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mercoledì 8 febbraio 2012

Hands: aumentano le visite per dipendenza




L'alcol è un problema: lo dicono i dati
Lo ha detto l'assessore Theiner e lo conferma l'associazione che segue da vicino l'alcolismo: in Alto Adige crescono i dipendenti. Prestazioni aumentate del 13,8% e la nostra regione è al secondo posto tra i bevitori nazionali


BOLZANO. La nuova emergenza sociale si chiama “dipendenza”. Lo ha sostenuto pochi giorni fa l’assessore provinciale alle politiche Richard Theiner riferendosi alle droga e lo conferma, concentrandosi maggiormente sulla piaga dell’alcol, la relazione annuale dell’associazione “Hands”. Nel capitolo dedicato alle statistiche di intervento ambulatoriale, infatti, si registra “una diminuzione dei pazienti che ha usufruito di prestazioni per accertamento patenti, ma un aumento dei pazienti con problemi di dipendenza. Il bilancio totale indica un aumento del 13,8% delle prestazioni che passano dalle 21.188 del 2010 alle 24.594 del 2012”. Il numero degli utenti ambulatoriali arriva a 1211, di cui 226 di accredito patente. Per quanto riguarda le prestazioni di stretta competenza di “Hands” si contano 3851 visite psicologiche, 3293 mediche e 1682 sociali con un totale di 8826. Interessante anche lo scorporo per le principali problematiche con 701 dipendenze da alcol,  226 patenti, 156 situazioni a rischio per l’alcol, 64 per problemi familiari, 25 per stupefacenti e alcol, 23 per psicofarmaci e 4 per il gioco. Rivelare un problema simile, però, non è sempre facile e i dati sulle mancate prestazioni riflettono questa difficoltà con il classico “buco” del paziente che non si presenta in 716 casi e le disdette preventive a quota 476. Attiva anche la comunità di “Hands” che nel 2011 ha seguito 52 persone, di cui 32 residenti nel Comprensorio di Bolzano e 20 che già avevano seguito un percorso riabilitativo a Bad Bachgart. Nove, invece, gli utenti ospitati negli alloggi protetti.
 Per quanto riguarda l’alcolismo, oltretutto, i numeri non depongono a favore del Trentino Alto Adige che si classifica al secondo posto nazionale per bevitori con una percentuale 75,4% dietro al Veneto (76,2%), con picchi di 84,2% per i maschi che superano le femmine ferme al 66,8%. Non solo, secondo i dati dello studio “Passi” effettuato dall’Istituto Superiore per la Sanità la provincia di Bolzano è in testa alla classifica italiana dei bevitori a rischio con una poco invidiabile percentuale del 41% che ci fa arrossire di fronte all’8% della Campania e alla media italiana del 17,9%. Stilato anche il profilo del bevitore a rischio: giovane, maschio e con un livello di istruzione medio.
 L’attività dell’associazione presieduta da Christian Folie, comunque, anche per il 2012 si articola in vari centri della Provincia. A Bolzano, oltre all’ambulatorio, è presente un laboratorio protetto per 12 persone convenzionato con l’Assb, la comunità terapeutica con 15 posti residenziali e 25 semiresidenziali, l’alloggio protetto con 5 posti residenziali. Sostanziosa anche la copertura a Cermes nel Burgraviato con 12 posti interni a un laboratorio protetto e un punto vendita di mobili antichi, restaurati e di seconda mano. Sparsi su tutto il territorio, infine, i 25 gruppi di auto aiuto.
Alan Conti



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