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lunedì 23 gennaio 2012

"Hans parassita": diffida e rettifica di Elena Artioli

Con la giacca nera Elena Artioli
Ricevo a firma dello studio legale "Benedetti" di Merano, e come prescritto, pubblico integralmente la seguente diffida legale contenente la rettifica di Elena Artioli, consigliere provinciale Lega Nord. 
Preciso unicamente che la versione dell'articolo pubblicato nel blog non collide interamente con quello del giornale "Alto Adige", dove il nome di Elena Artioli non compare in alcuna sua parte.




OGGETTO: Articolo "Alto Adige" venerdì 20.01.2012 sulla lettera di Tania Bergo in riferimento a Hans cassonetto a firma Alan Conti-diffida e rettifica.


Gentile Sig.Conti,
in nome e per conto della sig.ra Elena Artioli, consigliera provinciale in carica della Lega Nord, di cui ho assunto la tutela dei diritti e degli interessi, sono con la precedente ad invitarLa formalmente di provvedere alla rettifica della notizia a sua firma che della lettera di Tania Bergo - consigliere di Circoscrizione della Lega , intitolata "dal mondo animale: parassiti e api operaie" fosse a conoscenza la mia assistita nella vesta di coordinatore provinciale e che, anzi, tale lettera fosse con essa preventivamente concordata.
E' diffamatorio attribuire l'iniziativa di un singolo, anche se con carica elettiva di partito, ma che parla a proprio nome, alla persona che a livello provinciale sta al vertice del partito stesso, al solo fine di screditare gratuitamente quest'ultima.
Tanto più che proprio dallo scambio di mail e sms da Lei pubblicati sul suo blog emerge chiaramente come Elena Artioli non fosse a conoscenza non solo del contenuto, ma nemmeno dell'iniziativa intrapresa da Tania Bergo.
Come ha avuto modo di rappresentarLe già il consigliere comunale Degasperi per sms, lui aveva letto al lettera, ricevuta per conoscenza, e che non era a nome del partito, e per altri impegni più urgenti e concomitanti aveva lasciato "correre", non informandone nemmeno la coordinatrice provinciale Elena Artioli. E che le cosse fossero andate proprio così, cioè che la consigliera Artioli fosse del tutto all'oscuro dell'iniziativa, lo conferma pure Tania Bergo in una mail a lei indirizzata, dove si legge "è andata esattamente così" riferendosi al contenuto dell'sms di Claudio Degasperi. 
Da parte Sua è stato deontologicamente e professionalmente scorretto dedurre dalla frase "ecco ho avuto il consenso per mandarti la lettera" scritta dalla sig.ra Bergo, che tale consenso provenisse direttamente dalla consigliera Artioli. Ed è dunque diffamatorio riportare tale circostanza in un articolo di giornale come fatto accertato.
La invito dunque ad una IMMEDIATA rettifica sia a mezzo stampa, sia sul suo blog "Il Conti in Tasca" e anche sulla Sua pagina Facebook del fatto che Elena Artioli fosse a conoscenza del contenuto della lettera e ne avesse approvato la pubblicazione, diffidandoLa dal fomentare ulteriormente le relative polemiche su facebook e sul Suo blog invitandola a porgere ufficialmente alla mia mandante le debite e dovute scuse per averLe ingiustamente attribuito un'iniziativa e delle esternazioni di cui non aveva conoscenza alcuna, significando che in difetto ho incarico di intraprendere tutte le iniziative necessarie ed opportune per la tutela degli interessi della mia mandante.
Cordiali Saluti"
Diffida firmata dall'avvocato Claudia Benedetti.


L'articolo dell'Alto Adige in cui già si testimonia la presa di distanza di Artioli

L'articolo originale dell'Alto Adige nel quale non compare in alcuna parte il nome di Artioli




1 commento:

  1. In tutti i partiti chi è al vertice è anche il principale responsabile di ciò che viene all'interno del partito, ne più ne meno come il Capitano nella nave. O per caso il vertice si glorifica solo per le belle cose, scaricando impunemente gli errori dei subalterni?
    La signora Artioli non deve prendere solo le distanze, è un po' troppo comodo, ma deve prendere i provvedimenti nei confronti di chi opera a danno del partito, sempre che ne sia veramente respondabile.
    Pietro Friso, ex convinto leghista

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