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mercoledì 30 aprile 2014

Giovani volontari per 72 ore

Appunti di viaggio per chi ama prendersela con i giovani disinteressati: affrontare un piccolo tour dei luoghi lambiti dall’iniziativa “72h senza compromessi”. Da mercoledì pomeriggio e fino a sabato scorso decine di ragazzi dai 14 anni in poi sono sparpagliati tra parrocchie, case di riposo, strutture della Caritas e luoghi di assistenza per sviluppare, del tutto gratuitamente, progetti di solidarietà. Bonificare un campo da calcio, abbellire un muro con un disegno, creare una festa multietnica, pulire un giardino, predisporre corsi di pittura per disabili oppure semplicemente tenere compagnia agli anziani: sono solo alcuni dei progetti proposti. I giovani si iscrivono ma non scelgono di cosa occuparsi: lo scoprono all’ultimo momento e nessuno mugugna. Maniche arrotolate e darsi da fare, dormendo in brande e sacchi a pelo all’interno di oratori o strutture. Arrivano da Trentino e Alto Adige e oltre a lavorare, diciamocelo, si divertono pure perché comunque quattro giorni e tre notti fuori casa all’avventura sono sempre qualcosa di stuzzicante.
 “E’ divertente – spiega Elisa Chemolli impegnata a disegnare un murales alla casa di riposo Villa Armonia di viale Trento – perché non sapevamo di cosa ci saremmo dovuti occupare ed è stata una piacevole scoperta”. Il suo gruppo è formato da ragazzi delle scuole professionali di indirizzo grafico di Trento: la scelta degli organizzatori è stata ponderata. “In una sala interna, utilizzata anche per le messe, creeremo un muro di mattoni affacciato su un prato verde con delle spighe e il sole alto in cielo. Il muro rappresenta la solida esperienza degli anziani, il prato la loro giovinezza che dentro non sparisce, le spighe il sostegno degli animatori e il sole Dio che accompagna le messe”. Finito l’interno passeranno all’esterno per dipingere un albero che contiene in sé tutte le 4 stagioni.
 Arrampicandosi per Aslago ecco che a Casa Freinademetz incontriamo un altro gruppo di ragazzi trentini, parrocchia di Gardolo. Un mix di universitari e studenti delle superiori che, armati di badili e falci, stanno disboscando la zona dell’antica piscina. La presenza delle cantine sotterranee impedisce di riempirla nuovamente con l’acqua così i ragazzi eliminano le erbacce e srotoleranno le coperture di plastica riconsegnando, di fatto, uno spazio del tutto nuovo alla struttura. I responsabili se li coccolano con gli occhi e all’interno fanno borbottare una grande caffettiera per regalare ai giovani una pausa. Quasi bisogna strapparli dal loro lavoro. “Sono davvero da applausi – ammette un’assistente – in poco più di un pomeriggio hanno ottenuto risultati strabilianti”. Tutto a bassa voce che i giovani, si sa, sono facili all’entusiasmo da complimento.
Spostandosi a San Giacomo incontriamo un gruppo di ragazzi altoatesini che brulica nel campo adiacente l’oratorio. Sarebbe un grande prato per il calcio, ma il cantiere per la riqualificazione della parrocchia lo ha trasformato in un percorso costellato da sassi enormi ed erba alta. I giovani in arrivo da Bressanone, Bassa Atesina e persino val Passiria non si sono fatti spaventare. “Abbiamo cominciato dalle piante che dall’esterno si infilavano pericolosamente nelle reti – spiega la capogruppo Ancilla Lechner – e poi siamo passati alla rimozione di tutti i sassi e delle piante. Alla fine dovremmo restituire alla parrocchia uno spazio molto ampio da usare come meglio credono”. Del campo si interesserà in particolare il neonato centro giovanile che approfitterà della notevole superfice per organizzare manifestazioni, feste, incontri o anche partite da calcio acquistando e montando la porta che manca.
 Il filo conduttore di queste 72 ore, dunque, è impegnarsi in un percorso che continuerà a dare i suoi frutti anche in futuro lasciando, al contempo, ai ragazzi una bella esperienza e la soddisfazione di aver contribuito a qualcosa che da soli è praticamente impossibile fare.
Alan Conti

Arriva l'hackathon altoatesino


Spariscono posti di lavoro e questo lo sapevamo, ma se ne creano anche di nuovi. L’esempio più classico è quello dei creatori o sviluppatori di applicazioni per gli smartphones: una figura considerata troppo spesso lontana e astratta. In realtà non serve per forza essere dei piccoli fenomeni informatici per portare a galla l’idea giusta e le iniziative pensate in sinergia da Tis e Università per il weekend del 10 e 11 maggio potrebbero dimostrarlo.
 Il Centro Free Software&Open Source dell’Innovation Park, per dire, proporrà una 24 ore senza sosta dedicata a programmatori, giornalisti, designer, creativi o startupper a caccia di una app capace di migliorare la vita quotidiana. Il termine moderno è “hackathon”, una crasi inglese tra hacker e marathon, e mette tutti nelle condizioni di sviluppare la propria idea nel tempo di un giro intero della terra attorno al sole. Tutte le squadre, alla fine, dovranno avere in mano una demo capace di funzionare per almeno 30 secondi: in termini informatici non proprio uno scherzo, ma nulla di impossibile. A organizzare il tutto assieme al Tis arriverà l’azienda specializzata “Angelhack” e i vincitori avranno la possibilità di partecipare a una hackathon a San Francisco. Attenzione perché non si tratta solo di un divertente giochino perché il governo degli Stati Uniti organizza direttamente questi eventi per sondare le menti creative a guarda assai attentamente quello che ne scaturisce. “E’ un’ottima possibilità – spiega il manager Tis Patrick Ohnewein – per trasformare un’idea in prototipo in sole 24 ore”. E’ un’esperienza, ma anche un possibile sbocco professionale. Il sito per iscriversi è http://hackathon.opengisdata.eu
Altra maratona, stavolta formativa, è quella organizzata dalla Lub per 20 giovani donne che da venerdì 9 a domenica 11 maggio potranno seguire la bellezza di 52 ore di corso per sviluppare applicazioni all’interno del progetto internazionale “Rail Girls”. Necessario un computer portatile e creatività: nulla più e nessuna conoscenza pregressa. Il che la dice lunga sulle potenzialità. “Vogliamo spronare le giovani donne ad entusiasmarsi per le nuove tecnologie –l’intento del decano della facoltà di informatica Pekka Abrahamsson – e questa ci sembra la strada migliore sotto la guida di coach informatici che si sono formati proprio alla Lub”. Anche qui iscrizioni on line al sito http://tinyurl.com/railsgirls54-bolzano
 Le nuove opportunità professionali sono lì: coraggio, si possono andare a prendere con la giusta dose di grinta e inventiva. 
Alan Conti

martedì 29 aprile 2014

De Castro: "L'Europa aiuta i contadini altoatesini"

Alle Provinciali si puntò sul nome, alle Europee si va sui temi ma in ogni caso l’occhiolino al mondo tedesco del Partito Democratico continua. L’agricoltura, dunque, come focus centrale dell’incontro tenuto la scorsa settimana nella sede di piazza Domenicani con Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo ed ex ministro dell’agricoltura. Una conferenza che muove dall’ondata anti europeista montante. “Spesso – spiega De Castro, candidato per la riconferma -  ci sono delle idee sbagliate dell’ente continentale. E’ sbagliato pensare di affossarlo”. Spazio, poi, all’aspetto agricolo vero e proprio. “Nella scorsa legislatura, per la prima volta, abbiamo potuto intervenire fattivamente nel settore con tre regolamenti che hanno sensibilmente cambiato la situazione”. Inevitabili i riflessi locali. “La montagna è un’eccellenza del nostro sistema, non solo per la frutta ma anche per vino e formaggi. Sono tutti comparti in crescita per fatturato, esportazione e occupazione: in un momento di crisi è motivo d’orgoglio”. In arrivo, comunque, aiuti preziosi. “Oggi anche le superfici altoatesine passeranno, nel campo dei contributi europei, da 56 euro a ettaro a più di 200 euro a ettaro. Un aiuto sensibile per un territorio che ha una fortissima vocazione all’export”. Dovrebbe essere più semplice gestire anche i rischi di mercato: “Abbiamo introdotto assicurazioni sul reddito oltre a quelle già esistenti sulle calamità”. Candidato di origine bolzanina, invece, è Andrea Pardi che accompagnerà De Castro nei vari incontri altoatesini. “Dobbiamo riuscire a riempire di contenuti la politica e l’Europa avvicinandola ai cittadini. L’integrazione economica deve riuscire a sfociare nell’integrazione sociale dei popoli”.
Alan Conti

lunedì 28 aprile 2014

Bolzano, arriva ultra Internet di Telecom


La diffusione delle rete internet ormai vale come un’opera di infrastruttura e l’annuncio che arriva da Telecom per Bolzano ha sicuramente potenzialità interessanti. Il capoluogo, infatti, è stato scelto dall’azienda tra le città adatte al lancio della nuova fibra ottica per i servizi “Ultrabroadband”: un nome da supereroe che rappresenta un salto in avanti in termini di velocità di connessione. Questo collegamento, realizzato con tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet) per comporre la nuova rete Ngan (Nex Generation Access Network), permette una navigazione a 30 megabit al secondo in download. Utilizzando i più comuni Megabyte significa 3,75 Mb al secondo per un potenziale di 225Mb al minuto. Mezzo minuto circa per scaricare un minuto di video in altissima definizione 1080p. Il nome commerciale, più masticabile, sarà “Ultra Internet”.
 Case e uffici della città, dunque, potranno viaggiare più spediti nelle loro operazioni: dalla creazione di documenti in Hd al semplice gaming on line multiplayer tanto sviluppato dalle consolle moderne per i videogiochi. Impulsi, chiaramente, anche per i contenuti multimediali di smartphones, tablet e smart tv. Nel campo aziendale maggiore celerità per le soluzioni professionali di It Impresa Semplice. Proprio la tv è un elemento determinante nell’accelerata che Telecom sta dando alla diffusione della nuova fibra: viaggerà per questi cavi, infatti, il ricco accordo siglato con Sky per diffondere la pay tv con questo mezzo. Non a caso analoghi annunci sono stati fatti recentemente dall’azienda di telefonia a Piacenza, Novara, Bologna e Pisa. Un investimento che nel complesso costerà 2,7 miliardi di euro nel biennio fino al 2016 tra messa a punto, sviluppo e diffusione. Non pochi.
 Attenzione, però, alle applicazioni legate strettamente all’amministrazione della città. La nuova rete, infatti, permette una più facile gestione di software per servizi di telepresenza, videosorveglianza e monitoraggio. Si calpesta, insomma, anche il delicato campo delle telecamere per la sicurezza: la loro gestione sarebbe più facile, perlomeno in potenza. L’aiuto  verso un modello di città intelligente, però, non si esaurisce qui perché  la nuova connessione consente pure di controllare meglio la mobilità sul territorio e una più efficace rete sensoriale per il telerilevamento ambientale sui dati che si intendono trasmettere alla popolazione.
 La messa in opera per funzionare deve essere piuttosto diffusa sul territorio e Telecom prevede di raggiungere 35.000 unità abitative grazie a 80 chilometri di cavo utile a collegare 185 armadi stradali alle rispettiva centrali. Un lavoro complesso e di impatto per una tecnologia che in futuro, secondo l’azienda, potrebbe arrivare a una velocità di connessione di addirittura 100 megabit al secondo: un’enormità. I costi, al momento, rimangono abbastanza accessibili con un canone mensile di 29 euro al mese per la clientela consumer e 35 euro per quella business in promozione per i primi 6 e 12 mesi. Necessario, quindi, farsi stilare un piano tariffario preciso di quanto potrà avvenire anche in futuro.
Alan Conti

Amata, primo cucciolo di lama altoatesino


Galline, cavalli e…lama. O alpaca, secondo i gusti. Questo animale particolare è ormai principe incontrastato di una porzione di Soprabolzano, costellata da pascoli, che circonda il maso Kaserhof. La bellezza di 138 esemplari attirano ormai da anni curiosi, bambini e adulti per vedere da vicino un animale insolito, tanto curioso quanto diffidente. Da qualche giorno, però, la gita si arricchisce di un particolare in più perché è venuta alla luce la piccola Amata, la prima cucciola di lama dell’annata. Grigia con gli occhiali neri e una spruzzata di bianco il frugoletto guarda con simpatia quelle strane bestie umane che la visitano, ma non si allontana mai troppo dalla mamma. Allegra il nome della madre, Amata quella della figlia: un inno all’ottimismo per la famiglia Mair che per prima ha aperto a questi animali le porte altoatesine e italiane. Bene, come Amata ne aspettano altri 60 quest’anno.
 “Sì – ride Walter Mair – Amata è solo la prima dell’annata che già si presenta come ottima. D’altronde siamo un allevamento ed è normale sia così. Certo, ogni nascita è un’emozione e quando arriva il primo cucciolo anche di più”. Da profani scopriamo che si tratta di un lama e non di un alpaca. “Il lama è più grande e con le orecchie a banana mentre gli alpaca sono più piccoli con le orecchie appuntite”. Ci perdoni Mair, ma cosa se ne fa di 60 nuovi arrivi? “In parte li teniamo e in parte li vendiamo. Il mercato si è molto ampliato e abbiamo clienti anche in Alto Adige: gli ultimi sono tre esemplari finiti al lago di Monticolo. Altrimenti arriviamo nel nord Europa, ma anche Bergamo, Alessandria, Sicilia, Calabria e molta Inghilterra. C’è che li utilizza per attività turistiche e chi li sceglie come animale domestico”. Scusi? Come un cane? “Sì, esatto. Chiaramente parliamo di persone con appezzamenti di terra però è così”. Poniamo che io mi voglia portare a casa Amata, quando devo sborsare? “Ci sono vari fattori da considerare. Un lama, di norma, parte dai 2.000 euro in su”. Questo animale, poi, è famoso per il suo sputo ma in realtà è un gesto che compiono solo in stato d’allarme: difficile accada nella tranquillità del loro recinto. Meglio, comunque, non stuzzicare.
 Mair è da 24 anni allevatore di cavalli arabi e da 18 ha scoperto lama e alpaca. Un amore viscerale, certo, ma anche il fiuto per un investimento importante. “Ero all’estero per vedere uno stallone quando ho incontrato un allevatore con dei lama. Mi piacevano, ero curioso e ne ho comprati due. Mi sono accorto di quanto fossero belli e utili: posso tranquillamente dire che senza di loro non ci sarebbe il Kaserhof”. Come si guadagna con questi animali? “Vari modi. Dalla vendita diretta alle escursioni passando per la lana che è di ottima qualità. Noi facciamo la tosatura poi mandiamo la materia prima in Austria  e Toscana dove la lavorano trasformandola in vari prodotti. I copriletto, per esempio, sono molto morbidi e azzerano qualsiasi problema di allergia”.
 In Italia, intanto, l’attenzione del settore comincia ad essere alta: a settembre proprio al Kaserhof si terrà una mostra internazionale e il primo premio interamente italiano. Il 7 giugno, invece, porte aperte per tutti all’agriturismo.  Per quel giorno Amata avrà tanti amichetti da presentare.
Alan Conti 

Colorcloud, un'occhiataccia al razzismo


Gli occhi fanno quel che possono, niente meno niente più. Lo canta Ligabue e questa volta possono tanto. A dare loro questa occasione è il progetto “Colorcloud, prestaci il colore dei tuoi occhi” ideato dal giovane fotografo bolzanino Giacomo Flaim, assieme ai colleghi studenti  dell’università di Trento Kastriot Sula e Federico Carotta. Una forma d’arte contro il razzismo che ha trovato concretezza nella giornata di ieri in occasione del Festival delle Resistenze e che muove da un’idea originaria tanto immediata quanto spiazzante. “Hai mai discriminato qualcuno per il colore dei suoi occhi? – la domanda che Flaim, diplomato al liceo scientifico e iscritto alla facoltà di Interfacce e Tecnologie dell’Informazione, pone ai partecipanti – Perché farlo, allora, per il colore della pelle?”. Una buona riflessione, però, funziona meglio se si porta dietro un riflesso concreto ed è qui che si nasconde il divertente. “Fotografiamo il primo piano degli occhi di tutti i cittadini che vogliono prestarsi e li mettiamo insieme in un video aumentando progressivamente la velocità della successione degli scatti. Dopo un po’ la mente si concentra sul colore dell’iride e dimentica completamente il colore della pelle dei soggetti: è un riflesso naturale, ci si concentra sulla variabile più evidente”. Provare per credere: è esattamente il meccanismo inconscio che si attiva. La tecnologia utilizzata in post produzione è quella dello stopmotion. Un’idea che Flaim covava da tempo: “A dire la verità ho cominciato a ragionarci sopra due o tre anni fa, ora ho trovato il modo e l’occasione pe realizzarla”:
Quella di Bolzano è stata in realtà la terza puntata di “Colorcloud” che è stato già sperimentato in due date a Rovereto e una a Trento. In tutto sono 400 le persone che hanno offerto nelle scorse settimane i loro occhi: un totale di 800 bulbi. L’effetto è assicurato. Anche a Bolzano, infatti, sono stati diversi i cittadini a presentarsi nel piccolo set allestito in piazza Matteotti nonostante una giornata che nel pomeriggio si è incupita. Tutti i partecipanti, oltretutto, possono ricevere il proprio scatto via mail come testimonianza di un piccolo gesto nella lotta contro il razzismo. Lasciarsi immortalare in un bel primo piano: in fondo non è difficile per una battaglia di civiltà che è sempre bene incoraggiare. “Cosa vuoi che sia” si intitola la canzone di Ligabue. Appunto.
Alan Conti

giovedì 24 aprile 2014

Ora, il calcio rischia di morire

Il calcio è la sezione sportiva con più praticanti nel Comune di Ora eppure rischia di sparire, cancellata. Già perché l’Ora che gioca a Egna è piuttosto un controsenso, ma rischia di diventare la soluzione paradossale a un intreccio di regole strette, burocrazia macchinosa e ricerca di fondi. Il nodo attorno al quale ruota la sopravvivenza di una associazione nata nel 1920 è quello dell’omologazione del campo in terra con le luci artificiali. La sezione altoatesina della Federazione Italiana Gioco Calcio, infatti, non l’ha concesso l’ha concessa: impianto fuori dai parametri. “La Figc – spiega Andrea Piccoli, direttore sportivo dell’Ora Calcio, ma anche consigliere comunale – sta finanziando la costruzione di un campo alternativo che terrà in uso per sé. Purtroppo questo impianto non si trova ad Ora, ma ad Egna”. Senza troppo girarci attorno, insomma, alla Federazione interessa assai più il destino della propria struttura che non recuperare la terra battuta di Ora. Chiunque abbia frequentato un minimo i campi della Provincia, però, sa anche che togliendo questa omologazione la Figc crea un precedente importante: sono tanti, a questo punto, i terreni gibbosi su cui ci sarebbe da fare una riflessione. In un paio di scritti inviati alla Figc locale, infatti, Piccoli chiede lumi precisi sugli interventi da promuovere e sottolinea pure i vantaggi del campo attuale. “Da 12 anni procediamo regolarmente al risanamento e il drenaggio dell’acqua piovana è comunque buono. Le infrastrutture ci sono e sono accettabili. Crediamo sia interesse della Federazione salvare quante più associazioni possibili”. Solo una delle lettere ha ricevuto risposta dalla Figc con sottolineatura del nuovo investimento a Egna. Addirittura una mail con richiesta d’incontro è rimasta lettera morta da più di un mese: probabilmente il territorio altoatesino è talmente esteso da non aver lasciato tempo per analizzare la situazione di una società che rischia di morire.
 Fuori dalla tenzone rimane, però, l’amministrazione comunale di Ora: la possibile soppressione della squadra di paese non può lasciare indifferente la comunità. “La struttura è in gestione proprio dal Comune – continua Piccoli – ma l’ente non si è ancora espresso su come intende procedere in futuro”. Se la direzione non la sa un consigliere comunale c’è da credere che in Municipio alberghi qualche incertezza. Qui, però, spunta la sorpresa che potrebbe sparigliare le carte. Sottotraccia, infatti, l’assessore Elmar Gabelin e il consigliere Engelbert Schaller hanno proposto Ora come sede nel nuovo campo di allenamento dell’Fc Alto Adige. “Una richiesta sensata dato che abbiamo 2 campi  con tribune, illuminazione, 5 spogliatoi per le squadre e uno per gli arbitri, un parcheggio con 300 stalli e una grande sala di ritrovo con bar e cucina. Senza dimenticare la vicinanza all’autostrada e alla stazione dei treni”. Caldaro e Appiano sono, fino adesso, le due sedi più chiacchierate per gli allenamenti biancorossi, ma nessuna delle due, finora, ha mai fatto salti di gioia per ospitare la squadra. Urge un incontro tra la società, il sindaco e la Figc. Sempre che in Federazione non siano troppo occupati.
Alan Conti 

mercoledì 23 aprile 2014

Sf, a Bolzano 2500 alloggi vuoti


“Per il prossimo decennio non c’è nessun bisogno di nuove costruzioni edilizie a Bolzano”. Südtiroler Freiheit tira per la giacchetta il sindaco Luigi Spagnolli e l’assessore all’urbanistica Maria Chiara Pasquali e in una lettera li invita a fermare i cantieri. “Nel capoluogo – scrive Roland Lang – si contano ben 2500 appartamenti vuoti. E’ giusto che l’amministrazione rifletta su questa cifra e fermi immediatamente qualsiasi attacco al verde di confine. Non c’è nessun reale bisogno che giustifichi la politica della cementificazione”.  Naturalmente la situazione non è così semplice perché sul tema si innestano anche questioni economiche e sociali. “Quello che serve davvero sono misure che rendano gli affitti accessibili evitando l’abbandono di cantieri come avvenuto a Firmian. In Centro, infatti, si trovano decine di alloggi vuoti: sarebbe compito dell’assessore e dei suoi uffici tecnici trovare il modo per risanarli e renderli fruibili sul mercato delle locazioni”. Immancabile, per il partito della pasionaria Eva Klotz, la punta di timore per lo straniero. “Proprio a Bolzano – continua Lang – vivono 50.000 stranieri, la stragrande maggioranza dei migranti sul territorio altoatesino. Evidente che ampliare la città non farà altro che richiamarne di nuovi rendendo più complessa la fornitura dei servizi”.

lunedì 14 aprile 2014

Zublasing ospite alla Casa Bianca


Giornata particolarmente emozionante per Petra Zublasing che nei giorni scorsi è stata ospite del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in qualità di membro della squadra di tiro a segno dell’Università della West Virginia. Con lei anche il fidanzato Niccolò Campriani, vincitore olimpico a Londra 2012 e cittadino acquisito di Appiano. A darne notizia, piuttosto raggiante, è proprio il sindaco di Appiano Wilfried Trettl: “Si tratta di soddisfazioni e successi che non cadono dal cielo. Al giorno d’oggi chi desidera affermarsi in ambito sportivo non ha solo bisogno di talento, ambizione, resistenza, diligenza e disponibilità alla rinuncia. Bisogna avere alle spalle una famiglia che ti sostenga e un’associazione che ti sproni continuamente”. Già, perchè non sempre è facile restare aggrappati ai propri sogni quando i riflettori non si sono ancora mai accesi o sono semplicemente lontani. Trettl, comunque, desidera andare a parare sul plauso alla rete comunale. “Il lavoro delle nostre associazioni e le strutture modernamente attrezzate costituiscono la base per carriere sportive che possano raggiungere il top. Il Comune è parte integrante di questo percorso e il loro onore riconduce anche al nostro”. Detto che molto fanno anche il talento e l’applicazione per Zublasing va annotato un altro piccolo successo: la nomination, insieme ad Eva Lechner, al titolo di “Sportivo dell’anno” che sarà assegnato al Ballo dello Sport che si terrà il 25 aprile presso il Kursaal di Merano. Il 14 maggio, invece, il Comune di Appiano presso la Sala Culturale consegnerà le onorificenze sportive con riferimento all’ultimo biennio agonistico. L’occasione per conoscere anche le giovani promosse che crescono all’ombra degli allori olimpici. Il futuro che muove i suoi passi. 
Alan Conti

Lido di Ora, i prezzi della nuova stagione


Il meteo propone un anticipo d’estate e il Comune di Ora si adegua gettando lo sguardo a bordo piscina. La giunta, infatti, ha approvato i prezzi d’entrata del lido “Forchwald” per la prossima stagione. Costerà 5 euro il ticket giornaliero d’entrata per gli adulti che si trasforma in 3 euro se acquistato dopo le 16. Per quanto riguarda i bambini tra i 5 e i 14 anni quota fissata a 2,90 per tutto il giorno e 1,80 per il tardo pomeriggio. Gratis i piccoli sotto i 5 anni. Previsto anche un pacchetto da 12 ingressi al costo di 50 euro per gli adulti (risparmio di 10 euro) e 28 per i bambini (risparmio di 6,8 euro). Per quanto riguarda gli abbonamenti stagionali il listino recita 68 euro per gli adulti e 32 i pargoli tra i 5 e i 12 anni. Attenzione alla possibilità di sottoscrivere un abbonamento famiglia che. con almeno un adulto e un bambino,  prevede 60 euro per l’adulto e 25 per il figlio (risparmio di 7 euro sui due). Approvati anche i prezzi per la sdraio e l’ombrellone, 2,50 euro più 3 di cauzione cadauno.  Una decisione che passa nelle mani dell’azienda di gestione “Dalfood” con 3 voti di giunta favorevoli  e l’astensione di Claudio Mutinelli cui non è piaciuto il mancato rapporto tra il pacchetto da 12 entrare e l’abbonamento stagionale. 
Alan Conti

Vineum, rischio referendum


Il progetto del Vineum passi per una consultazione popolare. Bolzano non è l’unico Comune altoatesino a fare i conti con la voglia del vaglio della cittadinanza sulle opere di grande impatto. Nella seduta del consiglio comunale di Appiano in programma mercoledì 16 aprile, infatti, si discuterà una mozione che richiede un referendum sul progetto di riqualificazione delle storiche cantine di Cornaiano firmato dagli architetti Matteo Scagnol e Thomas Hundt. Un’opera chiave per lo sviluppo turistico del paese, ma anche per la sua conformazione urbanistica generale. Lo stesso Scagnol, in sede di presentazione pubblica, si era detto conscio di mettere a punto un percorso capace di incidere sull’aspetto di Cornaiano in modo particolarmente significativo. Muove probabilmente da questa considerazione la mozione presentata dai consiglieri indipendenti Ingrid Pertoll Froner, Caroline Klotz e Andreas Pertoll concernente, appunto, una consultazione popolare sul tema. Difficile che la maggioranza possa mettere in gioco un lavoro che dura da mesi, passato attraverso un concorso piuttosto affollato per varietà e geografia dei partecipanti. In caso di bocciatura, infatti, si rischia di dover ricominciare daccapo un percorso complesso con il rischio di rimanere fermi per troppo tempo. Non semplice anche sconfessare l’impalcatura di un bando che, a differenza di quanto sta avvenendo per il quadrante di via Alto Adige nel capoluogo, è stato predisposto dalla stessa amministrazione. Dall’altra, però, il tastare il polso dell’elettorato può essere argomento particolarmente sensibile nelle comunità più piccole. quindi l’esito della votazione al punto 4 dell’ordine del giorno non è da considerarsi scontata. Vero che le mozioni si possono anche dribblare, ma il granello nell’ingranaggio politico potrebbe essere bello grosso in caso di orientamento verso una consultazione.
 Più tecnici, invece, gli altri passaggi in programma nella seduta con la risposta all’interpellanza del consigliere indipendente Ivo Hechensteiner sulla soppressione di tre posti auto sulla piazza centrale di San Paolo, la presa d’atto del conto consuntivo del notiziario comunale, alcune variazioni urbanistiche e la sostituzione del consigliere dimissionario Markus Rigele. Il voto per il voto inevitabilmente cattura l’attenzione.
Alan Conti 

Aldino, nuovo accesso per il Bletterbach


Aldino espande la sua zona produttiva e lo fa dando ufficiale semaforo verde a una modifica nell’aria da qualche tempo.  La zona per insediamenti produttivi denominata “Neustatt” ed elaborata dall’architetto di Cortina Edith Zemmer ha ottenuto l’ufficiale via libera dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Christoph Matzneller. Nell’area chiamata precedentemente “Handwerke Aldein II”, dunque, sarà possibile costruire con alcune accortezze. Primo cittadino ed assessori, infatti, hanno preteso l’edificazione in adiacenza tra lotti confinanti e fino al confine di zona sotto la quota massima del muro che delimita il lotto stesso. Niente, comunque, di insormontabile per la realizzazione del progetto.
 Sempre nell’ultima giunta è stato dato il via libera per il conferimento dell’incarico direzione lavori e contabilità finalizzate alla sistemazione della strada comunale Lerch. Si tratta della bretella di accesso al Bletterbach patrimonio mondiale dell’Unesco. Ad occuparsi di queste mansioni sarà la ditta “Plan Team” di Bolzano che ha già predisposto un progetto per un costo totale di 239.793 euro di cui 176.318,38 per il lavoro e 63.474,62 per l’amministrazione. L’affidamento diretto, dunque, è la scelta del Comune giustificata dalla “necessità di velocizzare le procedure in tempi di crisi”. Un incarico che, al momento, riguarderà il primo lotto stimato in 9.083 euro, quindi ben al di sotto la soglia massima di scelta diretta fissata a 40.000 euro.
 Meno delicata ma ugualmente interessante è, infine, la delibera che permette l’installazione di un’altalena biposto con pali zincati nel parco giochi del paese. Di fatto una struttura classica con un’altalena per i grandi e una, a gabbia, per i più piccoli. A realizzarla sarà la ditta “Progart” di Andriano per un importo complessivo di 1.268,80 euro.
Alan Conti

venerdì 11 aprile 2014

Medioevo e Rinascimento in note


Rinascimento e Medioevo nella musica che stasera si potrà ascoltare presso la sala parrocchiale di Egna a partire dalle 20.30. Nell’ambito della rassegna “Itinerari Musicali”, infatti, si esibirà l’ensemble  Sangineto, un trio formato da Adrano e Caterina Sangineto con Jacopo Ventura a supporto. Il loro repertorio è punteggiato di brani antichi pescati dalla letteratura medievale o rinascimentale. Si va dalle cantigas di terra iberica alle laudi italiche riportando atmosfere arcaiche ricche di fascino e suggestione. Naturalmente nulla è lasciato al caso e gli strumenti suonati sono repliche di quelli usati all’epoca fin nei minimi dettagli: vielle, ghironde, arpe e percussioni varie. Alcuni di questi sono realizzati a partire da progetti trovati sulla carta e, forse, nemmeno mai realizzati: una sorta di sogno musicale che il tempo ha reso realizzabile. Tra questi non può non essere citato l’organo con mantici di carta tratteggiato addirittura da Leonardo Da Vinci. Sangineto, dunque, oltre a un ensemble di valore è diventato lentamente un laboratorio di liuteria di riferimento per tutti gli appassionati italiani e nel mondo con sede a Lucca. Lo spettacolo proposto questa sera dall’assessorato alla cultura di Egna, dunque, rimane sospeso tra musica e tecnica, concerto e teatralità, sorpresa e perizia. Di sicuro stimola la curiosità.

martedì 8 aprile 2014

Il pelo nell'uomo, la scaramanzia è questione di barba


Il pelo nell’uomo. Quello che appare un refuso clamoroso è in realtà nel mondo dell’hockey una faccenda molto seria. Una questione, diciamo così, di mentalità. Già perché il pelo in questione è quello della barba che, secondo scaramanzia, va rigorosamente lasciato tale dal primo disco scodellato nei playoff fino all’ultima sirena. Una scelta nata quasi per caso in Nhl con la scelta degli Islanders ’79-’80 di non radersi a causa del ritmo infernale della serie finale: 4 partite in 5 incontri. “Non c’è tempo” dicono gli Isles e intanto si prendono un quadriennio senza mai mollare la Stanley Cup. Di fronte a simile enormità sportiva si sfida chiunque a non ripetere quel gesto propiziatorio e così la “playoff beard” (perché si chiama così, all’inglese e con tanto di voce su Wikipedia) diventa affare serio per chiunque ruoti attorno a un puck in primavera. Ora, passi per i giocatori e i dirigenti che in qualche modo legano tutto al risultato, ma i veri highlander della pratica sono senz’altro i tifosi. Sono loro che fuori dal palazzetto devono giustificare il look imbarbarito con amici, parenti, colleghi o clienti. Ragazzi, c’è gente che lavora nei negozi o nei bar. Per non parlare delle fidanzate: valle a riprendere perché si innamorano di una scarpa mentre hai le fattezze di Santa Claus. Non semplice.
 Al cuor tifoso, però, non si comanda. Così Bolzano, soprattutto per merito dei biancorossi purosangue di una curva splendida, si è progressivamente punteggiata di barbe. Impiegati, dirigenti, professionisti, deejay, operai, studenti: non importa, nessuna eccezione, prima di tutto si è pazzi di questo Bolzano che sta solcando le acque della Ebel con lo spirito delle caravelle di Colombo: non si sa dove arriverà, ma comunque si tratterà di un luogo stupendo. I giornalisti? Si è detto nessuna eccezione. Impossibile, dunque, non tributare loro una piccola galleria fotografica come premio per passione e dedizione in un contesto dove la barba lunga rovescia il suo proverbio e diventa un simbolo di entusiasmo e appartenenza. Bolzano torna a stringersi al suo sport più popolare e lo fa anche attraverso gesti che rendono onore a chi la squadra la segue sin da principio. Ovviamente non tutte le barbe sono uguali perché la crescita è piuttosto individuale e c’è chi trasfigura e chi riesca a cavarsela con qualche isolato cespuglietto isolato. Guardatevi intorno stasera al Palaonda, sarà un divertimento in più.
 L’hockey, poi, è sport particolarmente incline a certe stranezze e le scaramanzie non si riducono mica alla semplice barba. Per dire: c’è chi segue le partire senza scarpe e mangia finocchi crudi prima di ogni partita. Tutto sommato, però, possiamo anche ritenerci soddisfatti perché a Detroit i sostenitori dei Red Wings, anche loro biancorossi, trovano benaugurante per i playoff lanciare polipi sul ghiaccio. Che poi Detroit è città dove la reperibilità del polpo come materia prima è più o meno quella di Bolzano. Chi si immagina una fine vicina con la finale di Ebel, però, sottovaluta un aspetto fondamentale: a breve cominceranno i playoff Nhl e gli appassionati hanno quasi tutti una squadra del cuore anche lì da sostenere scaramanticamente. Coraggio fidanzate, guardate che splendida scarpa.
Alan Conti

Spagnolli: "Pronti a non firmare l'accordo di Finanza Locale"


“Se la Provincia non ci garantirà un finanziamento adeguato siamo pronti, per la prima volta nella storia, a non firmare l’accordo sulla Finanza Locale”. Ad accendere la miccia della pazienza verso Palazzo Widmann è il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che ieri sera, in consiglio comunale, alla presentazione del bilancio di previsione 2014 ha riportato la faccia dura del Consorzio dei Comuni. “Abbiamo avuto un confronto molto franco tra di noi. E’ evidente che l’entrata dell’Imi, in termini di denaro, sarà minore rispetto a quanto garantito in precedenza. Se questa differenza non sarà colmata la nostra firma non la metteremo”. Il primo cittadino non cela un certo fastidio verso l’incertezza dei finanziamenti in generale. “Mi sarebbe piaciuto chiudere il bilancio di previsione a dicembre come avvenuto in passato, ma finchè la Provincia non ci chiarisce bene su quanto possiamo contare è impossibile mettere nero su bianco cifre precise. Non che ora la situazione sia molto più precisa, ma almeno riusciamo a garantire delle sacche di sicurezza  che ci permettono di avere un bilancio affidabile. Qualche ragionamento andrà fatto pure sul Fondo di Rotazione”. L’ultima frecciata a Palazzo Widmann parte sulla questione del sociale. “La Provincia cerca continuamente di delegarci competenze senza pagarle. Ci troviamo di fronte a due strade: o non offriamo il servizio oppure cerchiamo di garantirlo e andiamo poi a discuterne il finanziamento. Io sono per non lasciare il cittadino senza servizio, ma è chiaramente un problema delicato”. Una mano arriva dalle partecipate: i numeri parlano di società in salute rispetto alla media italiana. “Siamo contenti di poter contare su queste risorse importanti e dobbiamo rigettare le critiche della Uil sulla gestione di Ae. Accantonare delle somme dagli utili è un preciso dovere”.
 Dopo l’esposizione generale del direttore di Ripartizione Fabio Bovolon il sindaco ha voluto anche soffermarsi sui costi legati al personale. “E’ vero che si tratta di spese importanti e in salita, ma abbiamo anche una città in crescita e più servizi da garantire. Il problema è che abbiamo una pianta organica sempre più adulta con 45 anni di media. C’è, dunque, un problema generazionale in prospettiva per il lavoro del Comune”. Novità in vista anche ai capitoli cultura e patrimonio immobiliare. “E’ ora di finirla – le parole di Spagnolli – di avere iniziative che possono attingere contributi in Provincia e poi in Comune. Ci vuole un cambio della legge provinciale. Abbiamo già impostato il discorso con Philipp Achammer e Christian Tommasini. Spesso ci si dimentica, invece, che il mercato degli immobili non è proprio fiorente in questo periodo, quindi ha poco senso criticare l’amministrazione perché non cerca di dare impulso alle vendite”. Chiusura sul quadrante di via Alto Adige: “Il progetto e la riflessione sulla riqualificazione sarà condivisa, non sarà una vicenda gestita solo da me e il vice Klaus Ladinser”.
Alan Conti 

Nuovo centro culturale: persi 2,5 milioni a bilancio


Doveva essere un centro giovanile plurilingue ed è diventato un centro culturale. Parliamo del progetto che già da qualche anno viene previsto dall’amministrazione bolzanina per creare un punto di ritrovo per i ragazzi che sia effettivamente qualcosa di diverso. Finora una bella intenzione che, però, è sempre rimasta sul piano delle belle intenzioni mentre la carta l’ha vista solo nelle righe di qualche bilancio: nessun  concreto progetto, nessuna idea della sua effettiva ubicazione. Fin qui, tutto sommato, poco male o comunque niente di irrimediabile. Il problema è che doveva essere finanziato con 3,5 milioni di euro secondo il piano di investimenti 2013-2015 del Comune di Bolzano e nel suo gemello allegato al bilancio di previsione 2014 sul periodo 2014-2016 la cifra è diventata di un solo milione. Persi secchi 2,5 milioni di euro nel tergiversare di questi mesi e ancora non si vede un progetto preciso, anche se qualcosa sembra muoversi. “E’ una situazione incredibile – sottolinea il consigliere comunale dell’Udc Angelo Gennaccaro – perché questa cifra è sempre stata messa a bilancio per nulla. Nell’ottica di una centralità del plurilinguismo si tratta di un’opera che riveste un’importanza particolare. Con un milione di euro possibile non trovare uno straccio di sede per questo su tutto il territorio comunale?”.
 La messa in bilancio di più progetti è, comunque, prassi piuttosto abituale e risponde a una logica di accesso al finanziamento previsto, appunto, solo per quello che è già riportato nel documento preventivo. Poi, di norma, si procede all’aggiustamento con una variazione di bilancio.
 Il passaggio da “centro giovanile” a “centro culturale”, comunque, ha determinato lo spostamento dell’intervento dall’assessorato di Mauro Randi a quello di Patrizia Trincanato. Un cambio di denominazione che è più un tecnicismo di competenze che non una vera e propria modifica di un progetto che, come detto, è ancora tutto da costruire. E’ la stessa Trincanato, comunque, a  delineare un percorso istituzionale più preciso. “E’ mia intenzione predisporre tutto il necessario per partire appena possibile con un bando per l’intervento. Da quello, chiaramente, dipenderà anche la scelta dell’eventuale ubicazione, ma penso che si possa entrare in una fase più operativa senza aspettare troppo”. Meglio, dunque, velocizzare per evitare ulteriori, improvvisi, decurtamenti. 

venerdì 4 aprile 2014

Domani a Egna la finale di "Stasera mi butto"


La serata per buttarsi sarà sabato prossimo quando presso l’Haus Unterland di Egna si svolgerà la serata finale della sesta edizione del festival musicale “Stasera mi butto – Loss di Gean” organizzato dal Music Club di Egna in collaborazione con Udae. Da quaranta i gruppi sono stati scremati in diciannove durante le quattro giornate di “free sessions” sul palco del Point. La bussola seguita da giurati e organizzatori è stata quella della maggior varietà possibile quindi sul palco si ascolteranno e vedranno generi e musicisti molto diversi tra loro. Giovani e veterani della musica altoatesina proporranno pop, hard rock, rythm and blue’s, progressive rock, folk, soul o indi rock. I primi classificati di ogni categoria potranno guadagnarsi il prestigioso accesso alle semifinali del “Festival internazionale della musica emergente” in programma a ottobre a Milano e organizzato dalla scala nazionale del Tour Music Fest.
 Sorrisi anche per i secondi che si porteranno a casa un buono acquisto per attrezzatura musicale, un microfono per voce e venti ore gratuite in sala d’incisione. Vasta ed eterogenea la giuria presieduta da Andreas Geier che sarà composta da Romina Berni, Erica Corbellini, Karl Dindo, Lorenzo Frizzera, Carmela Ghiacchino, Miki Gruber, Emilio Insolvibile, Stefano Licio, Andrea Maffei, Roberta Mancini, Michela Marinello, Claudio Mutinelli, Tobe Planer e i Poor Works. Previsto anche un applausometro e un campionato mondiale delle band storiche. Ingresso libero, ci si butta dalle 19.45. 
Alan Conti

Appiano trivellata, il sindaco chiede pazienza


Tanti buchi, qualche solco e una manciata di inevitabili disagi. Il Comune di Appiano è attraversato ultimamente da una piccola galassia di lavori pubblici e il primo a rendersene conto è il sindaco Wilfried Trettl che prontamente chiede pazienza ai concittadini. Proprio con il primo cittadino proviamo a fare una carrellata dei “work in progress” partendo dal centro di San Michele dove gli operai stanno ultimando una conduttura per l’acqua potabile abbinando l’opera alla posa della fibra ottica. “in questo modo – spiega Trettl – uniamo i due progetti e risparmiamo tempo e denaro”. Spostiamoci nel tratto tra piazza Municipio e piazza Alberto Magno. “Qui dovremmo riuscire a terminare entro la Settimana Santa e in ogni caso ci fermeremo una settimana prima di Pasqua. Dopo la festa religiosa proseguiremo ultimando il segmento tra piazza Alberto Magno e la trattoria Schönegg.
 Grande fermento anche nell’area della Madonna del Riposo per la risistemazione della zona del Rio Rosso. “A Frangarto – riprende il sindaco – ripeteremo la strategia di San Michele posando in contemporanea le tubature dell’acqua e la fibra ottica. La parte a nord tra Erl e Pillhof è già stata ultimata, ora ci resta da continuare nel tratto al di sotto dell’incrocio con via Pillhof fino alla caserma dei Vigili del Fuoco”.
 Come detto tutto questo movimento arreca diversi disagi ai cittadini con riflessi a vari livelli, soprattutto sul traffico che viene in parte limitato o le linee dei Citybus deviate. Mugugni arrivano anche da commercianti ed esercenti.“Ne siamo consci – ammette Trettl – tuttavia ci siamo voluti assicurare che durante il periodo dei lavori tutti i bar, negozi o ristoranti fossero accessibili. In alcuni casi siamo stati costretti a prevedere dei brevi tratti solo pedonali, ma questo non dovrebbe essere un problema insormontabile”.  Insormontabile o meno per un commerciante non essere immediatamente fruibile dagli automobilisti può essere una limitazione. “Certo, mi auguro che i clienti fedeli non si facciano intimorire. Poi, chissà, magari i nuovi tracciati permettono di scoprire nuove botteghe che prima non si conoscevano”.  Meglio, comunque, armarsi di pazienza e comprensione: non a caso l’appello finale del sindaco mira proprio in quella direzione. “Prego la cittadinanza di essere comprensiva – chiude Trettl – perché sarà nostra cura fare in modo che gli interventi siano i più celeri possibile. Le aziende, di sicuro, lavorano bene e il risultato sarà una nuova conduttura d’acqua per tutti, oltre a una linea internet veloce. Un vantaggio non da poco”. L’acqua è un bene primario e gli scavi, come la pioggia, non possono durare in eterno: il gioco sembra valere tutta la candela. Purchè sia corta.
Alan Conti 

Apa Bassa Atesina: schiacciati dalla burocrazia


Sicurezza sul lavoro, oneri fiscali, burocrazia e recessione economica: questo il menù sul tavolo della recente riunione annuale del circondario Bassa Atesina di Apa Confartigianato. Una lista di criticità che poi è quella maggiormente sentita anche a livello provinciale, se non nazionale. E’ stato il presidente Georg Rizzoli ad aprire la riunione con un riassunto delle difficoltà emerse nelle diverse assemblee comunali. “Le rigide novità in ambito di sicurezza sul lavoro, i carichi burocratici con gli annessi oneri, la significativa pressione fiscale e l’elevata difficoltà nel formare e assumere apprendisti sono i tasti delicati per le piccole imprese del territorio”. Presente all’incontro anche il presidente di Apa Gert Lanz: “Il problema è che leggi e regolamenti dicono una cosa, poi quando entrano in vigore si rivelano l’esatto contrario. Ci sono, però, degli aspetti positivi come l’incontro bilaterale italo-tedesco sulla formazione professionale che Matteo Renzi e Angela Merkel hanno deciso di tenere a Bolzano. Non dimentichiamoci, inoltre, che i sostegni nel campo dell’innovazione non sono mai stati interrotti”.
 Il sindaco di Termeno, dal canto suo, ha messo nel mirino l’eccessiva liceizzazione. “Per lavorare servono mani e piedi” la sentenza di Werner Dissertori. “Le università sono davvero sovraffollate se consideriamo le opportunità che l’apprendistato apre ai ragazzi anche alle nostre latitudini. La crisi, invece, dovrebbe consigliare maggiore buonsenso nel caricare le imprese di gravose procedure burocratiche”. Chiaro pure il consigliere provinciale e neo Obmann dell’Svp per la Bassa Atesina Oswald Schiefer: “Non servono nuove leggi, ma bisogna essere in grado di migliorare quelle già esistenti. Va verificata, invece, la necessità di mantenere un così cospicuo numero di dipendenti comunali e provinciali”. In chiusura la funzionaria dell’Apa Lorena Ruaz ha presentato la mostra dell’economia “Artigianato sotto i portici” in programma ad Egna il 17 e il 18 maggio e ha spiegato ai partecipanti come disporre o presentare la propria merce per attirare maggiormente l’occhio del cliente. 

Torna il Festival Studentesco, sempre più ampio


Il Festival Studentesco è come una bottega artigiana, dove in vetrina brilla la bellezza del prodotto finito e in laboratorio si sgobba mettendo le basi del successo. In questi mesi i tanti ragazzi impegnati nell’Artist Club e dentro le varie scuole hanno sudato le proverbiali sette camice per arrivare al primo piano di questi giorni. Già, perché la 44esima edizione di questa manifestazione che molte città ci invidiano ha varato il proprio cammino in marzo con i contest di fotografia e disegno con tema “Le Radici” e “I Mostri”, oltre alla realizzazione del manifesto vinta da Gabriele Orsaniti dell’IISS Galilei, ma adesso entra veramente nel vivo. Da ieri fino a domenica, infatti, saranno esposte le arti figurative al Teatro Cristallo dove, nelle serate di venerdì e sabato, si terranno le esibizioni classiche. Domenica tutti al Campo Coni dalle 14.30 per la giornata delle competizioni sportive per arrivare venerdì 11 e sabato 12 al clou delle serate moderne al Palasport con la proclamazione finale del vincitore che succederà (o triplicherà) la doppia vittoria del liceo scientifico “Torricelli” negli ultimi due anni.
 In totale saranno 338 le esibizioni (66 nelle discipline moderne, 105 in quelle  digitali, 60 nelle figurative, 54 nelle classiche e 56 ai giochi senza frontiere del Campo Coni) per un totale di ben 1.000 ragazzi coinvolti, l’anima pulsante della manifestazione. Ventidue le scuole coinvolte di cui otto tedesche: dato che sta a cuore all’Artist Club. “L’obiettivo finale è sempre quello del festival bilingue – spiega l’organizzatore e presentatore storico Max Berloffa – e ogni anno facciamo un piccolo passo in questa direzione. Sono quattro edizioni che ci stiamo lavorando e abbiamo già la presentazione, la giuria e il regolamento bilingue. Non solo, quest’anno la categoria “Twin” è stata pensata proprio per far portare sul palco esibizioni condivise tra istituti di madrelingua diversa. Si divertono con un obiettivo comune”.  Con lui, non a caso, a condurre tornerà Carol Trisorio. Gli spettatori attesi solo alle serate finali saranno 3.000: una responsabilità non da poco per la presidentessa dell’Artist Club Elena Weiss fresca di nomina. “Senza l’aiuto delle scuole non potremmo mai essere così efficaci. Ci sentiamo solo lo strumento della loro espressione. E’ bellissimo, comunque, avere l’appoggio forte del Servizio Giovani Provinciale, dell’Istituto Vivaldi per la band di supporto, di Avis e Admo per la promozione della cultura della donazione con due premi intitolati per quei ragazzi che si spendono di più per il Festival e per la propria scuola”.
 Come ogni anno, dunque, il calendario è una cascata di conferme e novità. Tra le tante, però, stuzzicano la curiosità gli elaborati delle arti figurative sul tema de “La legge della giungla”, la composizione comica e la musica unplugged a teatro o il Festival Jam delle serate moderne, una categoria in cui in due minuti (quasi) tutto è sostanzialmente permesso per liberare la propria creatività. Domenica occhi puntati sulla prova di resistenza “Survivor Path” e sulla disciplina di “gavettonissimo in lunghissimo”. Il lavoro in laboratorio è stato di fino, la vetrina ha tutto per brillare.
Alan Conti

I Carabinieri ai commercianti: "Segnalate sempre"


Né eroi né impassibili. Questa la strada per aiutarsi davvero a vicenda e garantire, tra i commercianti, una sicurezza reciproca. Quasi di mutuo aiuto. E’ la direzione indicata dai Carabinieri agli esercenti di “Four You” che ieri sera si sono incontrati nella sala Fronza del Teatro Cristallo. Un’iniziativa pensata proprio per chi lavora dietro a una cassa e il piccolo timore di entrare nelle mire di qualche malvivente lo può sempre nutrire. A incontrare una cinquantina di loro sono stati il Maggiore Comandante della Compagnia di Bolzano Alberto Campagnolo e il vice della Compagnia di Tesimo Federico Nardone.
 “Non sottovalutate mai le situazioni – le parole dei rappresentanti dell’Arma – e ricordatevi che i Carabinieri possono essere chiamati per qualsiasi dubbio, anche il più stupido. Sarà banale, ma la segnalazione è per noi un’arma preziosa”. Cosa accade, però, quando un negoziante sporge denuncia per un furto? “Immediatamente partono le attività di approfondimento investigativo, poi al termine il tutto viene trasmesso alla procura”.
 Gran parte delle domande degli esercenti, però, ruota attorno al caso di un ipotetico furto. Possibile trattenere i ladri fino all’arrivo delle forze dell’ordine? “E’ un tasto delicato perché devono concorrere delle condizioni ben precise del furto aggravato in flagranza per evitare di incorrere nel sequestro di persona”. Se c’è un sospetto che qualcuno stia occultando della merce nella borsa si può applicare un’ispezione? “Si può chiedere, ma non operare con la forza. Se poi all’arrivo delle forze dell’ordine il furto non trova riscontro l’esercente non rischia comunque nulla”.  Attenzione, però, a non lasciare nulla di intentato. “Sempre avvertire perché se un ladro non riesce a portare a termine il crimine in un negozio è possibile si infili dentro quello dopo” la richiesta dei militi. Attenzione alla posizione delle telecamere private: “Devono puntare solo sulle pertinenze del negozio, all’esterno solo verso l’ingresso, e vanno comunque segnalate con l’apposito cartello”. Da definire, inoltre, i confini della legittima difesa. “E’ un limite complesso, in linea di massima ci vuole una proporzione con l’offesa in un tempo immediato. L’aggressione personale può portare alla colluttazione, il semplice furto probabilmente no”.
C’è poi lo spinoso caso, soprattutto per i baristi, delle risse improvvise. “Capiamo – spiega Campagnolo – l’istinto a intervenire per dividere, ma è fondamentale una chiamata in centrale perché a mettersi in mezzo ci si espone a moltissimi rischi aggiuntivi”.
“Oltre all’aspetto della propria sicurezza – sottolinea la presidente del centro commerciale naturale Elena Bonaldi che ha organizzato la serata – era importante avere qualche input sulle modalità per essere anche noi utili alla lotta alla microcriminalità. Per agire in rete”. L’arma migliore, alla fine, è sempre quella del telefono: segnalare è la prima mossa per curare.
Alan Conti


giovedì 3 aprile 2014

Ora, tutti i contributi pubblici


Associazione per associazione, euro per euro. Il Comune di Ora ha pubblicato ufficialmente l’albo dei beneficiari di provvidenze economiche del 2013, più prosaicamente tutti coloro che hanno ricevuto contributi pubblici per le loro attività durante l’anno passato. Un elenco ordinato dal quale si ricava una piccola galassia di servizi e sostegni. Il totale dei contributi, infatti, si attesta a 184.048,51: una cifra importante per mantenere in vita diverse attività.
 Particolarmente sostenuta, dunque, risulta l’associazione Pro Schwarzenbach Auer che riesce a incamerare 40.000 euro nel 2013, suddivisi in due diverse sovvenzioni da 20.000 euro, con referente Petra Zelger. Si tratta del gruppo di lavoro che si occupa, tra le altre cose, della gestione del palaghiaccio e dell’annesso esercizio pubblico. Non se la passa male nemmeno lo Sportclub Dilettantistico Ora Raiffeisen che delega l’ingegnere Günther Rauch alla richiesta e riscossione dei contributi. Il totale delle somme incassate, infatti, tocca i 46.000 euro, ma sono diverse le motivazioni: si va dalla festa per la vittoria del campionato di hockey under 16 (1.000 euro) alla gestione degli impianti sportivi (12.000) passando per l’acquisto straordinario di un pulmino per le squadre di hockey (10.000) e il contratto ordinario annuale (20.000). Importanza anche al turismo con i 24.000 euro girati alla “Verschönerungsverein Auer” di cui 19.000 per la pubblicazione del bollettino 2013 e 5.000 per l’organizzazione della manifestazione “martedì lunghi 2013”.
Si viaggia su cifre un po’ più basse per la sezione dei vigili del fuoco volontari che prendono 5.000 euro annuali, mentre bassissimi per il coro parrocchiale italiano che ottiene 800 euro a fronte, chissà perché, dei 4.000 girati ai colleghi tedeschi. Gli Alpini, invece, battono l’Avs 700 euro a 350 euro. Quattromila euro anche al circolo culturale Negrelli, mentre è di 6.000 euro l’assegno staccato alla “Musikkapelle Auer”. La croce bianca, invece, si ferma a quota 2840,52 euro per la cura del cimitero di guerra. Mille euro puliti, vanno alla sezione di Ora del Vke  e tremila alla “Wein und Kultur”. Per il concerto benefico organizzato dall’Istituto agrario e istituto tecnico sono stati sufficienti 500 euro. La tradizionale e molto sentita sfilata dei krampus, invece, è costata alle casse pubbliche mille euro mentre saltano all’occhio i 516 euro elargiti all’Associazione per il clima Alto Adige per un progetto benefico a sostegno delle popolazioni indigene delle foreste tropicali. Citazione d’obbligo, infine, per le più risparmiose di tutti ovvero le Donne Rurali che si accontentano di un contributo di 150 euro. D’altronde si sa che in tema di risparmio dal gentil sesso c’è tutto da imparare.
Alan Conti 

A Salorno le passeggiate di Stimpfl


La radiografia dell’Alto Adige partendo dalla tavola è quanto propone giovedì pomeriggio l’Upad di Salorno con un incontro alle 15.30 presso il centro anziani di via Asilo 17 con l’imprenditore, escursionista, fotografo e appassionato della gastronomia altoatesina Oswald Stimpfl. Le sue guide sulle bellezze della nostra provincia sono piuttosto note e distribuite.  Per l’occasione, però, Stimpfl proietterà alcune diapositive che ha raccolto negli anni in una serie intitolata “Alto Adige per innamorati”. Un lavoro di ricerca e selezione notevole. Scorci romantici lungo suggestive passeggiate alla scoperta di chiesette alpine o croci di vetta, ma anche bagni termali o di fieno per rilassarsi oppure l’avventura delle gite a cavallo, in barca a remi o in tandem. Un menù emozionale piuttosto corposo che lascia intravedere angoli di paradiso da visitare in coppia, ma anche in famiglia o con i bambini. Obbligatorio portare con sé penna a taccuino per gli appunti sugli spunti più suggestivi da seguire. L’incontro è sostenuto dall’ufficio provinciale per l’educazione permanente del Comune di Salorno. 
Alan Conti

Giovane e politica: a Egna l'incontro per le europee


Avvicinare i giovani alla politica: auspicio di tutti che non sempre trova traduzione concreta in attività e orientamenti. Non è questo il caso dei centri giovanili della Bassa Atesina che, in vista delle elezioni europee di fine maggio, hanno organizzato per giovedì sera un incontro specifico calibrato per i ragazzi. Si chiamerà “Ȁh..uropa” la serata a ingresso gratuito con inizio alle 19.30 al centro giovanile Point di Egna e che vedrà impegnati in un dibattito aperto candidati e politici come Herbert Dorfmann (Svp), Pius Leitner (Freiheitlichen), Oktavia Brugger (Verdi), Paul Köllensperger (Movimento Cinque Stelle) e Antonio Bova (Alto Adige nel Cuore). Nutrito il drappello di organizzatori che vede il servizio giovani della Bassa Atesina, il centro giovanile WestCoast di Cortaccia, Magrè e Cortina oltre allo stesso Point di Egna. Iniziativa simile era stata messa in piedi anche per le elezioni provinciali. Chiarire gli orizzonti, permettere di conoscere e decidere: forse non serve tantissimo per avvicinare le nuove generazioni alla gestione della cosa pubblica. 
Alan Conti

Alpitec e Prowinter: il giro della neve

Il giro delle nevi in tre giorni. Torna il 9 aprile l’accoppiata bianca in fiera formata da Prowinter e Alpitec, tradizionale occasione per fare il punto su novità e andamento del grande e sofisticato carrozzone degli sport invernali e relativo turismo. Un settore che i dati portati alla presentazione ufficiale della fiera danno in crescita. Secondo “Skipass Panorama Turismo”, infatti, il comparto vanta un valore di 9,4 miliardi di euro con un aumento degli arrivi del 6,5% e un incremento del fatturato dell’1,5%. Non solo, sale anche la quota di ospiti stranieri toccando il 54%. Il personale dipendente impiegato è di quasi 360.000 unità mentre scoppia la scoperta e la passione per le nuove discipline dalle emozioni forti come lo scialpinismo e il freeride. Dal punto di vista della tecnica, invece, grande attenzione alla leggerezza dei materiali e a sci che permettano spigolature minime. “Siamo particolarmente orgogliosi – le parole del direttore della Fiera Reinhold Marsoner – di accompagnare questa scalata con la rassegna per eccellenza di tecnologie e materiali. Nell’edizione 2012 contammo 360 aziende espositrici e 9.300 visitatori provenienti da 24 nazioni, comprese Russia, Giappone, Stati Uniti, Canada e Cina”. In questa edizione le aziende saranno 322, 224 per Prowinter e 98 per Alpitec, distribuite su una superfici e di 21.400 metri quadri.
 Particolarmente ricco, naturalmente, il programma a sostegno della manifestazione con gli operatori del comparto funiviario al centro dell’attenzione. “Il 9 aprile – spiega il presidente di Anef Siegfried Pichler – avremo l’assemblea con i colleghi tirolesi, il 10 premieremo i migliori impianti con i prestigiosi “Skiareatest Award” e l’11 terremo un’importante riunione elettiva per scegliere il nuovo presidente. In tutto rappresentiamo 2.600 impianti a fune e il 20% dell’intero mercato europeo delle vacanze sci”. I maestri di sci, dal canto loro, trovano pane per i loro denti. “E’ la nostra fiera di riferimento – interviene il presidente Claudio Zorzi –  e non a caso consegneremo 80 diplomi in questa sede”. Ottima vetrina, ovviamente, anche per la Fisi. “Siamo fieri di avere questa esposizione a Bolzano – le parole del vicepresidente federale Sigurth Wachler – dove potremo festeggiare a dovere 96 podi stagionali di cui 60 altoatesini, in larga parte nello slittino, alla presenza dei medagliati olimpici. La campionessa slovena Tina Maze, invece, sarà madrina di un’iniziativa pensata per i bambini”.
 Spazio anche al settore dell’innevamento programmato caratterizzato negli ultimi tempi da una serie di accorpamenti tra aziende e marchi, allo sviluppo delle nuove tecnologie, all’esposizione “Village France del cluster transalpino e al premio Stricker Vision da assegnare a una famiglia imprenditrice particolarmente impegnata nel comparto.
 La fiera durerà dal 9 all’11 aprile con orario 9-18 tranne venerdì che sarà 9-17. Prezzo del biglietto fissato a quota 14 euro, 7 con prenotazione on line. Per immergersi nella neve, stavolta, non serve nemmeno allacciarsi gli scarponi.
Alan Conti 

mercoledì 2 aprile 2014

Lotto C e viabilità: Casanova si infiamma


Il bottone di Casanova è ancora rovente. La testimonianza è arrivata lampante nella serata informativa organizzata ieri sera dalla Circoscrizione Don Bosco nella sala polifunzionale di piazzetta  “Anna Frank”. Oggetto dell’incontro il destino del lotto C, ben presto scalato al secondo punto all’ordine del giorno per iniziativa del Laboratorio Casanova presentatosi al consesso con diversi cartelli provocatori. “Basta pagare! Quanto volete ancora incassare dalle infrastrutture del rione?” la domanda rivolta agli amministratori. “Stiamo aspettando la chiusura di un progetto – la parola della vicepresidente di Circoscrizione Helen Ellecosta, presidente di una cooperativa del lotto E – perchè da due anni chiediamo inutilmente le cifre definitive. Nelle ultime settimane sono emersi calcoli differenti sul saldo finale a carico dei soci. Manca trasparenza e la pretendiamo entro la fine di aprile”. I lavori, come noto, sono stati effettuati da un consorzio con le cooperative a quota 40%. “Senza questo calcolo non possiamo chiudere le coop – continua Ellecosta – continuando a pagare le spese di gestione”.  “La Provincia prevede una quota  di contributo a preventivo al 60% e poi liquida tutto a progetto ultimato” spiega l’assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo con l’ingegnere comunale Mario Begher. “Non abbiamo ancora la delibera definitiva su quanto verrà erogato nel dettaglio quindi ci è impossibile dare una cifra esatta Sotto l’aspetto legale per il contributo, poi, un conto è avere un soggetto come le coop un conto dei condomini“. Peraltro al conto finale manca, per forza, l’intervento infrastrutturale del lotto C a carico del consorzio di quartiere negli oneri di urbanizzazione, il che ha contribuito a indispettire ancora di più il centinaio di residenti riuniti per la serata. Chiesto a gran voce un nuovo incontro. 
Per quanto riguarda proprio il lotto C e il suo stato d’avanzamento a illustrare lo status quo ci ha pensato l’ingegnere comunale Rosario Celi. “Entro la fine di aprile contiamo di avere la concessione edilizia per cominciare a scavare e poi in due anni contiamo di offrire al rione il supermercato e altri servizi importanti come gli uffici di Assb. Procederemo a ritmo sostenuto”. L’architetto responsabile, Danilo Postal, è passato ai dettagli. “Al piano terra avremo l’ingresso del supermercato “MPreis” e uno spazio previsto per la ristorazione, al primo gli uffici dell’Azienda Servizi Sociali con grandi aperture di luce. Abbiamo anche ipotizzato di alzare il verde da terra a una terrazza a 6-7 metri d’altezza per permettere manifestazioni e iniziative di quartiere. Due i piani interrati riservati a posti macchina: uno per le abitazioni e uno per il terziario. L’altezza totale sarà di 22 metri”.  La sorpresa, però, si annida proprio nei dettagli e fa riferimento alla mobilità. “Via Rasmo sarà pedonalizzata dalla costruenda rotonda di fronte al lotto C fino allo sbocco a sud”. Una scelta che spetta all’ufficio mobilità, ma che già preoccupa un rione con un rapporto non sempre idilliaco con il traffico. Via Emeri si appresta, dunque, ad affrontare un bel carico di passaggio nei suoi raccordi con via Resia verso l’Arginale. Una scelta fatta per dare maggiore respiro alla piazza che fiorirà con il nuovo lotto. Benzina in avvio e peperoncino in coda: Casanova rimane una miccia costantemente accesa.
Alan Conti 

martedì 1 aprile 2014

Soccorso Alpino, arriva il rollbar sui quad


Arriva il rollbar a rendere più sicuri i mezzi del Soccorso Alpino. Da un paio di anni, infatti, il Cnsas dispone di alcuni quadricicli, i classici quad, utilizzabili per interventi e trasporto feriti in determinati scenari. Punto a favore di questi mezzi è certamente la loro versatilità che ne permettono l’utilizzo sia d’estate con le ruote sia d’inverno con i cingoli. Strade, sentieri impervi, tratti innevati, segmenti con neve fresca o piste da sci: per il quad non fa differenza dove arrampicarsi. Lo fa e basta. La sicurezza, però, necessitava di un piccolo intervento in più così da pochissimo questi quad sono stati tutti dotati di un cosiddetto “rollbar”, ovvero una protezione sopra l’abitacolo che in caso di ribaltamento tutela conducente e passeggero. Un intervento possibile grazie all’aiuto economico della Fondazione Cassa di Risparmio. Dopo un breve passaggio in officina, dunque, la squadra dei cinque quad è tornata immediatamente a disposizione delle stazioni di soccorso di Bressanone, La Valle, Trafoi, San Vigilio di Marebbe e Val Gardena. 
Alan Conti

Appiano in festa per i 100 anni di Ilse Wackermann


Cento tondi tondi. Ilse Wackermann è la nuova centenaria del Comune di Appiano che il 21 marzo ha festeggiato l’importante traguardo anagrafico con due ospiti d’eccezione: il sindaco Wilfried Trettl e la vice Monika Hofer Larcher. Nata a Zara nel 1914 quando ancora era Impero Austro Ungarico Ilse passa l’infanzia, durante la prima guerra mondiale, a Lautenbach in piena Foresta Nera tedesca. Papà Wilhlem è un ingegnere minerario tedesco, mentre la mamma è l’austriaca Johana Stipanovic-Ulrich. A otto anni, però, torna nella Zara italiana dove frequenta le scuole e conosce il futuro marito: l’ufficiale dei Bersaglieri Bartolomeo Gandini. Nel ’34 arriva il matrimonio da cui nasceranno i quattro figli e un lungo peregrinare per l’Italia e l’estero dove Gandini è di stanza: Livorno, Torino, Milano, Pola, Tirana e Roma. Durante la seconda guerra mondiale, però, è ancora la Germania il rifugio di Ilse, esattamente Monaco. E’ del ’48, infine, l’approdo in Alto Adige con l’arrivo a Bolzano e un breve periodo a Merano prima di tornare nel capoluogo. Residenza definitiva quella di Appiano dove Gandini morì qualche anno dopo e dove l’altro giorno è stato tagliato il secolo di vita. Nutrito il drappello di parenti festanti: quattro figli, otto nipoti e tredici bisnipoti. Auguri. 

Ora, duemila euro per l'audio del cimitero


Impianto audio da rifare. Dove? In un locale per concerti? In una sala polifunzionale? No, al cimitero. La giunta comunale di Ora ha deliberato l’altro giorno il rinnovo del sistema di casse all’interno del campo santo. Una decisione presa per una necessità di rinnovamento portata avanti dal sindaco Roland Pichler e dagli assessori. L’operazione sarà affidata alla ditta specializzata “Sound and Music” di Laives che aveva presentato un’offerta per un importo di 2.382,66 euro. Nella delibera, però, non si specifica quali siano le carenze di un impianto che, presumibilmente, serve per le comunicazioni urgenti a dipendenti e popolazione.
 Nella seduta del 19 marzo, intanto, la giunta comunale di Ora ha approvato il prelievo di 30.000 euro dal fondo speciale di riserva 2014. Un’operazione che si è resa necessaria per far fronte ad alcuni pagamento non rinviabili come dimostrato dall’allegato con un bilancio di variazioni pari a 48.000 euro. A contribuire a questa somma la manutenzione delle biblioteche, il vestiario degli agenti di polizia municipale, elaborazione dati e spese correnti. Il prelievo, in ogni caso, renderà i soldi immediatamente disponibili per l’amministrazione.
Alan Conti