato relativo. Con le sovvenzioni in arrivo praticamente da tutti gli enti pubblici, infatti, sarebbe grave il contrario".
Alan Conti