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venerdì 19 settembre 2014

Chiude l'Assenzio, bagarre con il Comune


Essere attivisti del Movimento Cinque Stelle non si coniuga con il successo commerciale o almeno così sembra essere a Bolzano. I motivi possono essere vari, ma il sasso che ieri ha agitato il mondo bolzanino di Facebook è di quelli destinati a far rumore perché dopo dodici anni di gestione Fabrizio Franchi si appresta a mettere il lucchetto al bar Assenzio. Il tutto qualche giorno dopo le dichiarazioni del fioraio di via Bottai Rudi Rieder che ha denunciato un boicottaggio generale per il suo essere grillino di prima linea sia da parte dei clienti sia da parte degli enti pubblici.  La chiusura del locale sotto il passaggio del vecchio Municipio, comunque, non è di quelle che passano inosservate perché, in un modo o nell’altro, queste piccole scale verso una saletta in discesa hanno scritto una piccola storia della Bolzano del divertimento e dell’impegno civile. Dalle feste al karaoke passando agli incontri, appunto, del Movimento Cinque Stelle o i concerti live. Bene o male sono tantissimi i bolzanini che ci hanno passato più di qualche ora.
 Il commento virtuale con cui Franchi saluta il suo bancone è lapidario e fa presto il giro del web: “Data di morte dell’Assenzio: oggi. Onde evitare illazioni e calunnie, anche se abituato a sopportarle dopo dodici anni da parte di bifolchi per nulla professionali, chiarisco che il problema è solo burocratico e che essere attivista Cinque Stelle non mi ha aiutato di sicuro. Grazie a tutti gli amici che in questi anni mi hanno aiutato a vivere felice di un lavoro che amo”. Nulla più in attesa di una partita che potrebbe essere delicata chiamando in causa l’amministrazione comunale. Se davvero un locale viene strozzato dalla burocrazia e non dai bilanci significa che qualcosa non funziona nel meccanismo di gestione degli esercizi. Inutile girarci attorno: della chiusura dell’Assenzio chiederanno conto i grillini, ca va sans dire, ma anche musicisti, artisti e semplici cittadini. Facebook ospita già decine di punti di domanda da riempire.
Attività commerciali strozzate perché nell’orbita pentastellata, questa l’accusa mossa dai titolari. Al di là del consenso politico le amministrazioni non possono permettersi nemmeno il sospetto.
Alan Conti (www.altoadige.it)

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