Il coraggio dei giovani e la loro intraprendenza contro un regime mai riconosciuto valgono una corona e l’adozione affettuosa che ormai Bolzano ha messo in atto dei fratelli Hans e Sophie Scholl, giovanissime anime di quel movimento della rosa bianca che resistette al nazismo. Un movimento sviluppato all’interno delle università, con Monaco in prima linea, riconosciuto dal Comune di Bolzano in occasione dell’anniversario di morte con la deposizione di una corona commemorativa nella piazzetta a loro dedicata. In faccia a ponte Roma, all’angolo con viale Trieste, si è dunque inviato un pensiero a chi, nel 1943, ha sacrificato un futuro proprio per garantirne uno migliore alla società. Amara considerazione, però, arriva dall’ex assessore Primo Schoensberg che ha salutato la presenza degli studenti “a colmare parzialmente l’imbarazzante silenzio dell’università bolzanina che non ha ritenuto opportuno nemmeno fare una nota con il proprio cda”. A volte i silenzi fanno più rumore di qualsiasi slogan, anche se trilingue.
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