Una coppia di cigni |
BOLZANO. Il capodanno di Bressanone è una mosca bianca nel panorama provinciale per il suo via libera ai fuochi d’artificio, ma ora in città monta una polemica feroce. No, la spending review stavolta nulla c’entra, ma il pomo della discordia sono una coppia di eleganti cigni che ormai da anni dimora, e non poteva essere altrimenti, nella bella cornice del Giardino Vescovile. Guarda caso l’esatto punto di sparo dello spettacolo pirotecnico della notte di San Silvestro. Ora è facile immaginare che il botto non sia esattamente quanto di più gradito dai piumati ed ecco che rapida si è alzata la voce della Lav per bocca dell’esponente locale Franz Pattis che ha chiesto alle “autorità di fare tutto il possibile per emanare norme che possano fermare i botti che terrorizzano le bestiole”. Il rischio paventato da Pattis è che lo scoppio, avvertito dai cigni in modo più intenso rispetto all’uomo, possa stordirli e disorientarli fino a farli scappare per sempre dalla loro casa. “Speriamo almeno ci diano la possibilità di isolarli in qualche modo” conclude Pattis. Piccata e immediata la risposta del presidente del consorzio turistico brissinese Markus Huber: “Bisogna anche offrire qualcosa agli ospiti che verranno a visitare la città e lo spettacolo rispetto ad altri anni sarà più corto, massimo sette o otto minuti”. Insomma, l’altare del turismo rende necessario prendersi il rischio e pazienza per i pennuti: in fondo sono solo brissinesi che non portano soldi.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Servizio nel telegiornale di oggi)
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