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mercoledì 2 aprile 2014

Lotto C e viabilità: Casanova si infiamma


Il bottone di Casanova è ancora rovente. La testimonianza è arrivata lampante nella serata informativa organizzata ieri sera dalla Circoscrizione Don Bosco nella sala polifunzionale di piazzetta  “Anna Frank”. Oggetto dell’incontro il destino del lotto C, ben presto scalato al secondo punto all’ordine del giorno per iniziativa del Laboratorio Casanova presentatosi al consesso con diversi cartelli provocatori. “Basta pagare! Quanto volete ancora incassare dalle infrastrutture del rione?” la domanda rivolta agli amministratori. “Stiamo aspettando la chiusura di un progetto – la parola della vicepresidente di Circoscrizione Helen Ellecosta, presidente di una cooperativa del lotto E – perchè da due anni chiediamo inutilmente le cifre definitive. Nelle ultime settimane sono emersi calcoli differenti sul saldo finale a carico dei soci. Manca trasparenza e la pretendiamo entro la fine di aprile”. I lavori, come noto, sono stati effettuati da un consorzio con le cooperative a quota 40%. “Senza questo calcolo non possiamo chiudere le coop – continua Ellecosta – continuando a pagare le spese di gestione”.  “La Provincia prevede una quota  di contributo a preventivo al 60% e poi liquida tutto a progetto ultimato” spiega l’assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo con l’ingegnere comunale Mario Begher. “Non abbiamo ancora la delibera definitiva su quanto verrà erogato nel dettaglio quindi ci è impossibile dare una cifra esatta Sotto l’aspetto legale per il contributo, poi, un conto è avere un soggetto come le coop un conto dei condomini“. Peraltro al conto finale manca, per forza, l’intervento infrastrutturale del lotto C a carico del consorzio di quartiere negli oneri di urbanizzazione, il che ha contribuito a indispettire ancora di più il centinaio di residenti riuniti per la serata. Chiesto a gran voce un nuovo incontro. 
Per quanto riguarda proprio il lotto C e il suo stato d’avanzamento a illustrare lo status quo ci ha pensato l’ingegnere comunale Rosario Celi. “Entro la fine di aprile contiamo di avere la concessione edilizia per cominciare a scavare e poi in due anni contiamo di offrire al rione il supermercato e altri servizi importanti come gli uffici di Assb. Procederemo a ritmo sostenuto”. L’architetto responsabile, Danilo Postal, è passato ai dettagli. “Al piano terra avremo l’ingresso del supermercato “MPreis” e uno spazio previsto per la ristorazione, al primo gli uffici dell’Azienda Servizi Sociali con grandi aperture di luce. Abbiamo anche ipotizzato di alzare il verde da terra a una terrazza a 6-7 metri d’altezza per permettere manifestazioni e iniziative di quartiere. Due i piani interrati riservati a posti macchina: uno per le abitazioni e uno per il terziario. L’altezza totale sarà di 22 metri”.  La sorpresa, però, si annida proprio nei dettagli e fa riferimento alla mobilità. “Via Rasmo sarà pedonalizzata dalla costruenda rotonda di fronte al lotto C fino allo sbocco a sud”. Una scelta che spetta all’ufficio mobilità, ma che già preoccupa un rione con un rapporto non sempre idilliaco con il traffico. Via Emeri si appresta, dunque, ad affrontare un bel carico di passaggio nei suoi raccordi con via Resia verso l’Arginale. Una scelta fatta per dare maggiore respiro alla piazza che fiorirà con il nuovo lotto. Benzina in avvio e peperoncino in coda: Casanova rimane una miccia costantemente accesa.
Alan Conti 

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