È' l'anno zero delle Circoscrizioni. Nei prossimi mesi il Comune dovrà decidere se e come mantenerli e stabilire vari fattori affatto secondari: numero di consiglieri, costi, competenze e composizione. L'assessore competente Luigi Gallo propone la sua ricetta andando in contrapposizione con quanto promosso dal sindaco Luigi Spagnolli che vedrebbe di buon occhio un semplice reclutamento tra le fila del consiglio comunale.
“Non mi piace molto l’idea di incaricare consiglieri comunali che già hanno i loro compiti. Va preservata anzitutto la capacità di penetrazione territoriale che hanno le Circoscrizioni. Non penso si tratti di una questione di maggiori competenze gestionali dato che già esistono gli uffici comunali che svolgono al meglio questi compiti”. Anche il discorso sui costi parrebbe, in realtà, meno complesso del previsto. “Parliamo di 70.000 euro l’anno e 30 euro di gettone a seduta per consigliere. Va bene che l’asticella del populismo si è alzata e che in periodo di crisi si può analizzare qualsiasi spesa, ma non parliamo di esborsi pesanti. Sarebbe bello, invece, che le Circoscrizioni potessero continuare ad esercitare il ruolo di palestra, anche e soprattutto per i giovani, che hanno sempre avuto”.
Gallo vuole chiudere entro l'estate, ma ci sarà un ulteriore aspetto da considerare: la suddivisione per zone. Da capire, insomma, non solo se le Circoscrizioni salveranno la faccia, ma anche quale faccia avranno.
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