Una rogatoria internazionale per cercare di capire qualcosa in più di un delitto dove coincidenza e scelta si compenetrano e confondono. Il corpo ritrovato a Varna dell’immobiliarista ceco 72enne Petru Vlachovi continua a portare con sé troppi enigmi, tanto che il procuratore Daniela Pol ha chiesto una rogatoria internazionale per poter interrogare tutti e cinque i componenti della banda ceca protagonisti dell’omicidio. Da chiarire, per esempio, perché il tutto sia avvenuto proprio a Varna in un punto ben specifico della strada adeguatamente nascosto. Coincidenza nel ritrovarsi sul percorso oppure scelta seguita dalla conoscenza del territorio di qualche componente che già aveva frequentato l’Alto Adige, magari come lavoratore occasionale? Per quale motivo freddare Vlachovi che apparentemente non aveva alcun rapporto con le ombre della malavita? Il movente, infatti, rimane un altro enigma che di fisso ha solo l’elemento del denaro e tutto il resto è variabile. Intanto l’unica certezza è che sulla salma, ancora all’ospedale di Bolzano, non verrà effettuata alcuna autopsia tanto sono chiari i fori d’entrata e uscita. Tutto il resto rimane sospeso tra scelta e coincidenza.
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