Il bottone di Casanova è ancora
rovente. La testimonianza è arrivata lampante nella serata informativa
organizzata ieri sera dalla Circoscrizione Don Bosco nella sala polifunzionale
di piazzetta “Anna Frank”. Oggetto
dell’incontro il destino del lotto C, ben presto scalato al secondo punto
all’ordine del giorno per iniziativa del Laboratorio Casanova presentatosi al
consesso con diversi cartelli provocatori. “Basta pagare! Quanto volete ancora
incassare dalle infrastrutture del rione?” la domanda rivolta agli
amministratori. “Stiamo aspettando la chiusura di un progetto – la parola della
vicepresidente di Circoscrizione Helen Ellecosta, presidente di una cooperativa
del lotto E – perchè da due anni chiediamo inutilmente le cifre definitive.
Nelle ultime settimane sono emersi calcoli differenti sul saldo finale a carico
dei soci. Manca trasparenza e la pretendiamo entro la fine di aprile”. I
lavori, come noto, sono stati effettuati da un consorzio con le cooperative a
quota 40%. “Senza questo calcolo non possiamo chiudere le coop – continua
Ellecosta – continuando a pagare le spese di gestione”. “La Provincia prevede una quota di contributo a preventivo al 60% e poi
liquida tutto a progetto ultimato” spiega l’assessore ai lavori pubblici Luigi
Gallo con l’ingegnere comunale Mario Begher. “Non abbiamo ancora la delibera
definitiva su quanto verrà erogato nel dettaglio quindi ci è impossibile dare
una cifra esatta Sotto l’aspetto legale per il contributo, poi, un conto è
avere un soggetto come le coop un conto dei condomini“. Peraltro al conto
finale manca, per forza, l’intervento infrastrutturale del lotto C a carico del
consorzio di quartiere negli oneri di urbanizzazione, il che ha contribuito a
indispettire ancora di più il centinaio di residenti riuniti per la serata.
Chiesto a gran voce un nuovo incontro.
Per quanto riguarda proprio il
lotto C e il suo stato d’avanzamento a illustrare lo status quo ci ha pensato
l’ingegnere comunale Rosario Celi. “Entro la fine di aprile contiamo di avere
la concessione edilizia per cominciare a scavare e poi in due anni contiamo di
offrire al rione il supermercato e altri servizi importanti come gli uffici di
Assb. Procederemo a ritmo sostenuto”. L’architetto responsabile, Danilo Postal,
è passato ai dettagli. “Al piano terra avremo l’ingresso del supermercato
“MPreis” e uno spazio previsto per la ristorazione, al primo gli uffici
dell’Azienda Servizi Sociali con grandi aperture di luce. Abbiamo anche
ipotizzato di alzare il verde da terra a una terrazza a 6-7 metri d’altezza per
permettere manifestazioni e iniziative di quartiere. Due i piani interrati
riservati a posti macchina: uno per le abitazioni e uno per il terziario.
L’altezza totale sarà di 22 metri”. La
sorpresa, però, si annida proprio nei dettagli e fa riferimento alla mobilità.
“Via Rasmo sarà pedonalizzata dalla costruenda rotonda di fronte al lotto C
fino allo sbocco a sud”. Una scelta che spetta all’ufficio mobilità, ma che già
preoccupa un rione con un rapporto non sempre idilliaco con il traffico. Via
Emeri si appresta, dunque, ad affrontare un bel carico di passaggio nei suoi
raccordi con via Resia verso l’Arginale. Una scelta fatta per dare maggiore
respiro alla piazza che fiorirà con il nuovo lotto. Benzina in avvio e
peperoncino in coda: Casanova rimane una miccia costantemente accesa.
Alan Conti
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