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giovedì 2 febbraio 2012

Buendnis: "Prendere tempo su Casa Valgoi"


La storica sede del Tar di Bolzano

Franz Simeoni chiede al sindaco di rimandare l'udienza al Tar bolzanino. "Necessario trovare un compromesso e aprire i colloqui con il museo di cultura popolare"

EGNA. L’udienza del Tar sulla demolizione dell’ex Municipio di Egna fissata per l’8 febbraio si avvicina, ma per “Bündnis Neumarkt” l’amministrazione non è ancora pronta e ha l’occasione di ribadirlo in occasione dell’ultimo consiglio comunale prima del tribunale amministrativo calendarizzata per questa sera. Franz Simeoni, infatti, presenterà oggi una mozione finalizzata a prendere tempo e rinviare l’udienza, il tutto per consentire al sindaco Horst Pichler un periodo più lungo da dedicare alla ricerca di soluzioni condivise. "In più occasioni – spiega Simeoni – il primo cittadino ha lasciato intendere la volontà di ricercare un compromesso e in recenti interviste giornalistiche ha ammesso la necessità di incontrare il direttivo del museo di cultura popolare e i vertici di Würth Italia>>. Sullo sfondo, naturalmente, la possibilità di contare su due poli museali di richiamo a Egna che possano catalizzare l’attenzione turistica nel cuore della Bassa Atesina. "Pichler stesso – continua Simeoni – non ha mai scartato in modo categorico soluzioni condivise e proprio al giornale “Alto Adige” ha ribadito la validità del progetto di Casa Valgoi. Tutto, però, è stato subordinato alle decisioni dell’8 febbraio, ma godere di un lasso di tempo più ampio non può che agevolare la concertazione e le trattative". Il tasto del dialogo, dunque, è quello su cui la mozione si concentra in modo particolare. "Giusto che sia così perché la ricerca di soluzioni condivise è uno dei primari compiti dei governanti. Il dover delegare decisioni su temi amministrativi a un tribunale e ai giudici non è mai un buon segno per la capacità dialettica e di colloquio degli amministratori coinvolti". Pare evidente, comunque, la preferenza di Bündinis Neumarkt per la soluzione dedicata al museo di cultura popolare. "Non per forza – ribatte Simeoni – ma è fondamentale che prima di dare il via alla demolizione si siano considerate tutte le posizioni e le relative proposte. Non si può andare a sentenza senza la sicurezza di aver tentato tutte le strade: una certezza che oggi ancora non abbiamo e che andrebbe garantita con qualche settimana in più di attesa". 
Alan Conti

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