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sabato 11 ottobre 2014

Estate, quanti cani sui treni

Bisogna essere sinceri: quello presentato da Trenitalia nei giorni scorsi è un passo avanti nel rapporto con i cani rispetto al recente passato. Viaggiare sui convogli nazionali, infatti, se non altro è diventato più facile negli ultimi anni e a Milano sono i numeri a confermarlo. Sono 12.000, infatti, gli animali di media e grossa taglia trasportati nell’estate 2014, 60.000 il totale stagionale che confluisce nei 150.000 registrati da inizio. Rispetto al 2013 siamo al cospetto di un incremento del 10%, il che in qualche misura significa pure un decremento del rischio di abbandono. I dati di questi mesi caldi sono stati presentati nel capoluogo lombardo da Michela Vittoria Brambilla per la Federazione Italiana Associazione Diritti Animali e Ambiente assieme a Gianfranco Battisti, direttore della divisione Passeggeri Alta Velocità di Trenitalia. I dati, infatti, sono il risultato di un’intesa programmatica siglata dai due enti che ha portato al libero accesso dei quattro zampe di qualsiasi taglia a bordo dei Frecciarossa nei livelli di servizio business e standard, oltre alla prima e seconda classe dei Frecciargento, Frecciabianca e Intercity. Un passo avanti per Trenitalia che, in tutta onestà, prima del triennio in questione non ha certo brillato per accoglienza verso Fido.

 In ogni caso la vicenda è anche un business per chi muove i treni sul territorio nazionale. I proprietari, infatti, devono acquistare un biglietto a prezzo base ridotto al 50% per il proprio cane collegandolo al proprio o a quello di un accompagnatore. Giustamente l’animale domestico va predisposto per il viaggio  con un kit comprensivo di museruola, guinzaglio, libretto sanitario e certificazione d’iscrizione all’anagrafe canina. Composti e in ordine con i documenti, insomma, per togliere spazio alle facili critiche che ogni tanto accompagnano i cani on tour da parte di chi non ne ama troppo la compagnia itinerante. Naturalmente la tariffa cambia nel caso abbiate un esemplare tascabile, quindi trasportabile nelle apposite gabbiette: in questo caso, infatti, ,l’accesso al treno è libero. Un bambino maleducato, in fondo, occupa molto più sedile e rischia pure di fare più confusione.
Alan Conti (www.altoadige.it)

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