Ci sono spettacoli che sono tali già
prima di diventarlo concretamente. E’ il caso de “Gli Innamorati” di Goldoni
che il giovane regista teatrale Andrea Bernard porterà sul palco del Rainerum
grazie all’organizzazione dell’associazione culturale “Ideali”. Oltre alla
notissima commedia, infatti, si nasconde la storia di una giovanissima
compagnia teatrale bolzanina che dopo essersi fatta apprezzare in larga parte
con il fenomeno Cababoz si è seduta al tavolo del professionismo. Già perché
Bernard il regista (o aiuto regista) lo fa di mestiere e quando ha radunato la
combriccola di attori li ha messi occhi negli occhi con il teatro “dei grandi”.
“Avevo voglia di esprimere davvero me stesso in un lavoro simile – ci spiega a
cavalcioni del palco durante una delle tante serate di prova – e ho scelto gli
interpreti uno a uno secondo le immagini che questa commedia mi ha portato
nella testa”. Così si è composto un cast di nomi conosciuti per chi ha respirato
l’aria del cabaret bolzanino: Alessia De Paoli e Daniel Ruocco saranno i
protagonisti, completati da Diletta La Rosa, Marco Zenti, Max Maraner,
Salvatore Cutrì, Chiara Calò, Davide Mariotti, Elia Liguori e Chiara Sartori.
Tutti in rampa di lancio, ma tutti non professionisti. “E’ molto stimolante –
spiega Bernard – perché da un certo punto di vista sono più malleabili. Questa
commedia, poi, permette di portare la propria esperienza personale nel recitato
andando a toccare una sfera psicologica di coinvolgimento davvero interessante.
I giovani sono ben calibrati per questa storia e non è un dettaglio. Ho sempre
trovato incoerenti le rappresentazioni di Romeo e Giulietta con protagonisti
interpretati da soloni di 60 anni”.
Alle prove, inutile negarlo, ci si diverte e
il sorriso non manca mai al cospetto di ragazzi che le platee le sanno far
ridere eccome, figuriamoci i giornalisti. L’impegno, però, non è proprio di
quelli su cui scherzare perché non essere professionisti implica un altro
lavoro da fare durante il giorno per poi salire sul palco al crepuscolo. “E’
impegnativo essere qui tutte le sere fino a tardi – confidano De Paoli e Ruocco
–ma ci sentiamo nel luogo giusto, nel nostro posto. L’impostazione e il
coinvolgimento richiesti ci mettono davvero di fronte al mestiere dell’attore
convincendoci a tentarle tutte su questa strada professionale“. Strada che non
è esattamente liscia come l’olio e porta quasi matematicamente fuori da
Bolzano. “Le accademie si trovano in altre città e anche vivere di teatro a
Bolzao non è semplice, a meno di non riuscire a entrare allo Stabile. Non è
facile, ma lavori come quello che ci ha proposto Bernard ci permettono di
crescere e aggiungere sicurezze e capacità”. Da un punto di vista tecnico
cambia, eccome, l’orizzonte dal cabaret. “L’immedesimazione del personaggio è
totalmente differente – chiude De Paoli – e richiede un’interiorizzazione più
profonda. Cambia anche il lavoro di squadra in una struttura che non è formata
di soli sketch singoli, ma si articola in modo più organico. Conta moltissimo
l’armonia che riusciamo a mettere sul palco trascinando il pubblico e dando,
soprattutto, il meglio di noi stessi”. Spettacoli giovedì 9 e venerdì 10
ottobre alle 20.30 oltre al pomeridiano di domenica 12 alle 16.30. I biglietti
costano 12 euro l’intero, 9 il ridotto fino ai 18 anni, e sono acquistabili in
prevendita al teatro Rainerum (orario 14-18 dal 6 ottobre) oppure sul web
all’indirizzo www.rainerum.it/teatro.
Di certo sul palco questi ragazzi porteranno tutto perché il teatro non diventi
la scelta che non hanno fatto.
Alan Conti (www.altoadige.it)
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