Un mezzo dei vigili del fuoco. I pompieri sono intervenuti a Don Bosco |
BOLZANO. Due auto e un furgone: le macchine in fiamme tornano a essere un problema per Bolzano. L’altra notte a farne le spese è stata l’associazione “Il Bivio” di via Ortles che, davanti alla sua sede, ha visto andare in fumo il proprio furgone associativo e l’automobile del presidente Giancarlo Covi. L’obiettivo del piromane era certamente la Renault Kangoo fresca di concessionario di Covi, ma la sfortuna ha voluto che proprio nel parcheggio davanti fosse posteggiato il mezzo da nove posti utilizzato dall’associazione per le gite fuori porta. Un colpo duro. "Ci sono danni per almeno 30.000 euro – commenta lo stesso Covi – e speriamo che le assicurazioni possano darci una mano. E’ successo in piena notte e i primi ad accorgersene sono stati i residenti, allarmati dal fumo e dallo scoppio degli pneumatici, che hanno immediatamente chiamato la polizia e i vigili del fuoco. Le fiamme sono state appiccate all’auto e il calore ha anche distaccato una decina di piastrelle dal muro del supermercato vicino". L’episodio, avvenuto intorno a mezzanotte, non è stato un vandalismo isolato. "Gli agenti mi hanno detto che poco prima aveva preso fuoco un’altra automobile in Zona Industriale. Stavano cercando di capire se ci fossero dei collegamenti tra i due roghi. Sinceramente spero si tratti di una violenza di stampo vandalistico perché proprio non saprei spiegarmi un tale astio nei confronti miei o dell’associazione. Nel rione siamo generalmente ben voluti". Voci di quartiere raccontano di qualche malinteso con gli operai che al momento si stanno occupando dei lavori al rinnovamento del punto vendita Aspiag e di battibecchi in occasione dell’apertura e chiusura dei cancelli dei campetti da calcio di Casanova, servizio appaltato dalla Circoscrizione al Bivio. In ogni caso nulla di concreto: scaramucce legate ai posteggi e agli orario o poco più.
Il mezzo privato di Covi, come detto, era
appena stato acquistato. "Una Renault Kangoo con 27 chilometri sulle
spalle, 28 a dire tanto – trova comunque la forza di scherzare il presidente
dell’associazione – che avevo appena ritirato. Peccato perché adesso è ridotta
in cenere e non so quanto possa venirmi incontro l’associazione". A
preoccupare di più Giancarlo, però, è il furgone che presenta tutto il
posteriore bruciato: all’interno bottiglie e arnesi da cucina.
"Purtroppo è da buttare via e per noi è un brutto colpo. Si tratta di un
vecchio pullmino per il transito studenti che la Provincia ci aveva donato e che
noi utilizzavamo per le gite periodiche. Gli stessi soci potevano richiederne
il noleggio per loro iniziative particolari. La notte prima dell’incendio
eravamo appena tornati da una giornata dedicata alla pesca a Lazise ed eravamo
molto contenti di aver trovato posto davanti alla sede del circolo. Sarebbe
stato meglio non vederlo. Il mezzo era ancora carico di griglia, scorte e
attrezzatura: tutto in cenere". Spazio, quindi, all’accorato appello
finale. "Se qualcuno ha voglia di contribuire all’acquisto di un
furgoncino usato capace di reggere la miseria di 2000 chilometri annuali ci
farebbe un grande favore. Molti dei 400 soci stanno già cominciando a far
sentire il loro apporto".
Alan Conti
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