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sabato 4 dicembre 2010

In Centro via libera alle barriere antirumore lungo la linea ferroviaria


Alto Adige — 03 dicembre 2010 pagina 21 sezione: CRONACA

BOLZANO. Traffico e rumore dei treni: sono due i fastidi che i residenti del quartiere Centro-Piani-Rencio intendono eliminare in fretta. Non a caso la seduta del consiglio di Circoscrizione di ieri sera si è focalizzato su entrambi gli aspetti ospitando il direttore dell’ufficio comunale aria e rumore Georg Pichler. Dopo anni di proteste, dunque, sembra veramente vicina l’installazione delle barriere antirumore lungo il tratto ferroviario. Nell’arco di due anni si potrebbe iniziare con i lavori, ma resta sul tavolo un quesito pesante: dove installarli? «Per avere efficacia - spiega Pichler -, la struttura deve trovare posto in tratti abbastanza stretti e, comunque, dobbiamo considerare che le barriere garantiscono sopratutto i primi piani degli edifici, dove occultano anche la visuale della fonte di rumore. Saranno questi due i cardini che seguiremo nella scelta delle zone dove procedere all’installazione. In termini quantitativi, intendiamo abbattere il rumore di 5 decibel». Negli ultimi mesi sono state avviate rilevazioni nei rioni. «Rencio e Viale Trento possono tranquillamente rientrare nelle zone interessate dalle barriere». Il Presidente della Circoscrizione Rainer Steger vede finalmente il traguardo. «L’accordo tra Trenitalia e Provincia che prevede 9 milioni per le barriere su tutta la tratta del Brennero ha aperto questa possibilità. L’orientamento è di costruirne per una lunghezza di 0,5 o 1 chilometro a Bolzano che avrà anche priorità assoluta». A far discutere il consiglio, però, ci sono anche i permessi facili per la Ztl. «La settimana prossima - riprende Steger - parleremo in assemblea con i residenti e cercheremo di fare una sintesi delle necessità e della mole di traffico. Noi spingiamo per una soluzione che preveda l’installazione di una decina di telecamere agli ingressi del Centro. Con le riprese video avremmo anche l’opportunità, incrociandole con una banca dati, di verificare tutti i permessi perché ne esistono molti quantomeno discutibili. Va fatta tabula rasa e magari rivedere i criteri per le assegnazioni. I commercianti, comunque, hanno dimostrato aperture per la revoca delle concessioni a tutti i corrieri indistinamente». Più cauta, la vicepresidente del quartiere Antonella Schönsberg: «Prima di qualsiasi giudizio è bene capire bene quali siano le criticità per la maggioranza dei residenti». I consiglieri Martin Fink e Verena Mumelter provano a individuarne qualcuna: «In via Cappucini con l’arrivo del Burger King e la scomparsa di alcuni paletti è peggiorata la situazione con un aumento del traffico. Lo stesso Mercatino crea un blocco per i residenti che dura un mese. Francamente dobbiamo trovare delle contromisure per alleggerire questo peso». Irene Weiss guarda a via Goethe «dove andrebbe ripristinato il doppio senso nel primo pezzo. Le telecamere, comunque, sono una necessità oggettiva». Soluzione più vicina, quindi, quella contro il rumore dei treni, salutata con un moderato ottimismo dal Comitato di residenti di viale Trento rappresentati tra l’uditorio da Damiano Stellino. «Passano 23 treni all’ora, molti più dei 130 al giorno delle ultime rilevazioni. Le nostre case sono distanti appena 5 metri dai binari e il fracasso, specialmente quando passano i convogli merci in velocità, è impressionante. Preoccupa, comunque, anche l’abitudine dei treni a sostare davanti alle nostre case in attesa degli scambi prima della stazione: un’operazione che aumenta il rumore e provoca inquinamento eccessivo». Sull’argomento tornano nuovamente i consiglieri Mumelter e Fink: «I mezzi sono vetusti e in frenata creano fracasso assordante. Impossibile chiedere di cambiare i treni, ma sulle barriere dobbiamo insistere». Generoso Rullo da ex ferroviere chiude con un auspicio: «La tempistica di intervento è determinante. Speriamo che lo stanziamento dei fondi possa dare i suoi frutto in tempi rapidi. Non possiamo, infine, dimenticare che su tutta la questione pende anche la riqualificazione dell’areale ferroviario». © RIPRODUZIONE RISERVATA -
Alan Conti

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