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martedì 8 aprile 2014

Nuovo centro culturale: persi 2,5 milioni a bilancio


Doveva essere un centro giovanile plurilingue ed è diventato un centro culturale. Parliamo del progetto che già da qualche anno viene previsto dall’amministrazione bolzanina per creare un punto di ritrovo per i ragazzi che sia effettivamente qualcosa di diverso. Finora una bella intenzione che, però, è sempre rimasta sul piano delle belle intenzioni mentre la carta l’ha vista solo nelle righe di qualche bilancio: nessun  concreto progetto, nessuna idea della sua effettiva ubicazione. Fin qui, tutto sommato, poco male o comunque niente di irrimediabile. Il problema è che doveva essere finanziato con 3,5 milioni di euro secondo il piano di investimenti 2013-2015 del Comune di Bolzano e nel suo gemello allegato al bilancio di previsione 2014 sul periodo 2014-2016 la cifra è diventata di un solo milione. Persi secchi 2,5 milioni di euro nel tergiversare di questi mesi e ancora non si vede un progetto preciso, anche se qualcosa sembra muoversi. “E’ una situazione incredibile – sottolinea il consigliere comunale dell’Udc Angelo Gennaccaro – perché questa cifra è sempre stata messa a bilancio per nulla. Nell’ottica di una centralità del plurilinguismo si tratta di un’opera che riveste un’importanza particolare. Con un milione di euro possibile non trovare uno straccio di sede per questo su tutto il territorio comunale?”.
 La messa in bilancio di più progetti è, comunque, prassi piuttosto abituale e risponde a una logica di accesso al finanziamento previsto, appunto, solo per quello che è già riportato nel documento preventivo. Poi, di norma, si procede all’aggiustamento con una variazione di bilancio.
 Il passaggio da “centro giovanile” a “centro culturale”, comunque, ha determinato lo spostamento dell’intervento dall’assessorato di Mauro Randi a quello di Patrizia Trincanato. Un cambio di denominazione che è più un tecnicismo di competenze che non una vera e propria modifica di un progetto che, come detto, è ancora tutto da costruire. E’ la stessa Trincanato, comunque, a  delineare un percorso istituzionale più preciso. “E’ mia intenzione predisporre tutto il necessario per partire appena possibile con un bando per l’intervento. Da quello, chiaramente, dipenderà anche la scelta dell’eventuale ubicazione, ma penso che si possa entrare in una fase più operativa senza aspettare troppo”. Meglio, dunque, velocizzare per evitare ulteriori, improvvisi, decurtamenti. 

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