Giovanni Valentin, noto come "Hans cassonetto" |
Data la lettera indirizzata ieri al direttore dell’Alto Adige e pubblicata oggi trovo doveroso rendere noto, oltre all’articolo
del giornale, anche la lettera originale della consigliera Tania Bergo e
relativa mail. Lascio quindi a voi il giudizio sul se e quanto io abbia
interpretato la comunicazione leghista. A questo aggiungo una dichiarazione telefonica
(chiaramente indimostrabile purtroppo) in cui Bergo mi comunica “l’adesione di
Claudio Degasperi ed Elena Artioli”. Mi sovviene, inoltre, una domanda di difficile risposta: di chi
doveva aspettare il consenso Tania Bergo se, come sostiene Artioli, il suo è
stato solo un intervento personale? Il tutto alla luce di una sua successiva
ammissione “è andato tutto così, mi spiace”. E ancora, come mai Degasperi (di cui allego
sms inviatomi questa mattina) ammette di aver letto in CC la mail di Bergo a me
inviata e non è intervenuto subito per dissociarsi?
Va bene il pittoresco carnevale padano, ma
stavolta la Lega (non) ci frega.
IL MIO ARTICOLO
BOLZANO. “Hans Cassonetto
era semplicemente un parassita: è sbagliato celebrarlo come un eroe del nostro
tempo”. E’ durissima la lettera shock che la Lega Nord ha scritto per
stigmatizzare le cerimonie in ricordo del clochard Giovanni Valentin, noto a
tutti come “Hans”, che in seguito a un incidente è morto carbonizzato nella
notte di Natale in piazza del Grano. La firma è della consigliera di
Circoscrizione Don Bosco Tania Bergo, ma il contenuto è concordato con il
consigliere comunale Claudio Degasperi e la leader provinciale Elena Artioli.
Poche righe di condanna come pugni nello stomaco di chi è rimasto colpito da
questa tragedia. “La sua morte – si legge in principio – è legata
sostanzialmente a una disattenzione e ha portato alla scoperta di un
sostanzioso patrimonio materno, quindi della sua libera scelta di rifiutare il
sistema abbracciando la vita dei senzatetto. E’ inverosimile che si celebri con
tanta enfasi chi ha deciso che tutto il resto della società formava un fronte
nemico cui sottrarsi”. La condanna della Lega deriva dai mancati versamenti
fiscali di Hans: “Rispettiamo la morte, ma la sua libertà è stata pagata da noi
tutti che, come api operaie, contribuiamo alla Macchina dello Stato. I veri
eroi sono quelli che arrivano a fine mese pagando fino all’ultimo euro le
imposte dovute, non certo chi ha deciso arbitrariamente di sottrarsi al dovere
della contribuzione nonostante ne avesse ampiamente le possibilità. Ha vissuto
sulle spalle degli altri cittadini come un parassita e sarebbe stato coerente solo
se avesse devoluto il suo consistente patrimonio ad associazioni di assistenza
o volontariato”. Bergo e la Lega, a questo punto, ripercorrono con cinismo gli
attimi della tragedia. “Il sistema che lui considerava nemico ha mosso una
macchina organizzativa incredibile per cercare di salvarlo. Sono intervenute le
forze dell’ordine, i vigili del fuoco e persino dei cittadini che hanno messo a
rischio la propria vita”. Il passaggio successivo, però, è di quelli da
lasciare a bocca aperta. “Per non parlare del costo aggiuntivo sostenuto dalle
tasche comunali per la pulizia straordinaria necessaria a rimuovere l’assurdo
monumento dedicatogli. Meglio sorvolare, inoltre, sugli spazi in cui faceva i
suoi bisogni”. Critiche anche per il regista Claudio Zagarini che ha annunciato
l’intenzione di girare un documentario sulla figura di Hans: “E’ pazzesco che
si possa anche solo pensare di realizzare una simile opera. Non si celebrano
certi personaggi negativi”. Dentro il Carroccio nessuna pietà.
Alan Conti
LETTERA
ORIGINALE DI TANIA BERGO, CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE DON BOSCO LEGA NORD
Dal
mondo animale: parassiti e api operaie.
Nella notte di Natale , in
centro a Bolzano, muore bruciato un clochard
noto a tutti come Hans “cassonetto”.
Come sua abitudine, Hans
aveva appiccato le fiamme ad alcuni cartoni per scaldarsi in piazza del Grano. Per
una disattenzione l’uomo ha preso fuoco.
Si scopre in seguito che
egli, senzatetto “per scelta”, non avesse mai usufruito del patrimonio non
indifferente lasciatogli dalla madre.
La sua “scelta” ha portato
la gente e i media ad osannarlo e a paragonarlo ad un eroe: un uomo coraggioso
perché avrebbe rifiutato il sistema, le regole e il vile denaro.
Attratto dalla “nobiltà” di
questo rifiuto, un regista ha comunicato l’intenzione di dedicargli un film.
Tutto ciò è inverosimile!
Il “sistema nemico” nel
tentativo di salvargli la vita, ha mosso una complessa macchina organizzativa
costituita da Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, ambulanza nonché semplici
cittadini a rischio della propria vita.
Questa “macchina” si muove
grazie ai contributi di chi non sfugge alle proprie responsabilità e paga le
tasse nonostante molti di loro arrivino a mala pena a fine mese. Questi sono i
veri Eroi.
Nel paradosso completo, nei
giorni a seguire, alcuni passanti deponevano a terra, sul luogo della
disgrazia, un mozzicone di sigaretta, in segno di rispettoso omaggio “all’uomo
libero”.
Oltre alla “macchina di
pronto intervento” si aggiunge il costo della pulizia straordinaria comunale per
rimuovere l’assurdo monumento. Per non approfondire il tema del luogo ove egli
facesse i propri bisogni.
Tutto il rispetto per la
morte di Hans ma la sua libertà è stata pagata da tutti noi che, come api
operaie, quotidianamente contribuiamo al funzionamento della Macchina-Stato.
Contribuire alla vita
sociale è un dovere ed è un dovere provvedere a se stessi qualora se ne abbia la
possibilità.
Essere a carico degli altri come
un parassita per un distorto ideale di “dissociazione dal sistema” è
tutt’altro che un gesto eroico; lo sarebbe stato in parte se per coerenza
avesse devoluto il suo patrimonio ad associazioni di assistenza e di
volontariato.
TANIA BERGO –Lega Nord
SCAMBIO DI MAIL
>Il giorno
19/gen/2012, alle ore 17.08, "taniabergo@libero.it"
<taniabergo@libero.it> ha scritto:
>
>Ciao Alan
>ecco ho avuto il consenso per manadarti la lettera.
>Spero davvero che tu possa trovare un buchetto in una pagina e farne un
signor articolo perchè credo davvero che si debba far notare alla gente come in
verità pesare le parole e i gesti.... e soprattutto pensare prima di osannare
esempii sbagliati per i nostri figli e quali siano in verità gli eroi da
imitare.
>
>
>Ciao fammi sapere.
>Grazie
>
>
>
<taniabergo@libero.it> ha scritto:
>
>Ciao Alan
>ecco ho avuto il consenso per manadarti la lettera.
>Spero davvero che tu possa trovare un buchetto in una pagina e farne un
signor articolo perchè credo davvero che si debba far notare alla gente come in
verità pesare le parole e i gesti.... e soprattutto pensare prima di osannare
esempii sbagliati per i nostri figli e quali siano in verità gli eroi da
imitare.
>
>
>Ciao fammi sapere.
>Grazie
>
>
>
>Curioso,
con il direttore fai prendere le distanze dai vertici della Lega
mentre a voce mi dici che Degasperi e Artioli condividono. Per fortuna abbiamo
tutti questo invio originale in cui affermi, carta canta, di aver appena
ricevuto "il consenso" all'invio...
>Buona giornata,
>Alan
mentre a voce mi dici che Degasperi e Artioli condividono. Per fortuna abbiamo
tutti questo invio originale in cui affermi, carta canta, di aver appena
ricevuto "il consenso" all'invio...
>Buona giornata,
>Alan
e' andata
esattamente così!
non posso dirti altro....
ciao
Tania
non posso dirti altro....
ciao
Tania
SMS DI CLAUDIO
DEGASPERI, CONSIGLIERE COMUNALE LEGA NORD
“Ciao, Elena non era al corrente e la Tania ha
inviato sulla tua mail a suo nome. Io ho letto per conoscenza e ho lasciato
correre, impegnato in questioni più importanti. La firma “Tania Bergo-Lega Nord”,
in quanto consigliere eletta a Don Bosco, ci sta ma non parla a nome del
partito o della consigliere provinciale. Come al solito poi si è andati giù
duro. Ci sta, rispetto il tuo stile ma quando ti chiedo di fare informazione su
quanto avviene a Bolzano ho notato un nulla di fatto. Il tuo giornale è
orgogliosamente schierato e rispetto anche questa scelta. Per il resto
vedetevela tra voi nel quartiere. Io trovo la Tania sanguigna sì, ma non
ipocrita. Vive a Don Bosco e dovreste darle ascolto sui temi che interessano
alle persone. Siamo più comunisti noi della tua maglietta. ;) buon weekend.
Claudio”
La mia maglietta, come sempre, cerca di essere quella della
trasparenza e, stavolta, è assai più pulita di quella verde.
A voi il giudizio.
Ma scusate che cosa centra vedersela nel Quartiere?
RispondiEliminaTania bergo fuma caci i negro vece ce
EliminaTania bergo e lezbica si leca sua amica n,grum
EliminaLa persona piu odiosa al mondo mi a fato lei tirarmi via mia figlia ma si vedra un giorno
EliminaAj ragone e stata lei lo so la storia ma una volta finira
EliminaNo lo so dove abita per dire due parole
EliminaA bozano abita adeso e ragaca madre indirizio ti scrivo
EliminaAriva totto rina
EliminaBergo via da bolzano.
EliminaVia via vai a cuba
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