Il centro commerciale Twenty incassa un’altra spinta dalla Provincia che sul piano ampliamento accelera deliberando all’unanimità la variazione d’ufficio al piano urbanistico del capoluogo che le permetterà di ampliarsi fino a 10mila metri quadrati di superficie. Come spiega Maurizio Dallago sul quotidiano Alto Adige si tratta di un passaggio istituzionale necessario per allargarsi verso l’area ex Borgogno e includere l’ormai noto ponte pedociclabile sull’Isarco. Una delle soluzioni che abbassa l’incidenza di traffico sulla zona e che ha contribuito alla scelta di palazzo Widmann di puntare proprio su via Galilei lasciando al palo Aspiag e Tosolini. Tra le altre motivazioni la migliore integrazione con le zone residenziali, il minor consumo di suolo e la migliore aderenza alla nuova disciplina sul commercio. “Una volta ottenuta la concessione edilizia che spetta al Comune – le parole di Giovanni Podini – in 14 mesi porteremo a compimento l’opera”. Cosa arriverà, però, di nuovo al Twenty? I limiti imposti dall’Enac sulla presenza antropica all’interno dell’area di sorvolo non sembrano rappresentare un grosso ostacolo permettendo, così, l’insediamento di praticamente qualsiasi categoria merceologica. Un dettaglio, però, potrebbe rappresentare una spia di curiosità e a rivelarlo è Dieter Schramm, legale della Podini Holding: “Abbiamo dimostrato che gran parte della superficie potrà essere realizzata al di fuori della zona C posta sotto tutela”. Quindi libera di vincoli di concentrazione antropica il che permetterebbe di attirare anche pubblico per alcuni spettacoli. Non è un mistero, infatti, che talvolta sia balenata l’idea di fondere il Twenty con un progetto di multisala assai competitivo per vicinanza e parcheggio con il Cineplexx. Nella zona C non sarebbe possibile, ma fuori dai radar dell’Enac al cinema si spalancherebbe un tappeto rosso.
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