La scuola in una foto di Area Architetti |
La mensa completa un rinnovamento che comprende anche palestra e piscina. Il dirigente Iob: "Lavori senza alcun intoppo"
BOLZANO. La mensa come ultimo tassello di un rilancio partito vent’anni fa. Si è tenuta ieri l’inaugurazione ufficiale della nuova sala da pranzo per i bambini della scuola primaria “Don Bosco” che conclude un lungo ciclo di lavori che ha, di fatto, rilanciato esteticamente e strutturalmente la storica istituzione scolastica del quartiere. Fanno parte dello stesso disegno originale, infatti, anche la rinnovata palestra e la piscina già in funzione da tempo, così come l’ammodernamento dell’aula magna e la creazione di alcune aule speciali. Tutto sulla carta nel primo incontro di metà anni ’90 tra il dirigente dell’Istituto Comprensivo Bolzano 2 comprendente la primaria “Don Bosco” e l’allora sindaco Giovanni Salghetti Drioli. "Ero appena arrivato nell’istituto – racconta Job – e subito mi resi conto della necessità di restituire dignità a una scuola che è sempre stata un cuore pulsante di Don Bosco. La sua stessa ubicazione nella piazza centrale obbligava a una riflessione di rilancio globale. Così abbiamo avviato un progetto che ci ha portato oggi alla conclusione con l’inaugurazione della mensa attraverso palestra, piscina e aule".
La nuova mensa, comunque, è tecnicamente già in funzione da inizio novembre e presenta un consistente aumento della metratura del refettorio ottenuto tramite la demolizione di alcune tramezze e di magazzini adiacenti. Non solo, le vecchie finestre di legno sono state sostituite con nuovi infissi in alluminio e sul pavimento sono state posate piastrelle di gres fine porcellato. Sui lati longitudinali della stanza e nel controsoffitto sono stati installati materiali fonoassorbenti dato che, si sa, i bambini a pranzo non sono esattamente chierichetti raccolti in preghiera. Per quanto riguarda strettamente la cucina, che non sempre è presente nelle primarie cittadine, sono stati ripensati tutti gli allestimenti e identico discorso va fatto per gli arredi interni. Due, invece, le nuove aperture per le uscite di emergenza sulla facciata sud della scuola, mentre rampa di accesso e corrimano sono stati allargati e migliorati. I lavori, affidati prima all’appaltatrice Ires di Lavis cui è subentrata la Trojer Gastrodesign, hanno comportato un esborso pubblico complessivo di 800.000 euro per una durata di circa quattro mesi estivi.
"La piscina – continua Job – è entrata in funzione il 30 luglio 2007 dopo solo un anno di lavoro e anche la palestra seguì un iter regolare. Va sottolineata, quindi, l’assoluta partecipazione e comprensione da parte di lavoratori, docenti e famiglie durante i difficili periodi di cantiere. La mancanza di intoppi è un segno, a mio parere, della vicinanza affettiva con cui Don Bosco ha seguito il procedere della riqualificazione di uno dei suoi simboli tradizionali". La stessa pianificazione dell’opera, infatti, venne portata avanti in concerto con i residenti. "Dopo gli incontri con il sindaco – conclude il dirigente – avviammo un concorso organizzato in collaborazione tra amministrazione comunale e la Circoscrizione. La spuntarono gli architetti Lucchin-Fregoni, ma la partecipazione ci diede il primo segnale incoraggiante di un sentito interesse. Era la strada giusta per quella che oggi è una scuola funzionale, moderna e un vanto per il nostro quartiere".
Alan Conti
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