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venerdì 10 ottobre 2014

Gemellaggio con la Lettonia per il Pascoli?


La Lettonia fa gli occhi dolci all’Italia e la testimonianza arriva dall’incontro che una piccola delegazione in arrivo dalla scuola di arte applicata di Riga sta avendo in questi giorni al liceo Pascoli. La preside Aija Neilande, accompagnata dalla presidente della Società Dante Alighieri lettone Raimonda Strode, dall’interprete Leonards Varzinsigs e da alcuni docenti e allunni, ha visitato ieri mattina l’istituto di Firmian in un’ottica di possibile collaborazione. Le voci sensibili, come sottolinea il professore Giovanni Accardo, sono quelle del gemellaggio e dei progetti condivisi. “Speriamo di riuscire a intavolare alcuni scambi tra docenti e studenti in una realtà in crescita come quella lettone”.
 Il periodo scolastico di riferimento sarebbe quello del biennio dato che in Lettonia la scuola artistica occupa i primi nove anni del ciclo formativo. Curioso, comunque, come una realtà piuttosto lontana abbia puntato gli occhi su Bolzano. “Maria Rita Lupi è una docente bolzanina che lavora a Riga – spiega la preside Neilande – e ci ha parlato dell’Alto Adige e del suo capoluogo. Evidente come la compresenza del tedesco sia un valore aggiunto per la completezza della nostra offerta formativa”. Ogni anno, comunque, la scuola organizza una settimana dedicata all’Italia con tematiche differenti: si va dall’arte di Caravaggio alle piazze più famose delle nostre città passando per l’immancabile Leonardo Da Vinci. Un amore viscerale testimoniato dalla carica emotiva di alcuni dei lavori. Il prossimo anno, in ogni caso, il fil rouge saranno  “le lettere in cerca di un libro”. “Stiamo pensando – continua Accardo- a un progetto artistico comune con scambio finale dei prodotti. Un modo per confrontarsi in modo diretto”. Possibile pure che una piccola delegazione del liceo Pascoli possa ricambiare la visita. Ieri, comunque, le due scuole si sono presentate a vicenda attraverso video e documenti didattici approfondendo anche la natura strettamente didattica dei due differenti sistemi pedagogici.
 Ruolo centrale come trait d’union lo ha svolto, come detto, la Società Dante Alighieri. Nel pomeriggio di ieri, infatti, i rappresentanti delle scuole e della sezione di Riga hanno incontrato i vertici della sede di Bolzano con in testa Giulio Clamer. “Cerchiamo di capire in che modo questo reciproco interesse nato per caso possa continuare a sostenere la passione e la diffusione della cultura italiana in Lettonia. Se questo può portare pure a un accrescimento didattico non possiamo che esserne contenti”. Le basi, insomma, sono state gettate mentre sui computer scorrevano le immagini del mar Baltico e dei palazzi Liberty di Riga. La voglia di andarci, di sicuro, si è già messa in moto.
 Alan Conti (www.altoadige.it)

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