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| Violenza incredibile a Bolzano |
BOLZANO. Violentata a 82 anni, inerme, mentre giaceva nel suo letto di una casa lungodegenti di Bolzano senza possibilità di deambulare o muoversi. È questa la terribile accusa che pende sulla testa di Salvatore Morghen, bolzanino di 41 anni, che la notte del 3 gennaio si sarebbe introdotto intorno alle 21.50 nella struttura per operare la violenza ai danni dell'anziana. Poco prima il tentativo di entrare in un'abitazione vicina alla casa dove un'altra anziana si stava facendo la doccia. All'interno della casa di cura, invece, l'uomo sarebbe entrato forzando una finestra, ma senza spaccarla.
Aberrante l'episodio risalente a tre o quattro giorni prima la violenza: Morghen si sarebbe introdotto nella camera mortuaria del cimitero toccandosi davanti alle salme. Un fatto che la polizia non racconta nel dettaglio e che forse imbarazza.
"L'attuale ordinamento - dichiara il Commisario Capo Giuseppe Tricarico - non ci ha permesso di attivare controlli più stretti su Morghen. Sicuramente il reiterarsi di quanto accaduto è indice di una sessualità irregolare e traccia un profilo nitido".
Chi conosce Morghen fin da ragazzino racconta di episodi controversi fin da ragazzino come il furto di mutandine dagli stenditoi delle signore. Fatti assai meno riscontrabili dei precedenti per reati contro il patrimonio e violenza sessuale stessa in mano alle forze dell’ordine. Non solo, pare che sul bolzanino siano state stilate anche perizie psichiatriche in passato di cui, però, non è stato comunicato l'esito. Presente alla conferenza stampa anche il procuratore capo Guido Rispoli che ha voluto partecipare leggermente indispettito dalle vaghe anticipazioni del giornale di oggi. Il caso, affidato a Luisa Mosna, è di quelli che la procura intende esporre di meno per tutela delle vittime. La difesa, invece, è nelle mani degli avvocati Nettis e Corrado Faes. Per quanto sottovoce, però, resta in sospeso un interrogativo: a cosa servono i richiami al mancato allarme sociale quando chi ha un curriculum come Morghen può colpire senza problema alcuno una manciata di ore dopo un altro episodio da brividi?
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Aberrante l'episodio risalente a tre o quattro giorni prima la violenza: Morghen si sarebbe introdotto nella camera mortuaria del cimitero toccandosi davanti alle salme. Un fatto che la polizia non racconta nel dettaglio e che forse imbarazza.
"L'attuale ordinamento - dichiara il Commisario Capo Giuseppe Tricarico - non ci ha permesso di attivare controlli più stretti su Morghen. Sicuramente il reiterarsi di quanto accaduto è indice di una sessualità irregolare e traccia un profilo nitido".
Chi conosce Morghen fin da ragazzino racconta di episodi controversi fin da ragazzino come il furto di mutandine dagli stenditoi delle signore. Fatti assai meno riscontrabili dei precedenti per reati contro il patrimonio e violenza sessuale stessa in mano alle forze dell’ordine. Non solo, pare che sul bolzanino siano state stilate anche perizie psichiatriche in passato di cui, però, non è stato comunicato l'esito. Presente alla conferenza stampa anche il procuratore capo Guido Rispoli che ha voluto partecipare leggermente indispettito dalle vaghe anticipazioni del giornale di oggi. Il caso, affidato a Luisa Mosna, è di quelli che la procura intende esporre di meno per tutela delle vittime. La difesa, invece, è nelle mani degli avvocati Nettis e Corrado Faes. Per quanto sottovoce, però, resta in sospeso un interrogativo: a cosa servono i richiami al mancato allarme sociale quando chi ha un curriculum come Morghen può colpire senza problema alcuno una manciata di ore dopo un altro episodio da brividi?
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Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV
Nel telegiornale di oggi
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