BOLZANO. La Provincia come una famiglia qualsiasi che quando il datore di lavoro non paga deve far fronte ai debiti pressanti con l’accensione di un prestito. E’ così che Palazzo Widmann ha decido di accendere un mutuo di 150 milioni di euro per pagare fornitori e associazioni in attesa che da Roma si sblocchino i 350 milioni che spettano all’Alto Adige per gli accordi sul gettito fiscale. Le anticipazioni di cassa, dunque, dovrebbero chiudere il buco temporaneo. “Non disattendiamo i nostri impegni – le parole del presidente Durnwalder – e non scarichiamo su chi ha lavorato per noi i problemi tra Roma e Bolzano”. Il mutuo, comunque, non sarà indolore dato il milione e mezzo di euro di interessi. Nel frattempo l’assessore Thomas Widmann ha un mese di tempo per decidere come muovere le forbici sul personale: previsto un taglio del 3%. Niente più autista personale, inoltre, per gli assessori. “Ci sarà da tagliare purtroppo” l’ammissione del Landeshauptmann. Ovviamente nel baillame delle cifre non si salverà nemmeno il bilancio per il prossimo anno: prevista una riduzione attorno al 5%. La cinghia, insomma, va verso un’altra stretta: come nelle famiglie in difficoltà.
Alan Conti TCA ALTO ADIGE TV (Nell'edizione odierna del telegiornale)
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