I segretari Michele Buonerba ed Erich Sparer |
Si parte, quindi, con un’occhiata disincantata alla situazione nazionale. "La crisi ci obbliga a contribuire al deficit statale – spiega il segretario provinciale Michele Buonerba – e con una Manovra tanto recessiva c’è il rischio di dover trovare altri 12 miliardi in tempi brevi. Il 2012, insomma, sarà l’anno più duro per tutti". La Provincia, però, tiene un sostanziale pareggio e il tasso di disoccupazione resta contenuto a un buon 3,3%. "Il trend, però, testimonia una crescita di chi rimane senza lavoro e non possiamo sottovalutarlo. Alle politiche passive del lavoro come gli ammortizzatori sociali andranno associate delle misure attive, soprattutto formazione continua mirata alla ricollocazione. E’ vero, inoltre, che molti dei lavori offerti non sono compatibili con le esigenze di una famiglia e questo penalizza principalmente le donne". Ci sono, inoltre, i delicati testi Irpef e Irap. "Sulla prima – interviene l’altro segretario Cisl Erich Sparer – ribadiamo la sensazione di iniquità dell’attuale soglia a 15.000 euro, confermata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. Chiediamo, quindi, che venga abolita totalmente oppure che si istituisca una free tax area che permetta a tutti i contribuenti di ricevere una riduzione d’imposta. Rendere l’Irap afferente al lavoro detraibile ai fini Ires, inoltre, causerà alle casse della Provincia un ammanco da 20 milioni di gettito in tempi di forte risparmio. Sarebbe stato necessario una maggiore cautela da parte di un’amministrazione che nemmeno ha discusso la legge di bilancio in aula". Pollice alto, invece, per gli accordi di detassazione sul salario di produttività al 10%. "Abbiamo trovato l’accordo con 22 associazioni territoriali – continua Buonerba – e permesso una maggiore redistribuzione della ricchezza. La contrattazione aziendale e territoriale per settori, comunque, rimane la via maestra per generare crescita".
Tre le grandi sfide che da qui a dicembre coinvolgeranno il sindacato: fondo sanitario territoriale, apprendistato e ammortizzatori sociali locali. "Sul fondo sanitario siamo vicini a una firma congiunta e contiamo di arrivare ai primi versamenti nel 2013. Presupposto fondamentale, però, è che sia su scala regionale perché altrimenti non avremmo i numeri per garantire uno strumento solido per le future generazioni". Domani mattina, intanto, è in calendario l’incontro con l’assessore provinciale Sabine Kasslatter Mur sul capitolo apprendistato. "Lo scorso 25 novembre è entrato in vigore il testo unico – attacca Buonerba – e solo dopo due mesi otteniamo la riunione preliminare. Bisogna ridefinire tutti i profili e abbiamo tempo solo fino al 25 aprile: speriamo di farcela e di non pagare i ritardi politici. Il contratto di apprendistato, comunque, ormai riveste importanza primaria considerando la sua natura di contratto d’entrata nel mondo del lavoro". Sugli ammortizzatori sociali, invece, si attende una declinazione locale di alcune misure. "Dobbiamo lavorare sulla legge regionale con l’assessore competente Martha Stocker per rivedere e adeguare alcuni parametri". Riflessioni, infine, pure sugli aiuti alla famiglia e sulla delicata situazione del commercio. "Elaboreremo una proposta per una sorta di Durp per la famiglia – conclude il segretario – per le prestazioni sociali rivolte ai nuclei familiari, mentre torniamo a chiedere l’inclusione dei beni strumentali e mobili inferiori a 100.000 euro nel calcolo del Durp individuale. E’ ormai necessaria, infine, una riforma della legge urbanistica che permetta l’aumento del commercio al dettaglio nelle zone produttive: non è un mistero che gli affitti folli di Bolzano siano da ricondurre alla compressione dei negozi nelle sole zone residenziali".
I NUMERI CISL
Nel 2011 il sindacato Cisl/Sgb ha registrato un aumento degli associati di 1.072 unità rispetto al 2010. Due anni fa, infatti, i tesserati erano 40.886, mentre oggi se ne contano 41.958 per un incremento pari al 2,62%. La suddivisione settoriale vede il 47,9% dei lavoratori provenire dal privato, il 32,03% dai pensionati e il 20% dal pubblico. In cifre si contano 20.127 aderenti del settore privato, 13.438 tra i pensionati e 8.393 nel pubblico.
Alan Conti
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