Traffico sull'Autostrada del Brennero |
Discussione in Circoscrizione sulle limitazioni comunali. "Meglio rallentare i mezzi in autostrada e progettare il suo spostamento". Spunta la proposta del ticket milanese...
BOLZANO. Rallentare i mezzi in autostrada prima di fermare le auto dei bolzanini. Il Consiglio di Circoscrizione Centro-Piani-Rencio chiede al Comune di volgere lo sguardo in direzione A22 e pretendere interventi decisi per limitare la velocità dei veicoli di transito e progettare, finalmente, una qualche strategia per lo spostamento. L’occasione è stato l’incontro in consiglio circoscrizionale con gli assessori comunali all’ambiente Patrizia Trincanato e alla mobilità Judith Kofler Peintner. All’ordine del giorno la discussione attorno alle limitazioni che da novembre bloccano gli euro 0 e 1 per alcune ore. Ben presto, però, il tema si è allargato a tutta la città. Diverse le proposte: dai maggiori incentivi per il trasporto pubblico a meccanismi premianti per chi viaggia con più persone a bordo, passando per l’introduzione di un ticket d’accesso simile a quello milanese.
"Il vero nodo della questione – comincia il presidente Rainer Steger (Svp) - è legato all’incisività delle limitazioni. Vogliamo sia chiarito in termini statistici quanto incidono queste misure nella salvaguardia dell’ambiente. E’ innegabile, infatti, che così si colpiscano lavoratori che non possono permettersi nuove auto e non certo gli amatori del settore. Auspicabile, oltretutto, che si apra un discorso sull’A22". In che termini? "Da Innsbruck a Kufstein per tutto l’inverno introducono limiti autostradali per l’inquinamento. Sono 80 chilometri in totale, quindi suppongo si possa tranquillamente fare anche per i soli 10 che dividono Campiglio da Bolzano Sud. Sappiamo tutti quanto sia impattante il traffico autostradale. Il ticket d’accesso alla città, invece, mi pare troppo penalizzante per un centro ad alta vocazione turistica come il nostro". Martin Fink (Verdi-Projekt Bozen) è altrettanto deciso: "Le limitazioni sono ingiuste quando non si fa nulla per ridurre il 43% delle emissioni di NO2 provenienti dall’autostrada. Chiediamo un giro di vite sui limiti di velocità o l’installazione di un sistema di sicurezza “tutor”: il Comune è socio dell’AutoBrennero e può tranquillamente far sentire la propria voce. La stessa Regione potrebbe darci supporto. Solo in futuro, invece, sarebbe auspicabile l’introduzione di un biglietto d’accesso alla città". "Il semplice possesso della macchina – gli fa eco Thomas Demetz (Pd) – non implica automaticamente il diritto al passaggio o al parcheggio. In linea di principio, quindi, non trovo così criticabile la scelta del Comune di Milano, ma ritengo necessiti di una forte piattaforma di trasporto pubblico per essere replicabile anche da noi". Per ora ci si limita ai divieti di circolazione. "Non dimentichiamoci che gli euro 0 e 1 sono mezzi davvero impattanti, ma è altrettanto vero che l’autostrada genera dei paradossi. Se le regole cittadine impediscono la circolazione di determinate automobili, infatti, dovrebbe essere così anche sul tratto autostradale che interessa il nostro territorio. Bisogna prendere in mano la situazione cercando di incoraggiare anche l’uso comune dei veicoli dato che i numeri parlano di 100.000 litri d’acqua utilizzati nella produzione di una sola vettura e di 10 tonnellate di rifiuti emessi nella realizzazione di appena 1000 chili di automobile". Chiusura con Generoso Rullo (Pdl) che si unisce al coro di richieste sulla Brennero. "Ritengo che i limiti debbano essere tenuti bassi, ma sufficientemente sopportabili per gli automobilisti che transitano sull’A22. Il vero salto di qualità il Comune deve farlo nel predisporre una strategia per lo spostamento del traffico autostradale: bisogna reagire all’immobilismo. Le limitazioni, invece, vanno coordinate con i centri limitrofi altrimenti si rivelano totalmente inutili perché Bolzano non è inserita in una campana di vetro". Porta chiusa, infine, al ticket in salsa milanese: "Assolutamente no. Già subiamo da anni il machiavellico sistema delle zone colorate: di più non si può chiedere ai cittadini".
Alan Conti
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