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martedì 7 agosto 2012

Zanzara tigre, bacilli o disinfestazione

La zanzara tigre
BOLZANO. E’ legata a dei bacilli la speranza di debellare la zanzara tigre a Bolzano. Dopo la moltiplicazione delle segnalazioni in arrivo da ogni quartiere della città registrate dal nostro telegiornale oggi la giunta comunale del capoluogo ha preso di petto la questione con un approfondimento prima tecnico e poi pratico. Le questioni di competenza sulla manutenzione dei tombini con l’Ipes e relative misure di prevenzione sono state oggetto di discussione tra gli assessori. Intanto sulla questione prende posizione anche Anna Maria Bassot dell’Ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asl che ammette “come la diffusione dell’insetto sia dovuto all’aumento dei viaggi verso mete esotiche e il trasporto involontario di questi animali all’interno delle stive degli aerei. Si pensava, inoltre, che le zanzare di inverno morissero, invece abbiamo scoperto che riparano restando semplicemente inattive: è stata una sorpresa anche per noi”. Come si reagisce, però, ora che l’invasione pare a un punto critico? “Questi insetti ricompaiono tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo – spiega Bassot – ed è qui che bisogna intervenire con la disinfestazione. Seguendo la strada più brutale, però, è bene che i bolzanini sappiano che in quei giorni dovranno tenere le finestre chiuse, evitare di lasciare i panni stesi sui balconi e pulire le ringhiere non appena terminate le operazioni”. L’amministrazione, invece, sarebbe più orientata verso un approccio meno drastico e qui tornano in campo i bacilli: “L’idea – prosegue Bassot dalle colonne del giornale “Alto Adige” – è di inserire nelle acque stagnanti bacilli innocui per l’uomo ma capaci di alterare la riproduzione delle zanzare rendendone sterili le uova”. Allo studio sul da farsi c’è anche il Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg, ma a farsi portavoce della preoccupazione dei bolzanini è Claudio Vedovelli del Movimeno Cinquestelle, medico esperto di malattie infettive: “Al momento l’insetto si limita a fastidiose punture, ma in futuro potrebbe essere un vettore da temere”. In quel caso, c’è da starne certi, i bolzanini sopporteranno anche qualche ora di finestra chiusa e una pulizia supplementare di ringhiera.
Alan Conti
TCA ALTOADIGE TV (Nell'edizione odierna del telegiornale)

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