“Se la Provincia non ci garantirà un finanziamento adeguato
siamo pronti, per la prima volta nella storia, a non firmare l’accordo sulla
Finanza Locale”. Ad accendere la miccia della pazienza verso Palazzo Widmann è
il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che ieri sera, in consiglio comunale,
alla presentazione del bilancio di previsione 2014 ha riportato la faccia dura
del Consorzio dei Comuni. “Abbiamo avuto un confronto molto franco tra di noi.
E’ evidente che l’entrata dell’Imi, in termini di denaro, sarà minore rispetto
a quanto garantito in precedenza. Se questa differenza non sarà colmata la
nostra firma non la metteremo”. Il primo cittadino non cela un certo fastidio
verso l’incertezza dei finanziamenti in generale. “Mi sarebbe piaciuto chiudere
il bilancio di previsione a dicembre come avvenuto in passato, ma finchè la
Provincia non ci chiarisce bene su quanto possiamo contare è impossibile
mettere nero su bianco cifre precise. Non che ora la situazione sia molto più
precisa, ma almeno riusciamo a garantire delle sacche di sicurezza che ci permettono di avere un bilancio
affidabile. Qualche ragionamento andrà fatto pure sul Fondo di Rotazione”. L’ultima
frecciata a Palazzo Widmann parte sulla questione del sociale. “La Provincia
cerca continuamente di delegarci competenze senza pagarle. Ci troviamo di
fronte a due strade: o non offriamo il servizio oppure cerchiamo di garantirlo
e andiamo poi a discuterne il finanziamento. Io sono per non lasciare il
cittadino senza servizio, ma è chiaramente un problema delicato”. Una mano
arriva dalle partecipate: i numeri parlano di società in salute rispetto alla
media italiana. “Siamo contenti di poter contare su queste risorse importanti e
dobbiamo rigettare le critiche della Uil sulla gestione di Ae. Accantonare delle
somme dagli utili è un preciso dovere”.
Dopo l’esposizione
generale del direttore di Ripartizione Fabio Bovolon il sindaco ha voluto anche
soffermarsi sui costi legati al personale. “E’ vero che si tratta di spese
importanti e in salita, ma abbiamo anche una città in crescita e più servizi da
garantire. Il problema è che abbiamo una pianta organica sempre più adulta con
45 anni di media. C’è, dunque, un problema generazionale in prospettiva per il
lavoro del Comune”. Novità in vista anche ai capitoli cultura e patrimonio
immobiliare. “E’ ora di finirla – le parole di Spagnolli – di avere iniziative
che possono attingere contributi in Provincia e poi in Comune. Ci vuole un
cambio della legge provinciale. Abbiamo già impostato il discorso con Philipp
Achammer e Christian Tommasini. Spesso ci si dimentica, invece, che il mercato
degli immobili non è proprio fiorente in questo periodo, quindi ha poco senso
criticare l’amministrazione perché non cerca di dare impulso alle vendite”.
Chiusura sul quadrante di via Alto Adige: “Il progetto e la riflessione sulla
riqualificazione sarà condivisa, non sarà una vicenda gestita solo da me e il
vice Klaus Ladinser”.
Alan Conti
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