“Siamo consapevoli della delicatezza e della sensibilità necessarie per gli inquilini di quei civici di via Aslago e il Comune non solo provvederà a fornire loro una soluzione alternativa adeguata, ma prenderà al più presto contatto con loro”. L’assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo prontamente con una nota risponde e cerca di fare chiarezza sul nodo dei condomini comunali a Oltrisarco che dovranno essere demoliti e poi ricostruiti salvo, però, non aver ancora avvertito i residenti. In realtà l’arco temporale della faccenda sembra meno stretto di come apparisse in un primo momento: “Noi prevediamo – continua Gallo – di assegnare la progettazione entro l’anno, ma fra adempimenti burocratici, progettazione vera e propria e concessioni edilizie i lavori difficilmente possono iniziare prima di due anni e mezzo o tre. Non appena avremo un progetto definitivo, quindi, lo presenteremo alla cittadinanza riunita”.
Gallo, in ogni caso, spiega anche nel dettaglio le motivazioni tecniche di questo intervento. “Lo sforzo come Comune è quello di andare verso un progressivo risanamento economico. Applicare questo ai civici 19 e 21 degli anni ’50 significa andare a fare un intervento molto impattante. I muri esterni, per esempio, sono costituiti da materiale non idoneo alla coibentazione, la struttura portante, seppur assolutamente sicura, va comunque ritoccata in un’ottica di risparmio energetico e gli spazi interni rimodulati secondo le nuove norme sulle barriere architettoniche. Un simile quadro implica che una ristrutturazione sarebbe lunga e molto dispendiosa, tanto da rendere più economica la demo ricostruzione che permette, oltretutto, di dribblare le spese di manutenzione successiva”. Meno laboriosa, infine, l’operazione per gli altri numeri civici di via Aslago che sono risalenti agli anni ’60: “Per loro – concludono i responsabili tecnici – sarà sufficiente la sola ristrutturazione”. Il cammino della conversione energetica, insomma, è ancora lungo oltre che vario.
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