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lunedì 22 aprile 2013

Nuova stagione Haydn, un ponte tra due epoche

Scolpita dall'esperienza e dalla tradizione di Gustav Kuhn, perfezionata dall'opera di Daniele Spini. La nuova stagione 2013/2014 dell'orchestra regionale Haydn è frutto di una transizione sintetica tra i due direttori artistici e compone un cartellone di quattordici appuntamenti di grande varietà e ricchezza. Tra l'Auditorium di via Dante a Bolzano e il Santa Chiara di Trento l'orchestra continuerà nella sua perlustrazione dell'Est europeo non scordando, peró, la sua vocazione prettamente continentale enucleata nella grande attenzione al repertorio classico-romantico. Il concerto inaugurale, il 22 ottobre a Bolzano e il 23 a Trento, vedrà salire sul podio Ljubka Biagioni che dal 2012 è full time conductor della Sofia Philarmonic. Spaziatura ampia anche dal punto di vista storico che da Bach arriva fino ad opere dei giorni nostri con due prime assolute, tra cui la "Canticum Ascensionum IV" dell'alto atesino Heinrich Unterhofer. Tradizionale ospite in abbonamento l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. "Sinceramente nemmeno ricordo cosa sia arrivato da Kuhn e cosa invece sia interamente di mia invenzione - si smarca Spini - quindi ritengo che l'opera di sintesi sia promettente. Dobbiamo aspettarci quattordici grandi concerti con la possibilità di spaziare in lungo e in largo come è giusto che sia per un programma ambizioso come quello della Haydn". Nomi per il successore sul palco di Kuhn ancora non ne escono, ma il profilo è certamente quello di qualcuno che ha già avuto contatto con l'orchestra."Deve certamente essere qualcuno che l'orchestra apprezza e viceversa. Non possiamo sbagliare questa mossa perchè la novità sarà, appunto, un raddoppio di persone tra il responsabile artistico-organizzativo e il direttore d'orchestra. Prima Kuhn esercitava entrambe".Preoccupa nella giusta misura, inoltre, la diminuzione dei fondi. "Il finanziamento economico - conclude Spini - deve sempre essere una delle preoccupazioni per chi gestisce simili organizzazioni. Detto questo non possiamo nemmeno ignorare il momento generale, quindi il nostro compito rimane quello di garantire comunque un'altissima qualità". La Haydn, dunque, è chiamata a una sfida che prevede solo la vittoria: rinnovarsi con successo.




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