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venerdì 27 luglio 2012

Favero cerca la scalata all'ippodromo

Futuro incerto per le corse di Merano
BOLZANO. Paolo Favero cerca di salvare la propria casa: l’ippodromo di Maia. Il noto proprietario e allenatore meranese ha fatto la sua mossa ufficiale avanzando una proposta di acquisizione del 73% delle quote della società di corse attualmente in mano a Mic e Forst. L’atteso rilancio della struttura che doveva seguire la dismissione della gestione comunale e l’arrivo al timone di Henri Chenot, Francesco Aletti Montano e l’Alfea di Pisa non c’è mai stato. Le ultime cronache ippiche, infatti, riportano più le polemiche legate al rinnovo della tribuna e al disinteresse della Forst che prestazioni sportive di riguardo. La stessa birreria di Lagundo, che detiene il 30% di Maia, ultimamente non ha mostrato particolare interesse nel rilancio di una pista di grande tradizione nel panorama ostacolistico europeo. L’abbandono del marchio in occasione dello scorso Gran Premio, infatti, è stato qualcosa più di uno scricchiolio.


L’odore di bruciato sul futuro dell’ippodromo, insomma, è forte ed ecco perché Favero ha deciso di rompere gli indugi. La risposta alla sua proposta di acquisizione, seguita passo dopo passo dagli avvocati Giuseppe Avolio e Alessandra Schileo, arriverà entro metà agosto. “La prima richiesta di aumento di capitale della Merano Maia – le parole di Avolio – è fallita e lo stesso destino potrebbe attendere la seconda richiesta. Bisogna fare in fretta. L’intervento di rilancio che abbiamo in mente si articola in due tempi: il primo strettamente legato all’attività ippica, il secondo concentrato su un piano di rilancio complessivo della struttura”. La stagione sportiva, intanto, domenica riprenderà per le ultime settimane di corse che porteranno al clou del Gran Premio di fine settembre. Per allora ci si aspetta un orizzonte più chiaro sul cielo di Merano.

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Il servizio nei tg di giornata)

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