Rmandato il pranzo alle Rodari |
BOLZANO. La fine dell’esodo quotidiano dei 400 studenti
italiani del quartiere diretti alla scuola “Stolz” per mangiare un boccone non
arriverà prima di un anno. Bambini, genitori e docenti saranno costretti a
mettersi il cuore in pace perché i lavori di riqualificazione della mensa
all’interno della scuola primaria “Rodari” sono stati avviati solo il 5
dicembre scorso, due mesi in ritardo. Non solo, il contratto stipulato dal
Comune con la ditta “Stabile Pedron” parla di 365 giorni di tempo per il
cantiere ed è tendenzialmente sicuro che l’azienda edile li impiegherà tutti. Di
mezzo, oltretutto, c’è pure la ristrutturazione della palestra della scuola in
via San Vigilio a tutt’oggi inagibile. Risultato: i bambini della primaria
dovranno chiedere ospitalità alla scuola “Stolz” per mangiare e alla “Fermi”
per l’educazione motoria. Inevitabile che qualche genitore alzi la voce
scocciato. “Ci era stato promesso – spiega una mamma arrabbiata al nostro
taccuino – l’inizio dei lavori già nel mese di dicembre, poi tutto si è
bloccato e abbiamo dovuto aspettare fino al 6 dicembre per vedere i primi
operai. Inaccettabile che il Comune non abbia dato delle spiegazioni
convincenti causando numerosi disagi che forse potevano essere evitati”.
Rassegnata più che indispettita è anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo
Laura Bertoni. “Sinceramente ritengo che i lavori sarebbero potuti iniziare già
a ottobre o addirittura a settembre. Sarebbe stata la situazione ideale perché
ci avrebbe permesso di programmare il prossimo anno scolastico con un assetto
strutturale ben preciso. Così invece ci dobbiamo limitare a sorvegliare i
lavori ed essere continuo pungolo affinchè tutto proceda spedito assicurandoci
che alcune operazioni come le demolizioni vengano effettuate al di fuori
dell’orario curricolare. Speriamo, infine, che i locali della mensa siano i
primi a essere ultimati in modo da permettere i pasti anche senza cucina perché
oggi siamo costretti a fare i turni e spostare ogni giorno 400 bambini”.
Desiderio, a quanto pare, che difficilmente potrà essere esaudito. “Il primo
lotto dell’opera – interviene il geometra Massimo Cantini, responsabile di
progetto in Comune – riguarderà la palestra che è inserita in un edificio
autonomo, poi interverremo sulla mensa. Il ritardo è legato a un cambio di
progetto che ci ha costretto a far ripartire tutto l’iter istituzionale per un
intervento che costerà alle casse pubbliche 937.881,36 euro con, un ribasso del
30% rispetto al preventivo iniziale garantita dall’appaltatrice veneta. Il
contratto, comunque, prevede un margine di tempo di 365 giorni per ultimare
l’opera”.
Alan Conti
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