La Lettonia fa gli occhi dolci
all’Italia e la testimonianza arriva dall’incontro che una piccola delegazione in
arrivo dalla scuola di arte applicata di Riga sta avendo in questi giorni al
liceo Pascoli. La preside Aija Neilande, accompagnata dalla presidente della
Società Dante Alighieri lettone Raimonda Strode, dall’interprete Leonards
Varzinsigs e da alcuni docenti e allunni, ha visitato ieri mattina l’istituto
di Firmian in un’ottica di possibile collaborazione. Le voci sensibili, come
sottolinea il professore Giovanni Accardo, sono quelle del gemellaggio e dei
progetti condivisi. “Speriamo di riuscire a intavolare alcuni scambi tra
docenti e studenti in una realtà in crescita come quella lettone”.
Il periodo scolastico di riferimento sarebbe
quello del biennio dato che in Lettonia la scuola artistica occupa i primi nove
anni del ciclo formativo. Curioso, comunque, come una realtà piuttosto lontana
abbia puntato gli occhi su Bolzano. “Maria Rita Lupi è una docente bolzanina che
lavora a Riga – spiega la preside Neilande – e ci ha parlato dell’Alto Adige e
del suo capoluogo. Evidente come la compresenza del tedesco sia un valore
aggiunto per la completezza della nostra offerta formativa”. Ogni anno,
comunque, la scuola organizza una settimana dedicata all’Italia con tematiche
differenti: si va dall’arte di Caravaggio alle piazze più famose delle nostre
città passando per l’immancabile Leonardo Da Vinci. Un amore viscerale
testimoniato dalla carica emotiva di alcuni dei lavori. Il prossimo anno, in
ogni caso, il fil rouge saranno “le
lettere in cerca di un libro”. “Stiamo pensando – continua Accardo- a un
progetto artistico comune con scambio finale dei prodotti. Un modo per
confrontarsi in modo diretto”. Possibile pure che una piccola delegazione del
liceo Pascoli possa ricambiare la visita. Ieri, comunque, le due scuole si sono
presentate a vicenda attraverso video e documenti didattici approfondendo anche
la natura strettamente didattica dei due differenti sistemi pedagogici.
Ruolo centrale come trait d’union lo ha
svolto, come detto, la Società Dante Alighieri. Nel pomeriggio di ieri,
infatti, i rappresentanti delle scuole e della sezione di Riga hanno incontrato
i vertici della sede di Bolzano con in testa Giulio Clamer. “Cerchiamo di
capire in che modo questo reciproco interesse nato per caso possa continuare a
sostenere la passione e la diffusione della cultura italiana in Lettonia. Se
questo può portare pure a un accrescimento didattico non possiamo che esserne
contenti”. Le basi, insomma, sono state gettate mentre sui computer scorrevano
le immagini del mar Baltico e dei palazzi Liberty di Riga. La voglia di
andarci, di sicuro, si è già messa in moto.
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