Un valzer di cifre, un balletto di numeri da cui, però, non si capisce quale sia la partenza. In mezzo il destino di un centinaio di addetti alle pulizie in quota alle aziende Mebo Coop eed Euro&Promos oltre alle condizioni di assistenza di migliaia di persone nelle case di riposo. Stamattina è andato in scena l’incontro in Comune tra il sindaco Luigi Spagnolli, l’assessore al sociale Mauro Randi e il rappresentante della commissione competente Guido Margheri con i delegati Cgil Cinzia Turello ed Alfred Ebner. Un confrotno che sulla sponda sindacale ha lasciato più fumo che certezze.
“Secondo il bando ufficiale – spiega Cinzia Turello della Filacams Cgil – la base di partenza sarebbe di 88.000 ore, ma si è passati a parlare di 140.000 e della sua metà a 67.000. Ora, queste ore in più da dove saltano fuori? Chi le ha mai fatte? Noi non possiamo nemmeno ipotizzare un monte ore perché le aziende non ci mostrano i contratti e il Comune ci mette sul tavolo cifre confuse”. E ora quali saranno le prospettive? “La verità è che non lo sappiamo e non lo sapremo finchè non riusciranno a garantirci un quadro preciso. Al momento siamo semplicemente sbigottiti e speriamo vivamente che gli utenti e i loro famigliari che andranno incontro a un servizio scadente se la prendano con i veri responsabili. Non è giusto che siano i lavoratori, poi, a sentirsi le reprimende di scelte che invece sono squisitamente dirigenziali”.
Domani, intanto, l’incontro tra la Cgil e le aziende, ma le perplessità attorno alla vicenda cominciano ad essere troppe. Nei tagli, insomma, non si sa da che punto si parta e si intuisce appena quello dove si vuole arrivare. Si naviga nel buio su una barca che ospita centinaia di famiglie.
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