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sabato 5 luglio 2014

Asl, la cura del risparmio


BOLZANO. L’Azienda Sanitaria risparmia, o meglio, spende meno di quanto aveva preventivato. Presentato ieri alla scuola Claudiana la pioggia di numeri legati al bilancio consuntivo nella sanità del 2013 punteggiato di segnali positivi parametrati, però, sulle previsioni. Rispetto al piano di previsione dei costi, infatti, le spese affrontate sono state di 2,75 milioni inferiori a quanto ipotizzato pur attivando i nuovi servizi di psichiatria dell’età evolutiva a Merano e neuro-riabilitazione a Vipiteno. Scongelando dal freezer i numeri del 2012 l’Azienda Sanitaria sottolinea come i costi complessivi risultino ridotti di 22 milioni di euro per una contrazione dell’1,79%. Il tutto in un contesto che vede le assegnazioni della Provincia di Bolzano diminuire di 4,2 milioni. Il quadro dipinto dai vertici della sanità altoatesina, insomma, è a tutti i costi roseo e cinguettante pure nel campo delle prestazioni mediche. «Il mio credo – commenta il direttore dell’Azienda Sanitaria Andreas Fabi – è quello di salvaguardare i pazienti dalla riduzione delle spese complessive. I costi per i beni sanitari come i medicinali, le chemioterapie o i presidi medici sono aumentate nel 2013 del 4,48% con un importo complessivo pari a circa 133,7 milioni. Abbiamo attuato degli aumenti pure nel settore dell’assistenza tecnico-assistenziale con l’ampliamento della dotazione organica di 30 infermieri e 13 operatori specializzati».
Negli stessi dati si registra poi una diminuzione dei costi relativi al personale di 1,11 milioni di euro pari a un -0,19%. Merito, per esplicita ammissione, di misure di contenimento delle spese come la riduzione degli straordinari e delle ferie o una generica oculata sostituzione del personale. Buone nuove anche per il pronto soccorso. Nei mesi scorsi descritto come un albero piegato dal troppo lavoro senza un aiuto capillare dai medici del territorio, ieri è diventato una straordinaria risorsa. Sono aumentate del 4,45% le entrate totali legate al pagamento del ticket per un totale di 1,8 milioni di euro.
Salgono del 5,1% (16,6 milioni di euro) pure gli incassi per le prestazioni specialistiche. Non trattandosi di numeri economici il report scavalca a volo di gabbiano le statistiche sui tempi di attesa. Impressionante, infine, l’attività generale interna ai servizi. Sono stati 68.544 i ricoveri ordinari e 18.940 i day hospital con un totale di giornate di degenza pari a 444.943. Le prestazioni ambulatoriali ospedaliere sono 2,7 milioni, quelle di laboratorio per esterni 4,2 milioni. Gli accessi al pronto soccorso, intanto, raggiungono la cifra monstre di 239.695. Tirando una riga significa che nel 2013 ogni altoatesino ha usufruito in media di 5,2 trattamenti ambulatoriali e addirittura una persona su due si è rivolta direttamente al servizio di pronto soccorso. L’economia, insomma, sorride ma nel sottoscala c’è un quadro dell’organizzazione complessiva che invecchia e alcune crepe cominciano a vedersi nitide.
Alan Conti (www.altoadige.it)

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