Diversi campi per un derby che mette sul tavolo tutte le questioni delicate dell’Alto Adige del futuro e che appiana anche molte differenze. Elmar Pichler Rolle e Arno Kompatscher stanno spendendo questi gionri in continui faccia a faccia con vari cambi di scenario. Oggi è la volta delle pagine del Corriere dell’Alto Adige, dova dal taccuino di Marco Angelucci emergono programmi e orientamento a sette giorni dal voto delle primarie che stabilirà il capolista alle prossime Provinciali. Per la verità tra i due le differenze non sono poi così marcate, il che non è poi così inusuale per due appartenenti al medesimo partito. Sfumature, per esempio, sulla vicenda Sel dove Kompatscher tifa forte per una soluzione extragiudiziale tra i tanti soggetti pubblici e Pichler Rolle, invece, presenta subito il conto all’attuale presidente e giunta chiamati a trovare subito una soluzione. Di fatto, essendo assessore, prende già in mano la questione senza procrastinare. Sul futuro affidamento ai Comuni della partita energia Kompatscher, date anche le sue origini, è più convinto per una soluzione radicale, mentre l’ex Obmann si limita ad auspicare una separazione dei ruoli tra giocatore e arbitro. Differenze anche tra le priorità: il presidente del Consorzio dei Comuni cercherà subito di allargare i cordoni della democrazia partecipata, mentre Pichler Rolle si focalizza sulla costituzione di una Consulta che entro il 2014 pensi a un nuovo Statuto. Tasto che scotta è anche il finanziamento ai Comuni, se non altro perché la nuova spartizione porta anche la firma del sindaco di Fiè. “Stiamo lavorando a una revisione – le sue parole – ma è un lavoro partito prima di me”. L’assessore all’energia, dal canto suo, rivela tutto il suo essere bolzanino in un laconico “Bolzano ha pesi da sopportare che sono anche difficili da misurare”. Convergenza, infine, sul limite dei mandati per la carica di Landeshauptmann: il tempo dei regni decennali pare tramontare.
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