Gunther Hell con la maglia dei campioni d'Italia del Bolzano |
Ospite della Twenty Fan Zone, Laconi analizza il momento di hockey e calcio locale. E per gli Europei occhi sulla Francia di una nuova frizzante generazione guidata da Nasri.
BOLZANO. I giornalisti sportivi raramente
si accontentano di fare il compitino nel campo dei pronostici. Thomas Laconi,
voce dell’hockey e del calcio di Radio Nbc, sportivo lo è fino al midollo e non
si sottrae a uno sguardo particolare sull’Europeo dal banco della Twenty Fan
Zone. !"La mia favorita? Penso la Francia. Davvero, mi piace molto la
brillantezza di Nasri e in generale il rendimento di una generazione che si sta
affacciando con una certa prepotenza. Vero, l’esordio non è stato particolarmente
esaltante, ma penso possa solo crescere nell’avanzare del torneo". Il
quadrilatero comune di pretendenti, però, sembrava limitato a Germania, Spagna,
Olanda e Italia. "Nessuna di queste mi ha davvero convinto. L’Olanda ha
perso senza un gioco, la Germania è stata fortunata e se è vero che
Italia-Spagna è stata fino adesso la partita più bella, va anche detto che
entrambe sono attese a una conferma non facile". Nella serata i due
maxischermi della Fan Zone hanno trasmesso le immagini di una gustosa
Polonia-Russia terminata 1-1. "Pensavo vincessero i russi, altra squadra
che mi piace moltissimo. Dzagoev è un fuoriclasse assoluto e in generale la
struttura di questa nazionale mi sembra promettente".
L’incontro con Laconi, però, è anche il
momento giusto per gettare uno sguardo sullo sport locale e le nostre squadre.
Il quadro, siamo sinceri, non è di grande ottimismo, ma talvolta le sferzate
sono meglio delle carezze. "L’Alto Adige ha fatto sicuramente una buona
annata, ma adesso tutto lo staff tecnico seguirà mister Giovanni Stroppa a
Pescara per la serie A. Il futuro tecnico è ancora da chiarire e con lui la
direzione che prenderà il mercato dei biancorossi". La disamina, però, è
più strutturale che congiunturale. "Ci sono troppe incertezze e la
vicenda della Cittadella è emblematica. Identico discorso legato allo stadio e
intanto il pubblico cala. Non solo, purtroppo il nostro calcio dimostra che le
squadre hanno un futuro importante solo se sono tenute in mano da imprenditori
che vogliono investire. Per ora l’Alto Adige ha solo l’imprenditore".
Nemmeno l’hockey cittadino se la passa bene. "La mancanza di prospettive è abbastanza simile e la contrazione di
pubblico è una realtà già da anni. La ricaduta sugli sponsor è facilmente intuibile.
Qui, però, l’intero movimento italiano affronta delle difficoltà che ne
pregiudicano la competitività. In questi giorni si è concluso il campionato
dell’Nhl nordamericano e i Los Angeles King, campioni, presentano in prima
linea il centro sloveno Anze Kopitar. D’accordo, siamo al cospetto di un
talento assoluto, ma come è possibile che dall’Europa molti Paesi hanno un
canale aperto, mentre l’Italia non riesce a mandare nemmeno un giovane nel
campionato più importante del mondo?".
Alan Conti
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