Il logo della salumeria "Bolzano Artisan Meats" a MIlwaukee |
BOLZANO. “Bolzano Artisan Meats” è l’insegna di una salumeria in una strada di Milwaukee, città del Wisconsin, Stati Uniti. Non si tratta di un’omonimia o di una curiosa coincidenza, ma l’attività del baffuto Scott Buer è proprio legata a doppio filo con il capoluogo altoatesino. In una loro visita alla città in occasione di uno scambio linguistico del 2001, infatti, Scott e la moglie Christin sono rimasti vittime del più classico dei colpi di fulmine. Piazza Walther e le bellezze architettoniche tra stile italiano e asburgico hanno preso i cuori della coppia che oggi vive nella città di “Happy Days”. “Il posto ci meravigliò per la sua bellezza – dichiara Buer sulle colonne del Corriere dell’Alto Adige” – e si fissò nella nostra memoria in modo indelebile, tanto da decidere di battezzare la nostra azienda con il nome di Bolzano a molti anni di distanza dal nostro viaggio”. Il maiale che utilizzano per i loro prodotti, allevato senza ormoni né antibiotici, ha reso il nome di “Bolzano” universalmente noto nel Wisconsin. Se la città cattura l’occhio degli americani, però, lo stesso non si può dire per lo speck, poco coniugabile il gusto a stelle e strisce. “Inizialmente abbiamo prodotto anche quello sul modello altoatesino, ma i salami si vendono meglio così ci siamo concentrati solo su quelli” ammette Buer. In salumeria, però, attenzione ai nomi perché il neologismo “Fin Oh Kee Oh Na” affidato a una varietà di salume, altro non è che l’americanizzazione del nostro Finocchiona degustato nei mesi scorsi in una nota enoteca di Milwaukee accompagnato dall’altoatesino Goldmuskateller. Migliaia di chilometri in una fetta e un bicchiere: sono i piaceri della tavola che annullano le distanze.
TCA ALTOADIGE TV (Nel telegiornale di oggi)
Alan Conti
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