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lunedì 25 febbraio 2013

Voto e affluenza, le reazioni corrono sul web

Il web corre più veloce e mentre la comunicazione istituzionale dovrebbe essere ammantata di silenzio ecco che invece i social network diventano il cortile ideale per i commenti all’astensione a al voto di queste ore. Praticamente tutte le forze in gioco hanno il loro post o link di riferimento.

Da casa Pd, per esempio, arriva il commento di quanto avvenuto ieri al seggio durante il voto di Silvio Berlusconi. “Stupefacente – scrive il segretario Antonio Frena – la violenza usata dalle forze dell’ordine contro le contestatrici di Femen”. Per quanto riguarda Sel-Verdi, il capolista Florian Kronbichler si limita a condividere uno stato del candidato al collegio senatoriale di Bressanone Michl Costa che si complimenta per il suo senso dell’humour. Nelle file di Rivoluzione Civile il candidato Gabriele Benatti mette in rima la scelta di votare, mentre sempre attivo sul web il Movimento Cinque Stelle con Maria Teresa Fortini che pubblica articoli di approfondimento economico e una pagina di Le Monde con rara intervista a Beppe Grillo.
Sul fronte tedesco per i Frehietlichen semplice richiamo agli orari dei seggi di oggi e al diritto-dovere di votare, mentre in casa Svp l’Obmann Richard Theiner pubblica una sua foto al voto con la chiamata alle armi per la difesa dell’Autonomia in italiano. Stessa immagine per Angelo Gennaccaro in quota Udc che scherzosamente scrive “Ho votato, ma non chiedetemi per chi”, mentre poetico è Lorenzo Dellai che riporta un “si voterà sotto la neve e la neve attenua le urla”. Fare per fermare il declino punta sui link al proprio programma e Michaela Bianciofiore chiede di “non sprecare il proprio voto” con un affettuoso “confidando in te ti abbraccio di cuore”. Claudio Degasperi della Lega, dal canto suo, fa i conti e dichiara “chiudo la campagna elettorale a zero euro spesi”. Da La Destra Eriprando della Torre posta articoli su scandali legati alla sinistra e ai seggi e sulla bacheca di Andrea Bonazza, anima altoatesina di Casapound, tutto il piacere di “votare dove una volta andavamo a scuola”. Nessun sussulto dalle pagine di Mir di Samorì, in attesa dei dati ufficiali.
Risultati che, come dimostrano queste elezioni, correranno più veloci nel web.

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