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mercoledì 6 febbraio 2013

Svp, sondaggio la vede fuori dalla Camera

Svp in difficoltà, un sondaggio la boccia per le Politiche
BOLZANO. Una caduta verticale e rovinosa. L’Svp precipita al 32% e non porta nemmeno un deputato oltre la soglia di Montecitorio. E’ il fosco scenario che viene proposto oggi dall’istituto di statistica austriaco Market che tra il 28 gennaio e il 4 febbraio ha ascoltato un campione di 1.434 elettori altoatesini di tutti i gruppi linguistici. Il risultato è di quelli da lasciare via Brennero sotto shock e con il più classico dei pugni di mosche in mano. Se le previsioni fossero esatte, infatti, alle urne l’Svp perderebbe la bellezza dell’8% rispetto alla tornata del 2008 rimanendo sotto la soglia del 20% regionale che significa grosso modo almeno il 40% a livello provinciale. Una sforbiciata che è propellente nelle ali dei Freiheitlichen che balzerebbero al 24% con un +15% e dei Verdi che dall’accoppiata con Sel distillerebbero un onorevole 11% contro il 3,3% del 2008. Stabile, invece, il Pd terza forza al 15% e in contrazione, invece, il Pdl sceso al 9%. 6% inoltre per la Scelta Civica di Monti con un Dellai senza troppo fascino agli occhi bolzanini, un 2% confermato per la Lega Nord e la sorpresa di un misero 1% per i grillini. Briciole delle briciole per tutti gli altri.

Diverso il capitolo nei collegi del Senato dove a Bolzano Bassa Atesina Francesco Palermo sembra muoversi come uno schiacciasassi incamerando addirittura la maggioranza assoluta delle preferenze con il 52% delle preferenze contro i lontanissimi 19% di Christian Trafoier e 18% di Mario Tagnin. Meglio, qui, il Movimento 5 Stelle con il 3% di Maria Teresa Fortini e con il centrodestra polverizzato tra il 2 e l’1%, tanto quanto il satirico Partito per Tutti di Oscar Ferrari. Distanze significative, anche se ovunque in contrazione per l’Svp, anche per i candidati Stella Alpina Karl Zeller a Merano e Hans Berger a Bressanone, rispettivamente in vantaggio di 12 e 13 punti percentuali dai più vicini inseguitori dei Freiheitlichen Sigmar Stocker e Peter Pichler.
Attenzione, però, alla vera variabile impazzita che è il numero degli indecisi: 47% tra gli italiani e 31% tra i tedeschi. Se cercate il peso capace di spostare la bilancia, insomma, lo trovate nell’ultima riga.

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV
Nel telegiornale di oggi

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