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domenica 10 giugno 2012

Francia-Inghilterra. Altro che rose...

Una curiosa spilla che unisce i due Paesi
Transalpini che si presentano più frizzanti e vivaci, mentre l'Inghilterra maledice la squalifica di Rooney. Chi perde rischia di doversela vedere con Ibra.




BOLZANO. C’è poco da fare: da qualsiasi angolazione la si guardi questa è la partita centrale del gruppo D. Le due “gialle” Svezia e Ucraina, infatti, almeno sulla carta sono inferiori a queste due Nazioni che tornano a incrociare i propri destini dopo che la storia le ha messe spesso una contro l’altra. Per fortuna le uniche rose che saranno d’attualità oggi saranno quelle dei fiori che dominano la grafica di questa Euro 2012 e le armi per superarsi si chiamano Benzema, Gerrard, Ribery e Terry. A dispetto dei pronostici, però, a presentarsi meglio all’appuntamento inaugurale sembrano essere proprio i galletti transalpini, nel pieno di una fase di ricambio generazionale dopo il celebre ammutinamento a Domenech del Sudafrica. Ribery, M’Vila, Nasri, Menez e Benzema è tutta gente che promette bollicine e reti con in canna il colpo risolutore. La difesa, semmai, dovrà trovare il freno a mano alle discese di Evra e Debuchy (occhio, interessa all’Inter) incrociando le dita per la tenuta stagna della coppia centrale Mexes-Rami. Dall’altra parte, invece, i Leoni hanno salutato Capello senza troppi patemi, rimesso in panca una vecchia volpe dei prati come Roy Hodgson e stramaledetto quel calcio di Rooney durante le qualificazioni che lo terrà fuori per squalifica nei primi due incontri. Forse l’unico vero fuoriclasse inglese non vedrà il campo prima di Inghilterra-Ucraina del 19 giugno: potrebbe essere troppo tardi. Il compito di non farlo rimpiangere sarà sulle spalle dei giovani Carroll e Wellbeck (più defilato Defoe): sbarbatelli alla prima grande manifestazione internazionale. Gli infortuni di Lampard e Cahill in preparazione, insomma, paiono la classica tegola su una situazione difficile che ha portato un pessimismo mai conosciuto all’ombra dell’ottuagenaria corona di Elisabetta. La classe è parcheggiata sulle fasce con le catene Cole-Downing a sinistra e Jones-Milner e destra, mentre in mezzo al campo i britannici sono attaccati al salvagente Gerrard. Qualità non diffusissima, ma carattere storicamente al top.Ovviamente la posta in gioco è alta perché dall’altra partita del gruppo potrebbe uscire la classica outsider fastidiosa, in grado di impensierire chi dovesse uscire sconfitto da Kharkiv. Considerando la Svezia favorita sull’Ucraina, significherebbe arrivare al match decisivo con lo spiacevole compito di mettere le briglie e Ibrahimovic che, quando non se le mette da solo, non è certo un Carroll qualunque.

Alan Conti

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