Il metrobus avrà delle pensiline
“sorelle”: tutte con una fisionomia simile eppure tutte caratterizzate da
alcune peculiarità. E’ il risultato della scelta che la giuria qualificata ha
fatto nelle scorse settimane tra ben nove diversi progetti concettuali sulle
fermate del bus express tra Caldaro e Bolzano. Ieri, all’interno della vecchia
stazione di Appiano a San Michele, la presentazione di tutti i lavori arrivati
alla commissione con l’indicazione del vincitore.
L’architetto Markus Scherer, aiutato da
Barbara Breda, Miriam Lopez Romero e Christa Kerschbaumer, ha ideato un profilo
modulabile di colore verde che presenta una struttura standard, ma può essere
composto in varie tipologie d’uso. L’imprinting è quello del Lego: pezzi
simili, ma con dettagli e finalità differenti. Si tratta, poi, dell’aspetto che
più ha colpito i giurati. “Ci sono 3 varianti di prefabbricati di calcestruzzo
che permettono una molteplicità di soluzioni in ogni singolo luogo – spiega la
coordinatrice del concorso Gertrud Kofler – senza perdere coerenza compositiva.
L’approdo naturale di questa impostazione è la possibilità di modellare una
sensibile relazione con l’esistente lasciando spazio all’identificabilità dei
posti. Gli elementi, inoltre, sono tutti di facile manutenzione”. Ci sono, inoltre,
altri aspetti da rilevare. Sul tetto conformato per far defluire al meglio
l’acqua piovana, per esempio, sarà presente pure un impianto fotovoltaico per
ogni evenienza mentre stuzzica l’uso del verde. Lungo l’asfalto, infatti,
dovrebbe correre una striscia di colore che riprenda quello previsto per il
logo del metrobus: una pavimentazione innovativa. “La commissione ha suggerito
di ponderarne bene l’intensità” la preoccupazione di Kofler di fronte a un
entusiasta assessore provinciale Florian Mussner: “Già in passato tentammo di
cambiare il colore della carreggiata in verde all’Alpe di Siusi, ma non ci
riuscimmo. Ora sarei molto contento di poter mettere in pratica questa
soluzione che richiama, anche culturalmente, il forte legame dell’Alto Adige con
i concetti green”. Al di là della striscia d’asfalto colorata ci sono altri
rilievi che la commissione ha avanzato a un progetto che, è bene ribadirlo, è
ancora lontano dall’essere esecutivo. “Vanno studiati bene diversi dettagli
come la cura del concetto grafico, la visibilità dei pannelli pubblicitari e il
numero di posti per le biciclette che rischia di essere sottostimato”. Sempre
del progetto Scherer la proposta di creare una corsia preferenziale del
metrobus all’interno della rotonda di Caldaro che permetta al mezzo pubblico
uno svicolo più rapido.
Presente all’inaugurazione anche il sindaco di
Appiano Wilfried Trettl che ha fatto gli onori di casa presentando uno spazio
“che sarà dedicato interamente alla mobilità mettendo in primo piano proprio il
metrobus”. Una scelta che trova l’assenso di Mussner. “Il collegamento con
l’Oltradige è una scelta logistica di cui siamo sempre molto convinti ed è
importante che la popolazione sia coinvolta. In totale arriveremo a una spesa
tra i 25 e i 30 milioni di euro, ma vogliamo si cominci a toccare con mano
questo nuovo potenziale. La pensilina di San Michele, per questo motivo, avrà
un suo rinnovamento definitivo secondo il progetto in poco tempo”.
Tra il pubblico, infine, spunta anche Josef
Spitaler, residente che non fa mistero di preferire il tram. “Il, bus non serve
a nulla perché sempre condizionato da eventuale traffico o tamponamenti”.
Quando hai la sensazione di aver perso il treno difficilmente ti interessa il
colore della stazione.
Alan Conti (www.altoadige.it)
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