L'Istituto per la Formazione Professionale "Einaudi" (Wikipeda)
BOLZANO. Una questione di dieci minuti capace di innescare una rivoluzione. C’è forte agitazione all’interno della formazione professionale in lingua italiana “Einaudi” di via Santa Gertrude a Bolzano dove gli insegnanti, al rientro dal periodo estivo, si sono trovati con due belle sorprese infiocchettate da Palazzo Widmann. Come scrive Marco Angelucci sulle pagine del Corriere dell’Alto Adige la Provincia ha proposto la modifica delle unità didattiche innalzandole da 50 minuti a 60: in soldoni meno insegnanti necessari a coprire uguale tempo didattico. Una modifica che avrebbe dovuto entrare in vigore dal prossimo anno scolastico ma che il direttore della Ripartizione Provinciale Engelbert Schaller, sempre piuttosto zelante in tema di docenti, ha provveduto a rendere immediatamente attivo assieme a 220 ore di servizio aggiuntive. La novità, però, ha fatto sobbalzare sulla sedia la Cgil che con Emanuele Grandis lancia l’allarme: “Salteranno decine di posti di lavoro e si creeranno disparità tra gli insegnanti penalizzando soprattutto i precari. Di fatto ogni insegnante delle Professionali dovrà lavorare 3 ore e 20 minuti in più a settimana e, proiettando il dato, rischia di saltare una cattedra ogni sei”. Martedì prevista un’assemblea infuocata. A fare il pompiere, però, ci pensa il coordinatore Franco Russo: “Non salterà alcun posto, semplicemente le scuole si riorganizzeranno. Per carenza di personale non abbiamo fatto partire nuove classi e non potendo assumere abbiamo fatto ricorso agli straordinari. Così risparmieremo circa 300mila euro l’anno senza andare a toccare l’occupazione”. Come al solito, comunque, la verità dovrebbe stare nel mezzo: non salteranno attuali posti di lavoro, ma nemmeno si creeranno nuove opportunità e qualcuno, inevitabilmente, rimarrà col cerino in mano.
Alan Conti TCA ALTO ADIGE TV (Nell'edizione odierna del telegiornale)
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