Il disagio è una delle cause dell'abbandono |
Istituzionalizzate le procedure in caso di assenze prolungate o mancata iscrizione. A Bolzano 37 casi, in gran parte già risolti.
BOLZANO. Evitare l’abbandono della scuola durante gli anni dell’obbligo scolastico. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato ieri in Municipio tra Comune di Bolzano, intendenza scolastiche, Assb, procura per i minorenni e questura. Un accordo che descrive dettagliatamente le procedure da adottare nei casi di mancata iscrizione, prolungata assenza o saltuaria frequentazione della scuola in sinergia tra le istituzioni scolastiche, sociali e delle forze dell’ordine. I numeri del “drop out” (il termine inglese per definire l’abbandono scolastico) a Bolzano non sono da allarme rosso e vedono 29 casi di mancata iscrizione alla scuola dell’obbligo, di cui 27 risolti e 2 ancora in corso di trattazione, 14 episodi di frequenza irregolare, di cui 5 risolti e 9 in trattazione, 4 minori che anticipano o prolungano le festività scolastiche e 5 casi, di cui 3 risolti, di bambini o ragazzi in fase di fobia o disagio scolare.
Definiti, come detto, gli iter procedurali per tamponare eventuali allontanamenti. Nel caso della mancata iscrizione, per esempio, spetterà al dirigente scolastico effettuare il primo controllo e contattare le famiglie. In caso di fallimento sarà allertato l’ufficio comunale servizi educativi che procederà, in collaborazione con la polizia municipale, alle verifiche anagrafiche comunicandone gli esiti alla procura. Identica, invece, la procedura nei casi di assenza prolungate o frequenza irregolare. Ad attivarsi, stavolta, saranno i coordinatori di classe che proveranno per primi a contattare la famiglia che, sono in secondo luogo, sarà cercata anche dal dirigente scolastico. In ultima istanza, a seconda della natura del caso, saranno il distretto sociale competente o la procura a prendere in mano la situazione. Il protocollo, comunque, è il frutto del lavoro di un tavolo tra la parti che continuerà a tenersi con una frequenza di due incontri l’anno.
"Dobbiamo essere pronti – le parole dell’assessore comunale alla scuola Judith Kofler Peintner, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione assieme al collega di giunta Mauro Randi – nel gestire problematiche che nella scuola, purtroppo, possono verificarsi. Fornire strumenti e prescrizioni chiare è sicuramente un vantaggio per tutti in termini di organizzazione ed efficacia". Soddisfatta anche la direttrice del dipartimento provinciale istruzione e formazione Nicoletta Minnei: "E’ importante dare un segnale anche in termini preventivi. La redazione di questo protocollo è stata un momento utile per fermarci a riflettere sul fenomeno del drop out". Interessante la disamina del questore Dario Rotondi: "Le forze dell’ordine possono aiutare, ma ricordiamoci che prima del nostro intervento c’è la società. E’ importante che si intervenga in rete per educare i bambini e i giovani perché si tratta del primo vero passo a favore della sicurezza. Ai genitori chiedo di svolgere bene il proprio ruolo e non indicarci come i castigatori quando i figli fanno i capricci".
Alan Conti
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