Niente processi alle intenzioni o giochi sottobanco. Il presidente della Sasa Stefano Pagani non ha nessuna intenzione di vedere messa in discussione la struttura dell'azienda dalle sigle sindacali. Tra le proteste dei lavoratori i ritmi dei tempi di percorrenza, ma anche la richiesta di ricollocazione sicura per le inidoneità e il nuovo codice etico. "Il dialogo con le Rsu su varie questioni è sempre aperto. Le non iodoneità vanno considerate caso per caso perchè io non posso promettere sicure ricollocazioni. Il codice etico mi sorpende sia criticato proprio dalle sigle sindacali visto che va proprio verso un maggiore coinvolgimento sociale. In ogni caso sono pronto ad aprire un tavolo di confronto diretto con grande serenità". Il prossimo passo, dunque, dovrebbe essere l'apertura di un tavolo per provare ad appianare divergenze e contrasti. Parlarsi, in fondo, pare la strada migliore.
Nessun commento:
Posta un commento